Tornai a casa nel giro di dieci minuti e tirai un sospiro di sollievo quando mi resi conto che ero salva.
Girai la chiave nella serratura.
Quel ragazzo era un dramma, ogni volta che appariva creava danni, la prima volta rischiavo di essere espulsa dal MIO gruppo e adesso per poco non mi metteva nei casini con Michael e la polizia.
Entrai in casa lanciando la borsa dove mi capitava e sentii un frastuono assordante provenire dalla mansarda.
‘no, ti prego, no.’ Corsi giù per le scale e aprii la porticina.
‘Dragged me out the bar to the backseat of a car.’
Chiusi la porta quasi sbattendola e salii le scale scocciata.
Se la ripicca di Luke era farmi sentire le prove del suo gruppo di merda era caduto veramente in basso, io mi aspettavo qualcosa di subdolo.
Mi buttai sul divano accendendo la televisione e alzando il volume al massimo.
Vidi una puntata di American next top model con un sottofondo di qualche cagata del gruppo di mio fratello.
Mi stiracchiai sul divano quando sentii qualcuno suonare alla porta.
Andai ad aprire senza preoccuparmi di sistemarmi, mi aspettavo i vicini da un momento all’altro, c’era decisamente troppa confusione in quel quartiere a causa di una sola casa.
Aprii la porta e mi ritrovai davanti un mucchio di ragazzi.
‘OH MIO DIO.’ Qualcuno urlò.
Mi strofinai gli occhi per vedere meglio.
‘capisco che volete uscire con me, ma non vedo perché dovete venire in branco sotto casa mia a chiedermelo.’
‘Tu sei Cassie!’ Qualcun altro urlò e provocò la risata isterica di un altro paio di persone.
‘ragazzi, sul serio, potete tornare a casa adesso?’ li guardai confusa.
‘Cas, lasciali entrare’ Luke urlò alle mie spalle e Calum spalancò la porta al posto mio.
‘Si può sapere cosa cazzo state facendo?’ li fulminai con lo sguardo mentre una ventina di ragazzi entravano in casa.
‘Lascia la porta aperta, sicuramente qualcuno deve ancora arrivare.’ Luke mi prese per un braccio.
‘Vuoi spiegarmi qualcosa?’ indicai il branco di ragazzi vestiti di nero.
‘Ricordi quando dicevo che serviva un batterista?’ mi prese le spalle per guardarmi meglio. ‘beh, eccoli!’
‘Luke.. sei fatto per caso?’ gli aprii bene gli occhi e la bocca per vedere se c’erano segni di qualche droga.
‘Cassie, non capisci..’ Calum mi afferrò il braccio per farmi girare. ‘Queste persone sono qui per proporsi.’
‘A chi?’ Lo guardai schifata.
‘A me!’ Calum scoppiò a ridere.
‘Calum, fai il serio.’ Gli tirai uno schiaffo sul braccio per allontanarlo.
‘Sono qui per fare le prove’ Luke continuò ‘vediamo chi suona meglio e lo facciamo unire al gruppo.’ Sorrise ai ragazzi che si moltiplicavano lentamente.
‘Da dove sono usciti tutti questi sfigati emo?’ li indicai
‘Scuola, città, paese.. non lo so.’
‘Come vi conoscono?’
‘Youtube, mi sembra ovvio.’ Luke mi sorrise e invitò il gruppo a scendere con lui.
‘ah’ si bloccò ‘hai visto Mikey?’
mi si gelò il sangue nelle vene e per poco non caddi a terra, di nuovo.
Michael era rimasto chiuso nel bagno.
Mi avvicinai per parlare, ma la porta di casa fece un botto e capii che era arrivato qualcuno.
‘CHI CAZZO E’ STATO A CHIUDERMI NEL BAGNO?’ Michael entrò in salone con i capelli arruffati e un’espressione indefinibile.
Inghiottii la saliva cercando di non parlare.
Luke e Calum scoppiarono a ridere e i pochi ragazzi che ancora non erano scesi li seguirono.
L’unica a non ridere fui io.
Michael mi vide e si avvicinò pericolosamente.
‘Sei stata tu a farlo, vero?’ ringhiò.
‘Io sono andata subito a casa.’ Gli sorrisi in faccia.
‘Hey ragazzi, noi siamo giù, venite?’ un ragazzo urlò agli altri che decisero di mettere da parte la storia e di concentrarsi nel lavoro.
Uscii nel giardino per guardare la macchina di Michael e mi prese un infarto quando mi resi conto che non era la macchina che avevo graffiato.
‘Cosa ci fai qui fuori?’ Luke mi osservò dalla porta.
‘Io.. sai, fa caldo.’ Sventolai una mano vicino alla mia faccia.
‘In realtà no.’ Luke mise il naso fuori dalla casa per sentire meglio la temperatura.
Mi precipitai dentro casa chiudendo la porta.
‘Non importa, io vado in camera.’ Mi avvicinai alle scale quando sentii mio fratello schiarirsi la voce dietro di me.
‘Sul serio non hai ancora capito?’
Mi girai e lo vidi con le braccia incrociate.
‘no..’
‘Tu sarai il quarto giudice.’
Una parte di me volle prendere la rincorsa e sfondare la porta per correre il più lontano possibile, ma mi resi conto che era impossibile, perché la porta non sarei mai riuscita a sfondarla.
Sbuffai e cominciai a brontolare.
‘Luke, te l’hanno mai detto che sei un rompicoglioni di prima categoria?’
ridacchiò
‘no, dimmi, te l’hanno mai detto?’ non opposi resistenza quando mi trascinò giù per le scale.
Angolo di Claire
salve ragazze,
io sono claire, ma penso che questo lo sappiate già.
Sto scrivendo questa fan fiction da poco e piano piano mi sto affezionando ad ogni singolo personaggio.
Mi scuso se i capitoli sono ancora corti e poco chiari, vi assicuro che sto già lavorando alla lunghezza e al contenuto dei prossimi.
Se avete letto questi capitoli vi pregherei di lasciarmi almeno un commento e un segno che siete passate qui.
Mi scuso se ho iniziato con l'angolo dell'autore al quinto capitolo, ma non è colpa mia se non c'ho mai pensato prima hahaha
Spero che la fan fiction vi piaccia!
Se avete qualche commento costruttivo o non, fatemi sapere.
Io cercherò di aggiornare ogni giorno, ma voi dovete promettermi di aumentare e di partecipare.
Ci vediamo al prossimo capitolo, ciao belle.♡
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ripped jeans || ashton irwin♡
Fanfiction«Ashton era biondo, decisamente troppo biondo, soprattutto quando si trovava davanti al sole. Aveva gli occhi verdi, meno dei miei, ma sempre troppo verdi. Vestiva di nero, ma non quel nero che ti spaventa, quel nero che ti rapisce. Aveva le fossett...