ventisettesimo capitolo

4.3K 224 10
                                    

Varcai la soglia della discoteca con più enfasi del solito e per poco non mi ritrovai in braccio a Zayn che era felice di potersi sballare anche durante la settimana.
Non importava il motivo per cui avevo proposto a tutti di festeggiare quella sera, perché a una domanda simile avrei risposto che non esisteva nessun motivo e che volevo solo divertirmi.
Mi avvicinai al bancone e i miei amici ordinarono una serie di shot che mi bruciarono la gola fino a farmi perdere la concezione del tempo.
Ogni bicchierino possedeva un colore diverso, ogni colore aveva una sfumatura differente, ogni sfumatura mi ricordava un aspetto del mio carattere che mascheravo solo col colore nero che sembrava stare bene con tutto e accoppiarsi perfettamente con qualsiasi colore.
Quando incontri qualcuno di colore blu ti rendi conto che infondo il tuo colore non va così bene con tutto, quindi sei costretto a cambiare per adattarti anche a quel colore che hai appena incontrato e che ti piace.
Alla fine ero finita così, da nero ero passata a un grigio sbiadito che sembrava andare bene con il blu fino a quando anche quello aveva deciso di cambiare sfumatura e alla fine eravamo al punto di partenza.
Io ero nera, Ashton era blu. I due colori non si abbinavano, ma in qualche modo tutti e due avevamo provato a trasformarci per formare il perfetto abbinamento che non avremmo mai raggiunto.
Mi rilassai sui divanetti mentre Liam e Niall mi giravano intorno con qualcosa che assomigliava a delle stelle filanti e Louis ed Harry ballavano al centro della pista.
Zayn blaterava qualcosa con Mary che nel frattempo si era fatta anche Niall e stava per farsi pure Zayn.
Realizzai che se Madison fosse stata lì avrebbe cominciato a urlare che la odiava e tutto sarebbe finito con una risata e forse un altro drink. Ma lei non era lì e io mi sentii in colpa perché non l'avevo neanche chiamata per invitarla.
Mi alzai traballando sui miei stessi piedi e raggiunsi Harry e Louis che stavano ballando da un tempo indefinito.
'heeey' urlò louis abbracciandomi e ballando con me lasciando stare Harry per pochi secondi prima di tornare a ballare con lui e lasciarmi a un perfetto sconosciuto che aveva deciso di incollare le sue mani sul mio sedere.
Ballai un altro po' ritrovandomi più sudata del dovuto e sempre incollata al tipo di prima che adesso stava cercando di baciarmi. Mi avvicinai cercando di realizzare quello che stava succedendo, ma quando lo capii mi allontanai improvvisamente e tornai a ballare con i miei amici.
Harry scoppiò a ridere e si avvicinò al mio orecchio.
'non ti piaceva?'
Storsi la bocca, volevo rispondergli che era ovvio che non mi piacesse visto che non era Ashton Irwin, ma poi decisi che ero troppo ubriaca, perché il mio cervello da sobrio non l'avrebbe neanche pensata una cosa del genere.
Un profumo mi arrivò alle narici facendomi girare. Quel profumo lo conoscevo bene, era quello di Ashton.
Cominciai a roteare nella pista per cercare di capire da dove provenisse con precisione, ma mi persi tra i mille volti sconosciuti e mi sentii al sicuro solo quando due mani forti presero i miei fianchi.
'Ashton' sussurrai chiudendo gli occhi e rilassandomi poggiando la testa all'indietro sulla sua spalla.
Dei capelli mossi mi solleticarono il viso e mi ritrovai a sorridere come un'idiota perché finalmente stavo bene.
'Ashton' ripetei socchiudendo gli occhi, prendendo le sue mani e portandole intorno alla mia pancia come per farmi stringere ancora più forte.
La pace riuscì a raggiungere ogni molecola del mio corpo e mi girai pronta a baciare ogni centimetro della sua bocca.
'scusami' dissi sussurrando al suo orecchio prima di arrivare fino all'angolo della sua bocca lasciandogli una scia di baci.
Chiusi gli occhi e ripetei per la terza volta il suo nome come incantata quando mi diede un bacio bagnato e si avvicinò al mio orecchio.
'di cosa stai parlando piccola?'
Mi allontanai di scatto quando non riconobbi la sua voce.
Un paio di occhi azzurri come il ghiaccio mi trafissero e io rimasi senza parole quando realizzai che era un bellissimo ragazzo, ma non era lui.
Cominciai a camminare all'indietro con lo sguardo puntato sullo sconosciuto che avevo appena scambiato per Ashton e a debita distanza cominciai a correre fuori dalla discoteca senza darmi neanche la possibilità di guardare indietro.
Ancora una volta vomitai fuori da quel posto nel giro di poche settimane e mi piegai in due dal dolore che si stava aprendo nel mio petto fino a farmi perdere il respiro. Mi appoggiai al muro e cominciai a piangere a singhiozzi presa da un attacco di panico che mi distrusse.
Mi accasciai per terra e raccolsi le ginocchia al petto senza riuscire a smettere di piangere.
Non avevo bisogno di riprendere fiato, perché tutto quello che volevo era morire lì senza pensarci due secondi.
Ero lì fuori con la testa nascosta tra le gambe da un tempo indefinito quando mi alzai e cominciai a correre verso la strada.
Il buio venne rimpiazzato improvvisamente da mille luci che mi puntavano.
Realizzai che mi trovavo in mezzo alla strada quando una macchina mi passò accanto e suonò.
Mi posizionai in piedi con braccia e gambe aperte in mezzo alla strada.
Molte macchine passarono e una per poco non mi investì, ma quella era l'unica cosa che mi facesse sentire viva in quel momento, quindi non avevo intenzione di andarmene.
'Forza' urlai con tutto il fiato che avevo nel petto 'fatevi sotto'
Un'altra macchina mi sfiorò facendomi spostare del tutto.
'Fino a dove vuoi spingermi?' urlai rivolta al cielo 'fino a che punto vuoi farmi arrivare prima di distruggermi del tutto?'
Le macchine aumentavano a vista d'occhio e la mia vista peggiorava sempre di più con il passare dei minuti.
'non ce la faccio più' urlai ancora più forte 'basta.'
Tornai a piangere a singhiozzi e mi rannicchiai per terra quando un faro mi accecò e il rumore di un clacson mi costrinse a coprirmi le orecchie e a chiudere gli occhi presa dalla paura.
'Cassie' qualcuno strillò prima di prendermi e trascinarmi dall'altra parte della strada priva di macchine.
'oddio' urlai coprendomi ancora gli occhi.
'Cassie, che cazzo fai?' Qualcuno mi abbracciò così forte da farmi mancare il fiato.
'Ashton' sussurrai cercando di riprendere fiato tra un singhiozzo e l'altro.
'no..' il ragazzo rispose 'no cassie'
Mi allontanai riconoscendo mio fratello e mi guardò sconvolto.
'Lukey' lo stritolai accasciandomi accanto al suo corpo.
'perchè stavi lì?' urlò ancora una volta.
'Luke, a me piace troppo.' continuai a piangere sotto al suo sguardo confuso.
'cassie, ma sei ubriaca?' si avvicinò al mio viso per sentire meglio l'alito alcolico che lo investì in pieno.
'forse, ma non serve a niente' Gli presi le spalle muovendolo avanti e indietro.
'adesso ce ne andiamo a casa, ok?' scansò le mie mani dalle sue spalle e mi tirò su guardandosi intorno.
'Voglio una marlboro' piagnucolai senza riuscire a stare in piedi.
'Tu fumi winston.' Rispose tornando a trascinarmi per farmi stare dritta.
'Ashton no.'
Luke si fermò prima di girarsi a guardarmi confuso dalle parole.
'Ashton chi?' aggrottò le sopracciglia.
'Ashton Ashton.' ripetei sedendomi per terra.
'Perché vuoi una marlboro?'
'idiota, non voglio una fottuta sigaretta.' gridai lasciando di scatto la sua mano.
Luke tornò a tirarmi su, ma io non avevo intenzione di alzarmi.
'Cas, tu sei troppo ubriaca.' scosse la testa prima di prendermi in braccio.
'Perché sei qui da solo?' dissi cercando di aprire gli occhi.
'Ho accompagnato a casa Ashton'
'Mi odia vero?' mi sistemai meglio tra le sue braccia.
'perché me lo chiedi?' continuò a camminare.
'mi odia, luke, sono una cogliona.' Mi asciugai le guance.
'perché ti importa così tanto?' mi guardò confuso.
'io te lo avevo già detto.' boccheggiai 'l'ho detto a te addormentato.'
Luke storse la bocca.
'Pensavo di averlo fatto, ma invece era Ashton.' scossi la testa 'per fortuna non ha sentito.'
'Cas, ma che dici?'
'non ha sentito per fortuna' ripetei annuendo.
'perché?'
'Perché dormiva.'
'Perché per fortuna non ha sentito?' chiese aprendo la macchina di mia madre -che aveva sicuramente preso di nascosto- da lontano con il telecomando.
'Perché non voglio che lo sappia, Lukey' tirai su col naso.
'non vuoi che sappia cosa?'
'che mi piace da morire' strofinai il viso sulla stoffa della sua camicia 'infatti mi sta uccidendo.'
Mio fratello percorse qualche metro in silenzio prima di fermarsi e mettermi giù.
'Ti piace Ashton?' si fermò a guardarmi shoccato.
'è così chiaro..' scossi la testa 'lo sa anche lui che non riesco a viverci senza.'
'ma di che stai parlando?' mio fratello si grattò la nuca ancora confuso dalle mie rivelazioni.
'Luke io e lui non possiamo stare insieme' lo guardai negli occhi 'è questo che mi sta facendo.'
'cosa?' chiese frastornato.
'è per questo che mi sto riducendo così.' annuii
'Sei solo ubriaca, domani mi dirai che sono solo cazzate.' aprì il mio sportello.
'no' gli fermai il braccio 'non capisci luke.'
Gli occhi mi bruciavano così tanto che facevo fatica solo a chiuderli.
'spiegami allora.' Mi guardò.
'te l'ho già detto.' scossi la testa 'ho bisogno di lui per andare avanti.'
Poi mi infilai in macchina lasciando Luke in silenzio.

ripped jeans || ashton irwin♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora