45-ci attende una brutta sorpresa

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-Quindi tua madre sapeva che tua fossi una semidea?- chiese Alice. Dani la guardò sorridendo mentre saliva le scale che portavano alla stanza- Certo, penso che anche i vostri genitori lo sappiano, solo che aspettano che lo sappiate anche voi!-. Con questo le zittì, salirono in stanza e fecero a turni per cambiarsi in bagno. La Mattio aveva indossato dei leggings neri e una larga felpa della trasher. Giada aveva messo jeans sbiaditi con degli strappi e una maglia a maniche lunghe bianca e rossa con dei brillantini. Dani aveva messo jeans neri strappati con una felpa grigia e verde smeraldo. Ali aveva una camicia gialla e blu a scacchettoni e jeans larghi. Avevano tutte delle scarpe da ginnastica nere e la Mattioli portava la collana dei doni della morte. Dopo essersi finalmente rinfrescate si accorsero di una cosa -AL CAMPO SI ACCORGERANNO CHE MANCHIAMO!- urló Giada. Infilarono le giacche velocemente e corsero di sotto. Il portiere, mezzo addormentato che stava dando il cambio a un'omone di colore con i dred, disse in tono scherzoso-Did you like last night he!?- Giada gli lanciò un'occhiata che lo zittì. Cominciarono a cammnare nella direzione del campo ma senza sapere bene come ci sarebbero arrivate. 10 minuti dopo sfrecciavano su due motorini noleggiati guidati da Giada e da Daniela che portavano rispettivamente la Mattioli e Alice. Passavano a tutta velocitá lungo le strade trafficate senza sapere bene dove erano dirette. Dopo qualche minuto si ritrovarono davanti alla lavanderia di medusa, per curiositá entrarono due secondi e videro una donna vestita di verde con un caschetto nero che caricava beatamente la lavatrice. Devisero di non farsi domande e tornaro in sella ai motorini. Dopo un'altra manciata di minuti, diverse strade sbagliate e dopo aver attraversato un sacco di sentierini, arrivarono al campo. Davanti all'ingresso videro migliaia di figure nere e verdi che si muovevano scompostamente, gridavano e, a volte, si trasformavano in sabbiolina dorata che cadeva per terra e spariva. Dall'altra parte del muro di mostri si sentivano le grida dei ragazzi di Ares che davano il via per andare all'attacco e il fruscio delle frecce lanciate dai ragazzi di Apollo. Il campo era sotto attacco.

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