Trentacinquesimo capitolo

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Entrai di nuovo a scuola al suono della seconda campanella sperando che questa volta non mi avrebbe schiaffeggiato nessuno.
Quando mi affacciai alla classe di francese le persone cominciarono a parlare e ad indicarmi, ma mantennero comunque la dose di rispetto nei miei confronti che mi bastava.
Entrai in classe e un particolare inquietante mi balzò agli occhi.
Charlie, l'amica di Helena, quella che probabilmente dovevo temere di più, era incollata alla cattedra a parlare col mio professore di francese.
Quando passai davanti mi bloccai a guardare la scena che si faceva decisamente più lugubre del previsto.
Charlie indossava dei vestiti simili a quelli che indossavo nei mesi precedenti e teneva i capelli esattamente come me.
Tutta la classe la stava osservando mentre sorrideva al professore mostrando interesse per la sua materia quando evidentemente era lì per un altro motivo.
Era vero, da sola non potevo affrontare niente, non avevo i mezzi.
Charlie si girò e mi sorrise.
Non fu un sorriso piacevole, perché provai brividi su ogni centimetro del mio corpo e capii che era l'esatto messaggio che voleva trasmettermi.
Il professore mi guardò in silenzio per una manciata di secondi, poi mi sventolò una mano davanti al viso. Non mi mossi, continuai a fissare la porta ormai chiusa sentendo il suo fastidioso odore anche dentro alla mia classe.
'Hemmings, si sieda.'
Seguii il suo comando tenendo sempre un occhio vigile sulla porta.

Entrai in mensa preoccupandomi di trovare almeno Harry per provare a spiegare qualcosa.
Helena e Charlie avevano chiaramente fatto capire che presto l'avrebbero saputo tutti, ma i miei amici non erano tutti, Charlie lo sapeva bene, quindi probabilmente loro lo sapevano già.
Un rumore di vetri rotti mi costrinse a girarmi. Michael e Luke si stavano guardando in silenzio.
Mi avvicinai insieme alla folla per capire cosa stesse succedendo, perché infondo la responsabile di tutto questo, come al solito, ero solo io.
'perché non ti sposti?' Luke disse a bassa voce, ma Michael lo spinse.
'perché non mi affronti e non mi dici il tuo problema?'
'Michael' si guardò in giro 'non qui.'
'che succede?' Calum entrò nella discussione.
'tu stanne fuori.' Disse Ashton apparendo dalla folla.
'senti chi parla' Luke rise ad alta voce.
Più lontano notai Louis e gli altri avvicinarsi e farsi strada tra la gente curiosa, compresa me.
'cosa vuoi dire adesso?' disse Calum incuriosito.
'Ashton, hai qualcosa da spiegarci?' mio fratello sorrise beffardo.
'di che parla?' Michael si riferì ad Ashton.
'non ho niente da dire.' Ashton si avvicinò a Luke.
'bugiardo. Ecco cosa sei.' Luke lo spinse sollevando una confusione intorno a me.
Harry mi vide da lontano e mi tenne d'occhio. Feci lo stesso.
'perché non ci spieghi il motivo per cui hai sputato a Michael?' Calum, spinse Ashton a sua volta.
'per lo stesso motivo per cui voi non gli parlate.' Rispose mentendo.
'per mia sorella?' la voce di Luke riecheggiò in tutta la sala da pranzo e la folla si voltò verso di me.
'oh, eccola.' Sorrise sadico Calum.
'lasciatela fuori dal discorso.' Ashton rispose a bassa voce.
'oh' Luke annuì 'no, no, penso che ora la farò venire qui.'
Si avvicinò a me afferrandomi per un braccio.
'Luke' dissi 'lasciami.'
Mi divincolai dalla presa di mio fratello, ma fu inutile, perché mi ritrovai al centro della situazione ancora una volta.
'ora lei cosa c'entra?' gridò Ashton.
'è lei la protagonista, sempre.' Luke mi guardò in silenzio.
'perché non ci spieghi perché ti sei fatta baciare da Michael?' Calum parlò.
'non mi sono fatta baciare.'
'non è così' disse Luke rivolto a Calum.
'oh, andiamo, l'abbiamo vista tutti la scena.'
'lei non ha baciato nessuno.' Ashton guardò Calum, poi venne attratto dallo sguardo di Luke che stava gridando ira.
Sapevo che dopo quello sguardo sarebbero arrivate le parole, quindi mi voltai verso Harry e lo guardai.
Lui mi capì, perché sussurrò qualcosa a Zayn e poi si avvicinò a me allontanandomi da Luke.
'a volte stento a credere che Cassie sia tua sorella.' Harry caricò uno sputo e lo fece atterrare accanto a Luke.
'non è poi così diversa da me.' Rispose Luke.
'Almeno non ti mette in mezzo anche quando sa che potresti rimetterci.' Mi afferrò dalle spalle 'lei ha sempre cercato di proteggerti.'
Luke deglutì e rimase in silenzio.
Poi Liam si avvicinò.
'in quanto a voi' parlò 'toglietevi questi pantaloni strappati, ormai il gruppo è andato a puttane.'
Louis Annuì e gli altro lo seguirono vicino a me.
'non mi sembra il caso che arrivino gli avvocati di Cassie.' Michael li guardò con disprezzo.
'non mi sembra che tu possa parlare, Mike, ti ricordo che sei stato tu a baciarla e a creare questo.' Specificò Harry.
Mi stupii di lui, mi stava chiaramente difendendo nonostante sapesse più del dovuto.
'lo so.' Disse.
'ora, se permettete..' Li allontanò Louis creando una strada per noi. 'non voglio stare qui a darvi importanza.'
Harry mi trascinò con sé e Liam e gli altri ci seguirono.
Tutta la mensa stette in silenzio. Anche Ashton che non mi rivolse neanche un'occhiata mentre uscivo incappucciata e scortata dai miei amici che non sapevano niente.
L'unico che sapeva tutto era Ashton, che era anche l'unico che probabilmente mi detestava.

L'ultima campanella suonò e Michael abbandonò la scuola preso a pugni da Zayn e Louis davanti a tutti.
Non mi avvicinai neanche per guardare la scena, perché ero così fuori di me che non avrei fatto niente come al solito.
Mi infilai in macchina, ma poco dopo il rumore dello sportello mi fece realizzare che non ero sola.
Luke, incappucciato come me, fissava il vuoto fuori dalla macchina.
'Luke' sussurrai.
'non li ho fermati neanche.' Parlò tra sé e sé.
Lo guardai confusa.
'non so neanche più difendere le persone giuste.'
Mi avvicinai a lui.
'scommetto che i tuoi amici non lo sanno.' Cambiò tono facendomi spaventare.
'cosa?'
'da quanto ti scopi Ashton?'
'cosa?' gridai sconvolta.
'non dirmi che quello era solo un bacio, perché non sono cieco.'
Scossi la testa poggiandola al volante.
'mi fai schifo.'
'Luke' provai a fermarlo, ma ormai le parole gli uscivano come fiumi gelidi.
'non so come tu faccia a guardarti allo specchio la mattina e a non sentirti in colpa.' Uno sbuffo fuoriuscì dalle sue labbra 'tu sai solo rovinare la vita della gente.'
'non è così' dissi.
'hai sempre rovinato la mia, ora hai intenzione di togliermi anche i miei stessi amici?' si mise una mano tra i capelli 'ma a cosa stai giocando con Ashton? Lo stai usando?'
Scossi la testa.
'spiegami allora.' Urlò così forte che nella macchina riecheggiò il suo urlo e poi il silenzio totale.
'luke, non posso.' Provai a spiegare.
'tu non vuoi, ma non ti rendi conto che è colpa tua se il mio gruppo si sta sciogliendo.' Si tolse il cappuccio 'era l'unica cosa che avevo.'
'io non posso.' Una lacrima mi bagnò la guancia.
'dimmi, era solo un bacio?'
Un singhiozzo risuonò.
'si.' Mentii sperando che potesse crederci.
'io mi fidavo di te.' scosse la testa 'nonostante tutto non ho mai perso la fottuta fiducia.'
Continuò ad alzare il tono di voce.
'è questo quello che ricevo.' Finalmente mi guardò, occhi lucidi, occhiaie, volto deluso.
Non dissi nulla, continuai solo a piangere in silenzio mentre lo straziante sguardo di Luke non mi lasciava respirare neanche per un secondo.
'so che è una bugia.' Deglutì 'la verità l'hai detta con la tua stessa bocca a me.'
Lo guardai confusa non riuscendo a trovare un filo logico alle sue parole.
'decidi di dire la verità solo quando ti ubriachi, sai?' guardò ancora una volta dritto a sé mentre io sgranavo gli occhi.
'cosa significa?'
'significa che io non sapevo se crederci, ma sapevo che stavi male.' Scosse la testa.
'cos'ho detto, Luke? Quando?' alzai il tono anch'io.
'hai detto quello che provi per Ashton. O almeno quello che provavi, ora non so più a cosa credere.'
'chi altro lo sa?' Gli afferrai il braccio, ma lui mi scansò disgustato.
'non lo so Cassie, passi più tempo a preoccuparti che i tuoi grandi amici non lo sappiano, ma ti dimentichi del fatto che le persone intorno a te possono capirlo solo guardandoti o parlandoti da ubriaca o fatta.' Scosse la testa disgustato.
Un conato di vomito raggiunse la gola, ma riuscii a mandare giù quel sapore amaro che adesso combatteva per risalire e mi soffocava come le bugie e le verità che adesso si stavano scontrando tra di loro.
Avevo dimenticato anche io quale fosse la verità, perché ero sicura che neanche io infondo la conoscessi per intero.
Era solo una tempesta di cicloni che si stavano unendo distruggendo tutto ciò che incontravano nel loro tragitto.
Io ero nell'occhio del ciclone, ma stranamente ero trascinata in alto dalla corrente anch'io.
Luke uscì dalla macchina sbattendo lo sportello e io sbattei ripetutamente la testa contro il volante provocando infine un suono prolungato di cui non mi interessava niente.
Non mi era rimasto niente, solo la consapevolezza del fatto che ero più sola di quello che agli occhi della gente poteva risultare.
"Era già da molto tempo che il paesaggio cambiava. Non che mutasse in sé, ma variava in un susseguirsi di composizioni talvolta quasi assurde. Nell'aria, di nuovo, forse non c'era niente. Ti sembrava più frizzante, ecco. Incoerenti tratti di vite forse inconsapevoli della loro smisurata capacità di amare, si rendevano presenti come pesanti sagome sovrastanti, aspetti per nulla diversi da quelli che tu eri stato abituato a riconoscere e ad accettare. Un'attesa, in fondo, la tua pallida presenza qui tra noi. L'amarezza della pietosa sofferenza non conquistò mai nessuna parte dell'universo."

Angolo di Claire
fatemi sapere le reazioni che avete avuto leggendo questo capitolo, soprattutto l'ultima parte. Una mia amica era in lacrime, quindi ci terrei a sapere se ha fatto lo stesso effetto anche a voi.
Comunque, vorrei ringraziare Gianni Marafatto per l'ultimo aforisma che fa decisamente riflettere sull'intera storia e che si sposa perfettamente con tutto il contesto combattuto e sofferente.
Luke è disperato, Cassie idem, Harry lo amo, Ashton boh, Charlie è una bestemmia continua e il resto sono inutili e fastidiosi.
Mi scuso per il poco tempo che posso dedicarvi oggi, spero di ricevere molti likes e commenti.
Un saluto, come al solito, ai nuovi lettori!
Vi adoro.
Claire♥

ps: chiedo venia per il prossimo capitolo, sarà diciamo il punto di svolta, ma è abbastanza impegnativo, quindi preparatevi mentalmente.

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