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Ha vinto Namjoon...


"no. Col cavolo che vince lui."
Penso arrabbiato.

Prendo la mano di Jimin e la stringo per poi uscire dalla stanza di ospedale dove sta riposando per fare una telefonata.

- Pronto Tae?- dico appena parte la chiamata.

-Kookie? Come stai? Tutto bene che è successo?- mi chiede lui super allarmato dato che non ci eravamo salutati in modo molto 'pacifico' l'ultima volta.

-Tutto okay. Ti devo chiedere un favore.-

-Certo dimmi tutto.-

-Vieni qui in ospedale. Jimin ha avuto un problema con mio padre, lunga storia. Ora è tutto a posto ma io devo uscire urgentemente...-

-Sono lì tra 5 minuti va bene?- mi interrompe.

-Grandioso.- dico per poi mettere giù.

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Vedo Tae correre con affanno dal fondo del corridoio e venire nella mia direzione

Quando arriva si appoggia alla mia spalla per regolarizzare il respiro.
-Aish... non avevo calcolato che il corridoio fosse così lungo...- dice portandosi una mano al cuore.

Sorrido alla stupidaggine del mio amico e gli indico la sala dove sta dormendo Jimin.

-Ascolta Taetae; non farlo uscire dall'ospedale. Voglio sistemare tutto, okay? - chiedo guardandomi negli occhi.

- Si signore!- mi dice portandosi una mano alla fronte come un soldatino.

Sorrido al suo gesto infantile per poi correre fuori dell'edificio diretto a casa di una persona mooolto importante;
Namjoon.

🚲🚲🚲🚲🚲🚲🚲_

Arrivo difronte alla villa del mio, ora definirei, ex-amico in 20 minuti massimo.
Appoggio la bici del ciclista ormai diventata mia a un palo e suono il campanello aspettando che mi rispondessero dal citofono.

-Siiiiiii...??? Chi èèèè....????- sento rispondere una vecchietta.

-Sono un vecchio amico di Namjoon. È in casa? Dovrei parlargli.- dico avvicinandomi alla telecamera.

-Ooooooohhhhhhhh.....!!!!- dice per poi mettere giù.

"Ma é scema?" Penso grattandomi la testa.

Dopo uno o due minuti il cancello si apre automaticamente dandomi libero accesso all'entrata.

Prendo la bici ed entro a piedi portandola a mano.

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Entro dentro la porta principale, apertami dalla signora anziana che era al citofono prima, quando una villa assurdamente grande si apre ai miei occhi.

"Possibile che io abbia tutti amici che vivono in ville da milionari e io in un'appartamento più piccolo del loro bagno?" Mi chiedo mentre corruccio le sopracciglia.

-Jungkook... qual buon vento ti porta a casa mia?- dice una voce. Mi giro a destra e a manca per vedere da dove derivasse per poi vedere Namjoon su una scala a chiocciola di dimensioni discutibili.

-D-devo parlarti Hyung. Civilmente.- dico cercando di non lasciar trasparire il mio nervosismo.

Lui mi fa un sorriso tirato per poi invitarmi a raggiungerlo al piano superiore.

Piano piano, gradino dopo gradino salgo la scala fino ad arrivare da lui. Mi sembro un idiota ad arrivare fino a questo punto... sopratutto mi vergogno per quello che sto per andare a fare.
Quasi mi creo disgusto per me stesso per quello che sto per chiedergli.

Mi fa accomodare in un salottino di medie dimensioni dicendomi poi che lo riserva ai suoi clienti per discutere di affari.

"Bene. Quindi neanche lui mi ritiene più come un amico... sentimento reciproco a quanto pare" penso.

-Quindi Jeon? Come mai tu qui? Stavo per venire all'ospedale a prendere la mia merce.-

Ingoio la voglia di dargli una padellata sulle gengive e stringo la mascella. Tutto questo solo per averlo chiamato 'merce'.
Non lo sopporto.
Non ce la posso fare.
Abbasso lo sguardo per evitargli uno sguardo assassino che in questo momento non mi aiuterebbe.

-I-Io...- ingoio a vuoto. La tensione mi sta divorando. -V-Volevo farti una proposta.- dico alzando finalmente lo sguardo verso di lui e incrociando i suoi occhi gelidi.

-Un... accordo?- mi chiede sorpreso.

-Si.. una specie di patto.- affermo.

-Beh, sentiamo cosa hai da dirmi allora. Io non stringo patti al buio Jeon. Prima devo sapere a cosa sto promettendo. Funziona così tra sconosciuti mossi da un comune interesse materiale.- dice con aria di superiorità.

-Già. Sconosciuti.- ripeto perendomi un attimo a fissare il vuoto.
-interesse materiale...- dico poi.

Lui annuisce un attimo spaesato.
-Quindi?- mi chiede poi.

Apro la bocca per dirgli l'accordo, anche se sono profondamente ripugnato da me stesso dal fatto che io lo stia effettivamente facendo, quando la porta si apre e una testolina ne sbuca.

-Cosa ci fai tu li?- chiede Nam con tono nettamente più dolce.

"E mo' chi è quello?"






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I divisori in questo capitolo sono terribili. Abbiate venia 😂

COMUNQUE ne approfitto di questo spazio autrice per chiedervi scusa se sono tanto lenta a pubblicare.
Non sto cercando di farvi pena o altro anzi al contrario, se avete da lamentarvi potete fare senza problemi. Critiche e consigli mi aiuterebbero e basta.
Il punto è che sto avendo un attimo il 'blocco scrittrice' ["""scrittrice"""], nel senso che mi è stato difficile scrivere per un po' anche perché volevo raccontare qualcosa di inaspettato dato che tengo a questo libro, e volevo che continuasse unico  e speciale dall'inizio alla fine.
Perché si.
Sta quasi per finire.
Purtroppo yesss
Non so dirvi come quando perché e dove ma COMUNQUE finirà tra un po'.

Ma ora Non diventiamo tristi dato che io non morirò e BOH continuerò a scrivere i miei trip mentali

Adesso mi metto sotto anche perché ho collezionato un po' di idee malsane delle mie per i prossimi capitoli e VEDIAMO COSA NE SALTA FUORI muahahhahahahah

Ps. Non chiedetemi perché scrivo in maiuscolo a caso PERCHÉ NON LO SO MA mI piaCE UN BOttO.

Byeee ~~~💕🐰🐥

JIMIN IBRIDO || J I K O O K Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora