51-fondiamo un mastino

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Si ritrovarono tutti alla casa grande. Giada era in bagno e le avrebbe raggiunte dopo. Quando Fede le aveva dato la notizia del mastino metallico impazzito, non era sembrata molto spaventata. Ali stava giocherellando con l'orologio mentre Dani e la Mattio avevano rubato un piatto magico e continuavano a far apparire orsetti gommosi.- Raga, ma da quando la Galli vuole andare in posti caotici?- era una domanda stupida ma Ali ritenne necessario porla. L'idea del viaggio era stata di Giada, che non voleva nenache andare in piscina.- Bho, infatti ieri ci pensavo anche io- disse la Mattio con la bocca piena di orsetti. Dani annuì e mugugnò qualcosa di incomprensibile.- Andiamo a vedere questo mastino- propose Ali, le altre la guardarono male. Dani trangugiò gli orsetti- Ma sputa fuoco! Ci ucciderá!-. Ali alzó gli occhi al cielo. Quella poteva essere l'occasione di dire alle altre del suo potere, ma decise di aspettare ancora un po'. Dani alla fine si arrese e la Mattio aveva giá sguainato il suo pugnale. Due minuti dopo correvano lungo il sentiero di pietre verso alla mensa e svoltavano verso alla foresta.- Dividiamoci, io a destra, Dani in centro e Ali a sinistra- corsero e dopo poco Dani fischiò. Ali e la Mattio si precipitarono da lei. Era sulla roccia del pugno di Zeus e un mastino delle dimensioni di un pony le girava attorno. Lei non aveva comunque perso la calma e lo bersagliava con tutto ciò che trovava. Ali si avvicinò al mastino da sinistra e la Mattio da destra. Aveva la testa di bronzo celeste incrinata e aveva perso uno dei suoi occhi di rubino. Dall'attaccatura del collo si vedevano gli ingranaggi e i fili. Muoveva la testa come impazzito, la girava e sputava fiamme azzurre. Dani si arrampicava più in alto ogni volta che il mastino sputava fuoco. Ali e la Mattio si lanciarono un segnale muto e si lanciarono sul mastino. La Mattio puntò il pugnale dietro al collo e negli ingranaggi ma questo rimase incastrato e lei venne lanciata via da uno spruzzo di benzina. Ali aprí il piccolo portello sulla testa del mostro, mise le mani e fuse un filo fondamentale. Non aveva mai studiato quelle cose ma era sicura che, fondendo quel filo, il mastino si sarebbe fermato. Lui si afflosciò a terra e Ali smontò. Dani scese dalla roccia e batté il cinque con Ali. Corsero dalla Mattio. Aveva le mani e la faccia coperti di fuliggine. Un rivolo di sangue le scorreva dalla spalla. Dani tirò fuori dalla tasca un cubetto di ambrosia rubato e lo diede alla Mattioli. Dopo due minuti era giá in piedi che esaminava la botta del mastino. Giada arrivò ansimando- Come avete osato...-

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