44- facciamo una chiamata alle 5:43

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La mattina erano così ansiose di fare la telefonata che scesero in strada in pigiama. Giada era la "custode" dei soldi e passó una moneta a Daniela. Compose il numero e ascoltó il telefono squillare finchè qualcuno non rispose. Era la voce di una donna assonnata- Pronto? Chi è?-. Dani riconobbe la voce della madre e tirò un sospiro di sollievo, temeva che i rapitori avessero preso anche lei. -Sono Dani, buongiorno mamma, ho solo 15 minuti di telefonata- la donna disse qualcosa e Dani rispose -Si si, da una cabina di fronte all'albergo... mi passi Ale?- pronunciò l'ultima parte cercando di mostrarsi sicura ma, dalla sua faccia, le altre pensarono che sua mamma le stesse chiedendo qualcosa. Fortunatamente Dani era brava a inventare scuse all'ultimo momento- Ho bisogno di chiedergli quale super eroe preferisce che ho trovato un negozio della DC comics che vende gadget bellissimi-. Probabilmente sua madre manco sapeva cosa fosse la DC comics, comunque rispose. -A, dorme... puoi vedere nella sua stanza se fa finta? Non abbiamo molte monete...- dal telefono uscì un rumore di fruscio, probabilmente delle coperte. Dopo qualche minuto lei rispse e Dani disse- A, ok. Si si, no, si è uguale dai, si si si si si si si si si si si si is. È finito il tempo, si, ciao mamma!- chiuse la telefonata. Le altre le lanciarono uno sguardo interrogativo e quando Dani sorrise sollevata le altre capirono: Ale stava bene. Mentre si riavviavano verso l'albergo attraversando la trada trafficata illuminata dalla luce del giorno, la Mattio chiese- Il tempo non era finito, avevi ancora 3 minuti abbontanti ...-. Dani sorrise -Sai com'è quando iniziano a dirti di fare attenzione alle Gorgoni e ai Grifoni... poi ti stanchi e metti giù!-

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