3.2

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-Ciao Kookie-

Mi impietrisco.

-Che ci fai qui Hyung?- quasi mi faccio ribrezzo a portargli ancora rispetto.

-Bah, nulla. Sono venuto a riprendermi Jiminie, sai com'è... è il mio ibrido domestico.- dice tranquillamente.

Come se non fosse successo nulla.

Fa per entrare in casa ma lo blocco.

-Lui non ti appartiene più. - dico nascondendo il mio sguardo sotto la frangia.

-Oh si invece. Kookie.. la sfuriata che abbiamo fatto al telefono non vale nulla. Tu eri agitato, io ero agitato, e abbiamo combinato un gran casino.
Quindi, ora che abbiamo entrambi la mente lucida e siamo calmi nell'animo possiamo risistemare le cose come erano prima: io il padrone di Jimin, tu il mio amico che me lo ha tenuto durante il mio viaggio di lavoro.
Ecco tutto.- dice pacatamente.

Ad ogni singola parola sento il sangue ribollirmi nelle vene.

-No Hyung, non è tutto come prima. Tu hai tradito Jimin, tu lo stai tradendo. Lo vuoi mandare a un canile di ibridi. Quindi Hyung, se permetti, Jiminie rimane con me.- dico stringendo le mani in pugni fino a far sbiancare le nocche.

Lui mi guarda senza un apparente reazione.
Poi si mette le mani sugli occhi e inizia a massaggiarsi le tempie.

-Ascoltami Kookie, ascoltami attentamente.- dice poi facendo un respiro.

-Ho un cliente potenzialmente interessato a Jimin in America. La gli ibridi sono una novità e questo cliente è un riccone che caga soldi e sarebbe disposto a pagare una bella cifra per essere uno dei primi ad avere un ibrido. Quindi Jimin non andrebbe al canile per ibridi, ma al miliardario. Jimin è merce di commercio. Secondo te perché lo avrei addomesticato così?-

Quello che dice mi lascia basito.

-Allora perché non te lo sei portato, eh?!- chiedo irritato alzando il tono.
Non credo a neppure una parola.

-Perché l'affare non era fatto e non potevo rischiare di pagare così tanto per l'attraversata di un ibrido da Corea ad America, compriendes?-

-Io non posso ridartelo Hyung. Non posso. Non ora, non dopo tutto quello che ho passato con lui.- gli dico.

-Allora mi fai il doppio della cifra che mi darebbe il mio probabile cliente, non c'è problema. - dice con aria di superiorità.

-Namjoon. Ma lo capisci in cosa mi hai cacciato?! Lo riesci a capire?! -
Chiedo esasperato, il cuore quasi a pezzi.

-Certo Jungkook, ti ho lanciato un una storia di amore con un ibrido. Ma credimi che ci saranno altri uomini per te, o donne ... prima o poi i tuoi vorranno sapere della futura madre dei loro nipoti no? E non mi pare che sappiano che tu sia gay... - dice sempre con quell'aria di superiorità. Ma stavolta intravedo anche la sfida.

-Non osare tirare in mezzo i miei genitori...!- lo avverto.

Io so che i miei non sanno del mio orientamento sessuale. E so anche che sono abbastanza omofobi, ed è questo quello che mi preoccupa.

- E perché no? Sono omofobi? Che ne diresti se gli dessi io la notizia del tuo orientamento sessuale? Mh?-
Dice come se mi leggesse la mente.

-Non osare...- dico meno sicuro di prima.

I miei sono il mio punto debole. Non sono mai riuscito a renderli pienamente fieri di me. Ed é per questo che sono andato a vivere a Seul, per poterli, in qualche modo, dimenticare.

-Non oserò se mi ridarai la mia merce.-

-JimIN NON È MERCE DI SCABIO!- urlo incazzato.

Oramai ho attirato l'attenzione dei miei ospiti che si sono affacciati all'uscio della cucina.

Jimin è dietro ai suoi hyungs che li fanno da barriera come se Namjoon potesse strapparglielo da un momento all'altro.

-Kookie...-

-Non chiamarmi così.- lo fermo guardandolo negli occhi.

-Okay, Jungkook. Ascoltami. Le condizioni sono queste: o mi ridai l'ibrido, o ti porto davanti a un tribunale per sequestro di merce e dico ai tuoi del tuo orientamento. La scelta sta a te.-

Detto questo mi fa un sorriso simile a un ghigno maligno e se ne va.




Sono in trappola.















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Ehm si.
Lmao non uccidetemi se é corto.

:333333

Ho paura persino io del continuo quindi non so cosa verrà fuori ahah...

Vi amo ciauuu~
- Maffimmm

JIMIN IBRIDO || J I K O O K Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora