Non passa neanche un millisecondo da quando leggo quelle due righe che corro in camera e prendo Jimin in braccio a mo' di sposa, gli infilo una felpa sopra la maglietta e una giacca per tenerlo caldo, mi infilo un paio dì Timberland e corro fuori casa fregandomene altamente di tutte le persone che mi guardano male.Riprendo la bici che avevo rubato al tizio e che mi ero dimenticato di restituire e, dopo aver accomodato Jimin sul portapacchi dietro e di essermi raccomandato con lui di tenersi stretto, ho iniziato a pedalare come solo un cuore disperato sa fare.
Stavo rischiando le nostre vite passando con semafori rossi, quelle dei pedoni mentre li dribblavo e quelle degli altri ciclisti tagliandogli la strada.
Dopo poco riesco ad arrivare al pronto-soccorso per ibridi di Seul che per fortuna non era troppo distante da dove lavoravo.
Una volta entrato ho cercato un'infermiera trovandola in segreteria. Gli ho esposto l'ibrido che ha guardato attentamente e subito dopo l'ho assalita con mille e tre domande su:
Cosa dovevo fare
Dove dovevo farlo
Come potevo farlo
Quando potevo farlo
Perché dovevo farlo
Se avevo bisogno di un dottore
Se si chi era il dottore
Dov'era il dottore
Se avrei dovuto aspettare
Se si quanto tempo
Dove avrei dovuto aspettare
Come avrei dovuto aspettare
E altre domande del genere che facevo invidia a un bambino di cinque anni quando chiede "tra quanto arriviamo" ai genitori durante un viaggio feriale.Lei mi rassicura e mi accompagna in una sala con due lettini vuoti.
Feci adagiare Jimin in uno di essi e lei gli mise la flebo subito dopo aver visto la diagnosi che gli avevo intento dato.
-Stia tranquillo signor Jeon. Vedrà che andrà tutto per il verso giusto.- dice per poi lasciarmi solo in stanza con Jimin.
Faccio un respiro profondo e mi avvicino al lettino un po' più calmo di prima.
-Hey...- chiamo dolcemente Jimin mentre gli accarezzo i capelli.
Lui apre i suoi bellissimi occhi e mi guarda provando poi a sorridere.
-..vedrai che ora ti fanno passare la bua ne? Dopo torniamo a casa e ti faccio i Chimchim va bene?- gli dico accarezzandogli una mano con l'altra libera.
Lui annuisce per poi richiudere gli occhi con un debole sorriso in viso al pensiero di poter mangiare i suoi dolcetti preferiti.
Mi avvicino piano alle sue labbra e gli lascio un leggerissimo bacio a stampo, senza neanche spingere. Le nostre labbra si sfiorano appena.
Ho paura di fargli male in qualche modo. Ora più che mai mi sembra delicatissimo.
Mi siedo sulla sedia di fianco al lettino tirandola più vicino possibile a quest'ultimo. Prendo una mano di Jimin tra le mie e la accarezzo mentre lui sembra addormentarsi.
Più volte un'infermiera (diversa da quella di prima) è entrata a valutare Jimin e a scrivere varie cose su dei fogli di carta.
Ogni volta che entrava io mi svegliavo all'improvviso e mi sentivo come se stessi facendo qualcosa che non dovevo, anche se dormire non era nulla di sbagliato in ospedale!
Sarà forse per quella faccia che ha: Un sorriso molto tirato è finto, degli occhi quasi severi e scocciati che rimproverano tutto quello che vedono.
"Si mi sta su."
Ammetto a me stesso la terza volta che entra di colpo svegliandomi e facendomi sentire sbagliato vicino al lettino.Lei mi guarda per poi avvicinarsi a Jimin. Cambia la flebo ormai finita e mi guarda per poi iniziare a parlare.
-L'Ibrido Kim Jimin è ora fuori dal pericolo mortale. Ha subito vari danni a tutto il corpo per un motivo che ancora lei non ci ha spiegato dato che l'ibrido non è suo e non porta il suo cognome.- dice poi calcando alcune parole come a voler farle pesare su di me.
Deglutisco.
Non avevo pensato a questo."Bravo Jeon. Vedo che non sei una persona previdente manco per sbaglio..!" Mi rimprovera la coscienza.
-Ehm... si..?- dico un po' a disagio.
"PRIMA USA IL CERVELLO POI APRI LA BOCCA."
-*tosse* si. L'ibrido non è mio ma di un mio conoscente. Il signor Kim appunto. È in queste condizioni per un problema personale mio e del proprietario che al momento non mi sento in dovere di doverle spiegare. L'ibrido mi conosce. Non l'ho rubato *tosse*- l'ultima frase la dico a bassissimo volume dato che mi stavi strozzando.
"Hai appena confessato indirettamente di averlo rubato?
Gente, Dategli un Oscar""Perché solo io ho la coscienza coglio-"
-Contatterò il proprietario in modo che io veda le carte di appartenenza necessarie e dimetta l'ibrido al proprietario, appunto. Arrivederci e buona giornata.- dice l'infermiera per poi uscire sculettando.
"Prendo il mitra..?"
Mi dò uno schiaffo in faccia per riportarmi con i piedi per terra.
"Devo pensare seriamente ...
Io non ho le carte e non sono il proprietario quindi..."Neanche finire di formulare il pensiero che la triste, e cruda realtà mi da uno schiaffo.
Un'altro. Molto più forte di quello che mi ero dato io.
Ha vinto Namjoon..
--.-.-..-.-.-.--.-..-......
HEY EVERYONE!Io sto bene e mi sono ripresa! Ho cercato di farmi scusare un po' con questo capitolo e spero di esserci riuscita. c:
Adesso spero di essere più attiva e spero che anche voi lo siate dando a questa storia tanto amore e commenti vari che mi diverto sempre un botto a leggere <3
Intanto vi dico solo una cosina per concludere questo capitolo...
Il 24 agosto c'è il comeback.
Nuovo album.
Prevendite attive da dopo domani.NON SONO PRONTA AIUTO
E in più sono povera quindi *piange*

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JIMIN IBRIDO || J I K O O K
Hayran KurguDove un amico di Jungkook deve partire per un viaggio di lavoro e lascia il suo animaletto a Jungkook. Quest'ultimo scopre le strane abitudini che aveva l'ibrido giorno dopo giorno e ci si affeziona. Ma qualcosa va storto. Poi nn dico altro perché...