Harry per poco non mi buttò giù dalla sedia quando mia madre annunciò che la cena era finita e potevamo alzarci.
Era stata una delle cene più imbarazzanti della mia vita e non aspettavo altro che correre al piano di sopra per sprofondare sotto alle coperte.
‘Cassie, devo dirti una cosa.’ Sussurrò mentre tutti ci alzavamo.
‘sarebbe ora.’ Incrociai le braccia mentre Luke ed Ashton si sedevano sul divano accendendo la tv.
‘solo..’ guardò il divano ‘non qui.’
Tremai improvvisamente sotto al suo sguardo, ma venni interrotta dal suono del campanello della porta di casa.
‘aspettami qui.’ Dissi gesticolando.
Corsi ad aprire la porta sperando che nessun altro mi vedesse in queste condizioni visto che mi avevano vista in troppi, ma quando aprii venni estremamente delusa.
‘Cas, Harry è qui?’ Liam entrò in casa senza neanche salutarmi.
‘Ciao Liam’ apostrofai incrociando le braccia.
‘ew’ Liam mi osservò dalla testa ai piedi ‘hai un aspetto orribile.’
Sbuffai.
Qualcuno bussò alla porta ancora semiaperta e vidi spuntare Louis con uno sguardo accigliato.
‘Cassie, ti è appena passato sopra un tir?’ tossicchiò Louis.
‘Ma la volete smettere?’ urlai quando i due si diressero verso il salone.
‘Ragazzi?’ urlò Harry che per poco non fece cadere la torta a mamma mentre usciva dalla cucina.
‘oh, ragazzi’ gridò estasiata ‘ma siete tantissimi’
Louis si girò a guardare il divano e per poco Ashton e Luke non ebbero una crisi. Ashton si alzò in piedi e rimase immobile, io mi sbattei una mano in faccia.
‘Cas, ma che ci fa Ashton lo sfigato qui?’ Liam lo indicò.
‘Liam!’ tre voci tra cui la mia, quella di Harry e quella di Luke si unirono in coro.
‘oh, signora Hemmings’ trillò Louis andandole incontro e salutandola.
‘salve’ biascicò Liam grattandosi il labbro inferiore con i denti.
‘lo sfigato?’ Mia madre sorrise poggiando la torta sul tavolo.
‘era in..’ Harry si girò a guardare Liam ‘tono amichevole.’
Annuii seguita da Liam che osservava la scena senza proferire parola.
‘sono felice che siate tutti qui’ mamma mi abbracciò.
‘ah.. eh’ annuii fingendo un sorriso.
‘Potete restare qui a mangiare la torta.’ Indicò il tavolo.
‘no, noi stavamo..’ Ashton non riusciva a guardare nella nostra direzione.
‘salendo.’ Concluse Luke annuendo.
‘già, poi io stavo andando’ Harry indicò gli amici.
‘insisto. Ora ci sediamo qui e giochiamo a qualcosa.’ Trillò mia madre trascinando tutti sulle sedie.
‘mamma’ gridai sbarrando gli occhi.
‘Mamma, per favore..’ Luke piagnucolò.
‘bene, obbligo o verità’ sbatté le mani sul tavolo facendo saltare tutti ‘so che i ragazzi di oggi ci giocano sempre.'
‘Mamma, Harry e gli altri hanno 19 anni.’ Protestai.
‘Luke ed Ashton ne hanno 16’
‘io..’ Ashton si schiarì la voce ‘io ne ho 19.’
Louis sbuffò e Liam cominciò a guardarsi intorno.
Non sapevo cosa stesse succedendo in quella casa, ma da quel pomeriggio le cose stavano diventando alquanto strane e fastidiose. Soprattutto mia madre che improvvisamente aveva voglia di giocare ad obbligo o verità.
‘va bene, inizia Luke’ urlò non dando importanza alle parole del biondo e al fatto che nessuno in quella stanza voleva giocare sul serio.
‘mamma, ma io non vo..’
‘GIRA LA BOTTIGLIA’ Urlò facendo saltare tutti ancora una volta.
‘scusate io non so giocare, mi ritiro.’ Liam si alzò dalla sedia ma Harry lo riprese dalla maglietta tirandogli un’occhiataccia.
‘devi girare la bottiglia e vedere a chi devi fare la domanda, se non vuole rispondere sceglie obbligo e sono cazzi.’ Louis cantilenò fissando un punto indefinito.
‘Lou’ Harry gli tirò un cazzotto sul braccio. ‘cazzi?’
‘comunque.’ Mia madre fece finta di non sentire. ‘Luke, gira.’
Luke sbuffò, poi girò la bottiglia. Capitai io, ovviamente.
‘Hai baciato qualcuno ieri sera?’ sputò la domanda come se la stesse preparando da una vita.
‘Luke’ lo guardai scioccata.
Il telefono squillò, mamma si alzò e andò a rispondere.
‘Bene, possiamo andare’ Disse Louis alzandosi dalla sedia.
‘non se ne parla, io vi guardo. Continuate a giocare.’ Urlò mamma indicando il tavolo con espressione severa.
‘Luke, ma che cazzo le succede?’ sibilai.
‘La prossima volta che torni a casa strafatta ci porta direttamente al parco giochi.’ Incrociò le braccia.
‘non lo sta facendo per quello!’ alzai il tono.
‘Te lo assicuro, si sta comportando esattamente come quella volta che mi ha beccato con la sigaretta in mano. Reagisce così quando succedono queste..’
‘Perché non state giocando?’ mia madre urlò dall’altra stanza interrompendo Luke.
Tutti sbuffarono e cominciarono a lamentarsi.
‘Ragazzi, mi dispiace, sono davvero dispiaciuta.. io..’ cominciai con una marea di scuse che vennero interrotte da mio fratello che sbatteva sul tavolo.
‘Rispondi.’ Strillò con la solita voce che odiavo.
‘Si Luke.’ Scandii bene le parole ‘ho baciato qualcuno.’
Ashton poggiò la testa sulla mano.
‘chi?’
‘La domanda è una, non stiamo giocando a Trivial.’ Gli tirai un pezzo di carta mentre la bottiglia passava nelle mani di Ashton.
Girò la bottiglia, capitò Liam.
‘ok, tutto questo è ridicolo’ Liam sbottò.
‘Lo so, Liam, lo so.’ Louis prese un pezzo di torta rassegnandosi a tutto.
‘io..’ disse Ashton ‘cosa devo chiedergli?’
Lo guardai divertita. Era veramente tenero mentre arricciava il naso.
‘Chiedigli qualsiasi cazzata, idiota.’ Louis lo guardò disperato.
‘va bene, va bene.’ Lo fulminò Ashton.
‘piccoletto’ Louis si alzò dalla sedia ‘guardami ancora così e ti faccio ingoiare la bandana.’
Harry lo riprese al volo dalla camicia e lo fece sedere.
Tutti ci girammo verso mia madre che non si era accorta di niente.
‘Potete evitare di uccidervi a casa mia?’ sussurrai.
‘Lo sai che Madison si è baciata con un ragazzo ieri sera?’ Ashton ghignò e si rilassò sulla sedia.
Era maledettamente stronzo e incauto.
‘che cosa hai detto?’ Liam per poco non lo prese per il collo.
‘Non è una domanda.’ Disse Harry dubbioso.
‘Ashton’ Gli tirò una gomitata Luke.
‘Cosa c’è?’ aprì le braccia ‘stiamo giocando? Bene. Giochiamo.’
Lo disse così carico di ira che mi fece tremare. Ebbi paura sul serio, perché ognuno si sistemò sulla sedia e tutti si tirarono occhiate che non mi piacevano affatto. Quello era obbligo o verità, non una guerra, ma questo nessuno lo aveva capito.
‘Si, lo so.’ Rispose Liam con un sorriso cinico che mi provocò brividi sulla schiena.
Luke e Ashton si scambiarono sguardi veloci prima di passare la bottiglia a Liam che la girò e capitò stranamente ad Ashton.
Guardai terrorizzata il biondo che ricambiò il mio sguardo.
‘Sappiamo tutti che ieri sera hai baciato quella moretta’ Gli altri annuirono e io allontanai la torta.
‘Sapete cosa c’è? Mi sono stufata di giocare.’ Mi alzai ricevendo cinque sguardi.
‘Cassie, tutto bene?’ Mio fratello socchiuse gli occhi per guardarmi meglio. ‘sei sbiancata.’
Panico. Dovevo nascondere quelle fottute emozioni.
Ashton nascose un sorriso, aveva capito che ero sbiancata perché qualcuno aveva menzionato quel dannato bacio.
‘Io.. pensavo che mamma se ne fosse andata.’ Mentii abbassando lo sguardo e sedendomi.
‘ah, già, sembrava vero?’ Harry ridacchiò nervoso.
Lo guardai confusa.
‘dicevo.’ Liam alzò una mano per azzittirci ‘chi hai baciato alla festa di Louis di qualche settimana fa?’
Per poco non morii all’istante. Alzai lo sguardo presa da una crisi di nervi e cominciai a respirare velocemente.
Harry saltò sulla sedia e mise le mani sul tavolo.
'cosa c'entra con la festa di ieri sera?' chiese Harry
'già, infatti!' dissi io aprendo le braccia.
'Ashton, rispondi' Liam serrò la mascella.
Il biondo deglutì rumorosamente e visibilmente mentre cercava di non guardarmi.
Questa volta non mi avrebbe coperta. Non me lo meritavo.
‘obbligo.’ Sibilò.
Lo guardai scioccata e tornai a respirare a ritmo regolare.
Non sapevo che obbligo gli aspettava, ma potei vedere il terrore nei suoi occhi mentre mamma si allontanava e Liam sorrideva avidamente.
‘Vieni qui, non urlare, non lamentarti, non muoverti.’ Sussurrò Liam mentre Ashton si avvicinava lentamente alla sedia.
Tremai visibilmente.
‘Liam, non a casa mia’ dissi con il poco fiato che mi era rimasto.
‘Stiamo giocando? Bene, Giochiamo.’ Liam citò la frase di Ashton mentre gli tirava un pugno dritto sul labbro.
Ashton soffocò un urlo e si coprì il viso senza dire niente.
Luke si alzò in piedi e si avvicinò a Liam, ma Harry si mise in mezzo ai due.
Ma che diavolo prendeva ad Harry? Sarebbe stato il primo a prenderlo a pugni insieme a Liam.
‘questo gioco non mi piace’ mi coprii il viso con le mani mentre mi riprendevo dal pugno di Liam.
‘Che ti prende Cas? Sei sempre stata la prima a volerli ridotti così.’ Louis sorrise divertito.
Ashton finalmente si tolse le mani del labbro e tornò a sedere.
Mi odiai. Mi odiai più del solito. Se Ashton aveva preso quel pugno era solo per colpa mia.
‘Possiamo smetterla di giocare?’ Guardai Ashton.
‘no, ora finiamo.’ Louis si scrocchiò le dita prima di far segno ad Harry di continuare.
Ma quanto ci metteva mia madre a finire la telefonata?
Harry girò la famosa bottiglia che puntò verso Louis.
Mi tranquillizzai perché sicuramente quella sarebbe stata una domanda tranquilla.
‘Sai chi ha baciato Madison ieri sera?’
Mi girai scioccata. Perché aveva chiesto una cosa simile?
Louis fece un’espressione confusa prima di far segno di no con la testa e di prendere la bottiglia che girò fino ad indicare Luke.
Mio fratello trasalì e io feci lo stesso.
‘Louis, per favore.’ Portai le gambe al petto.
‘Chi ha baciato Madison?’ Louis ghignò.
Lo odiai. Lui sapeva benissimo che loro lo sapevano a causa delle domande precedenti e degli sguardi che si erano scambiato poco prima.
Luke guardò Ashton che fece un’espressione indefinibile.
‘io..’ Luke cominciò a sudare.
‘Sapete cosa? Potremmo guardare la tv.’ Straparlai, ma Louis mi fece segno di star zitta.
‘Cassie, ma che cazzo ti prende?’ Liam fece girare tutti verso di me.
Ma che mi prendeva sul serio? Da quando ero diventata così protettiva?
‘obbligo.’ Rispose Luke
‘no, Luke.’ Sussurrai girando la testa verso di lui.
‘oh, ma perché nessuno di voi sfigati vuole rispondere?’ Liam sbatté le mani sul tavolo spazientito.
‘Louis, non puoi fargli del male.’ Lo guardai terrorizzata.
‘e chi lo dice?’ si alzò dal tavolo.
‘io.’ Urlai.
Ashton mi guardò sorpreso.
‘Cas, ma sti cazzi, non fare la rompicoglioni.’ Liam mi guardò con il solito sguardo indagatore. Louis fece lo stesso.
‘Ragazzi, è suo fratello.’ Harry si grattò la nuca.
OK, era decisamente strano.
‘Sul serio Cassie? Adesso sei dalla parte degli sfigati? Vuoi mangiare con loro a mensa?’ Liam parlò.
‘oh, Cassie, che ti sta succedendo? Non ti riconosco.’ Louis incrociò le braccia.
Aprii le braccia e alzai le mani al cielo. Dovevo fare qualcosa, ma qualcosa mi bloccava, quindi decisi di restare zitta.
‘L’obbligo spetta a me, non a te’ Sibilò rabbioso Luke a un centimetro dal viso di Louis.
‘Stai zitto, non respingermi.’ Louis sorrise cinico, poi si avvicinò a mio fratello e gli tirò un pugno in pancia che lo fece piegare del tutto.
Mi mancò il respiro a vedere mio fratello ridotto così. Lo avevo visto molte volte in situazioni simili, ma stranamente mi faceva più effetto del solito.
Quel gioco stava diventando una guerra sul serio, se non avessimo finito di giocare qualcuno si sarebbe fatto male sul serio.
Liam bloccò Ashton che stava per alzarsi.
‘Se lo aiuti fai la fine sua.’ Lo minacciò.
Ero veramente senza parole per quello che stava succedendo. Pochi minuti prima nessuno voleva giocare, poi improvvisamente tutti. Si era trasformato in un motivo per farsi male.
Presi la bottiglia perché volevo finire tutto questo delirio all’istante.
‘Dopo questo è finito il giro e il gioco.’ Dissi severa.
‘cosa? Ti da fastidio vedere tuo fratello ridotto in questo stato?’ Disse Louis tirando su Luke e scaraventandolo sulla sedia senza nessuna cura.
‘no.’ Cercai di rispondere come avrei risposto qualche settimana prima, ma questa volta la voce mi uscì a tratti e mi resi conto che c’era ben poco che mi legava a quello che ero prima.
Girai la bottiglia sperando che la cosa finisse in fretta.
‘oh.’ Disse Harry facendo riferimento al fatto che era appena uscito lui.
Lo guardai in faccia, era bianco e pieno di occhiaie, sembrava che non dormisse da giorni. Improvvisamente mi ricordai che doveva dirmi qualcosa, così ne approfittai.
‘Sei venuto qui per dirmi qualcosa, cosa devi dirmi?’ sospirai felice perché nessuno si sarebbe fatto male con la mia domanda.
‘obbligo.’ Rispose Harry senza pensarci su.
Lo guardai dubbiosa. Che obbligo si aspettava che gli proponessi di fare?
‘ah, io non lo so, non ho obblighi’ alzai le mani per liberarmi dal compito.
‘beh, le regole dicono che a questo punto tocca al prossimo fare l’obbligo.’ Disse Liam sovrappensiero.
‘oh, quindi io.’ Luke sorrise sadico.
Trasalii quando realizzai che probabilmente aveva intenzione di ribellarsi.
‘beh, allora.’ Sorrise più di prima ‘harry, tira un pugno al tuo amichetto Liam.’
Tutti lo guardarono stupiti.
‘ah, e vedi di fargli male.’ Specificò divertito.
Ashton sghignazzò.
Non c’era niente di divertente.
‘non esiste’ Harry lo guardò sconvolto.
‘esiste. Queste sono le regole.’ Batté un pugno sul tavolo.
‘Non vi basta un pugno quindi.’ Disse Louis
‘Aspettate che arrivi lunedì’ sibilò Liam.
Harry si avvicinò a Liam e gli tirò un pugno che gli fece girare leggermente la testa.
Liam si girò verso mio fratello e gli lanciò molto più odio di quanto pensavo che un solo corpo potesse trasmettere attraverso un solo guardo.
Ebbi paura per mio fratello, perché quello sguardo mi diede la conferma che era l’inizio di una guerra e questa volta qualcuno si sarebbe fatto male sul serio.
Angolo di Claire
mi faccio perdonare e aggiorno prima del solito perché martina mi ha praticamente costretta.
Non ho molti commenti sul capitolo, Harry è sempre più strano, Luke e Ashton sono due dementi e a casa Hemmings c'è una festa a cui non sono stata invitata, ew.
La mamma di Cassie mi ricorda sempre di più la mia, lei fa spesso queste cose quando la faccio andare in crisi.
Queste madri, eh.
Carino Ashy, madre di dio, ora vado a rapirlo e me lo porto a casa. Cassie ancora non ha capito (o forse sì) che difenderebbe il loro piccolo segreto anche se questo lo porterebbe alla morte diretta.
Cassie, per gli amici Casseruola, sta abbandonando piano piano la vecchia sé e lancia sguardi sdolcinati ai batteristi mentre la gente si prende a pizze e pugni a casa sua manco fosse un campo de wrestling gestito dallo chef Canavacciuolo.
Epica mamma Hemmings.
Però io dico, fia mia, non te le fai un paio di domande se tutti se stanno a ammazzà per colpa de sto giochino demmerda che hai proposto tu?
Il prossimo capitolo l'ho scritto mentre ero in vacanza col mio ragazzo, quindi se fa cagare è colpa sua.
vi amo!
Claire(cuoricino per tutti, ma non per Justin che giocava a nascondino per roma mentre io correvo per le metro con i tacchi e mi facevo il colosseo in calzini.)
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ripped jeans || ashton irwin♡
Fanfiction«Ashton era biondo, decisamente troppo biondo, soprattutto quando si trovava davanti al sole. Aveva gli occhi verdi, meno dei miei, ma sempre troppo verdi. Vestiva di nero, ma non quel nero che ti spaventa, quel nero che ti rapisce. Aveva le fossett...