‘I don't even like you, Why'd you want to go and make me feel this way?’ Canticchiai in macchina di prima mattina.
Come al solito ero in ritardo per scuola, ma il buon umore non mi aveva abbandonata.
Parcheggiai al solito posto ed entrai a scuola seguita dai soliti sguardi.
‘Liam’ lo salutai da lontano e lui mi fece segno di avvicinarmi.
‘La festa di domani sera sarà una meraviglia’ mi abbracciò emozionato.
‘Avete organizzato?’ Sorrisi emozionata.
‘Oh si, è tutto pronto, manca solo l’erba.’
‘Tranquillo, a quella ci penso io. Ci vado dopo scuola’ La campanella suonò e mi ricordò che mi aspettava matematica in prima ora.
Mi avvicinai alla classe e trovai una ragazza al mio posto.
‘Scusa?’ incrociai le braccia buttando la borsa sul banco e facendo un botto che fece girare tutti.
‘Che c’è? Adesso sei come tutti noi, posso anche fregarti il banco.’ Tornò a digitare sul telefono.
La rabbia mi ribollì nelle vene. Il fatto delle prove di mio fratello del giorno prima doveva essere finito in qualche blog.
La rabbia fu così tanto forte che non risposi più delle mie azioni, tirai uno spintone al banco che si allontanò e mi avvicinai alla sedia della ragazza.
‘cos’hai detto scusa?’
‘Ho detto che non sei un cazzo di nessuno ora.’ Mi guardò negli occhi.
La presi per la maglietta e la feci alzare di forza.
‘Allora. Prima di tutto. Se parli con me non digiti a quel cazzo di telefono.’ Presi il telefono e lo lanciai per terra senza preoccuparmi di tenerlo intatto ‘secondo, non mi guardi neanche negli occhi.’ La guardai e lei abbassò lo sguardo ‘e terzo’ strinsi la presa sbattendola al muro ‘se c’è qualcuno che non è un cazzo di nessuno qui dentro, sei tu.’ La lanciai su un banco senza ritegno.
Mi girai e una folla di gente mi guardava impaurita.
‘E se c’è qualcuno che ha da ridire venga pure a discuterne con me.’
La ragazza con le lacrime agli occhi si avvicinò al telefono per raccoglierlo, ma lo presi prima io e cominciai a leggere il messaggio.
‘certo signor Becket, non vedo l’ora di incontrarla a casa sua oggi pomeriggio.’
Nell’aula si sollevò una risata comune.
‘Ah, eri tu nel bagno con il professore l’altro giorno quindi.’ Sorrisi porgendole in telefono e sedendomi al banco con tutta la tranquillità del mondo.
La ragazza uscì dalla classe accompagnata da qualche amica e la professoressa entrò pochi secondi dopo con i soliti capelli arruffati in testa e il solito trucco colato anche di mattina.
‘Chi manca?’ disse guardando i banchi vuoti
Nessuno si girò verso di me o fece allusione a ciò che era appena successo. Mi ero appena riguadagnata la popolarità e tutti continuavano ad avere paura di me e dei miei amici.
tirai fuori il quaderno per fare scena, ma mentre cercavo il resto nella borsa sentii un rumore e vidi qualcuno sedersi nel banco accanto al mio.
‘Signor Irwin, finalmente la vedo a lezione.’ La professoressa incrociò le braccia.
‘Ci sono stati dei contrattempi’ sorrise e tutti si girarono a guardarlo.
Un paio di ragazze si tirarono delle gomitate e altre soffocarono degli urletti.
Pensai che ancora poteva salvarsi Ashton.
‘ma chi è?’ disse una davanti a me, l’amica non seppe rispondere.
Infondo questa popolarità sarebbe durata poco, perché ben presto sarebbe iniziato ad uscire col gruppo di mio fratello e tutti l’avrebbero considerato uno sfigato.
Feci spallucce.
‘Signor Irwin, è da due settimane in questa scuola e non l’ho mai visto a lezione.’ La professoressa sbatté il registro sul banco per richiamare l’attenzione di tutti che si era persa quando Ashton aveva messo piede in classe.
Ridacchiai, ad Ashton piaceva la popolarità e si vedeva, ma guardando nel futuro avevo già visto come sarebbe finita.
La professoressa di matematica sbuffò spazientita e tornò alla lavagna per spiegare qualcosa che in quel momento trovavo inutile.
Mi sistemai una ciocca bionda dietro all’orecchio e guardai Ashton cercando il suo sguardo da un banco all’altro.
Il biondo si girò poco dopo, perché qualcuno lo aveva appena salutato da un banco nel lato opposto della classe.
Il biondino sorrise e la sua fossetta uscì fuori come se fosse la cosa più naturale del mondo, poi si girò e mi vide.
Lo salutai con la mano e lui fece altrettanto.
Mi fece il segno di mettersi accanto a me e io ci pensai su, infondo non era ancora uno sfigato, quindi potevo anche farlo sedere con me.
Annuii e lui si spostò velocemente accasciandosi sulla sedia e facendo girare le solite ragazze che ora mi guardavano con uno sguardo indefinibile, ma sempre troppo carico di ira.
‘ciao’ mi disse senza rivolgermi uno sguardo.
‘hey’ dissi io continuando a guardarlo.
Portava una bandana blu e indossava i soliti pantaloni stretti, questa volta non strappati e una canottierina bianca che lasciava intravedere troppi muscoli.
‘come mai la bandana è blu oggi?’
Mi guardò confuso, poi la indicai e lui capì.
‘Le ho di tutti i colori’ sorrise provocando un’iperventilazione alla ragazza davanti a noi che intanto ascoltava tutto.
Si avvicinò ‘fanno sempre così con i ragazzi nuovi?’
‘Solo con quelli belli.’ Risposi sovrappensiero.
Lui si trattenne dalle risate.
‘grazie per il complimento’
Sbarrai gli occhi e guardai la sua espressione divertita.
‘Non intendevo dire che sei bello, solo che sono galline che si emozionano per un paio di bicipiti scolpiti’ mi cadde lo sguardo sui suoi bicipiti, ancora.
‘non li definirei scolpiti..’ Ashton seguì il mio sguardo
‘beh, io si’ risposi distrattamente ancora una volta.
‘Grazie ancora.’ Rise
‘non intendevo questo..’ dissi alzando il tono e ricevendo un’occhiataccia dalla professoressa che stava delirando alla lavagna da una manciata di minuti interminabili.
‘Perché non sei mai venuto a lezione?’ lo guardai
‘non mi andava’ disegnò qualcosa sul banco
‘non sei più grande di me? Perché sei a lezione qui?’ continuai
‘Bocciato e problemi di varie scuole che ho cambiato.’
‘sei qui da due settimane?’
‘perché tutte queste domande?’ mi guardò divertito
mi schiarii la voce abbassando il tono e avvicinandomi ‘devo controllare con chi esce il mio fratellino.’ Inclinai la testa e ci guardammo negli occhi per pochi secondi prima di scoppiare a ridere per quello che avevo appena detto.
‘non mi sembra di aver capito che tu e tuo fratello abbiate un bel rapporto..’
‘comunque.’ Dissi io per niente interessata all’argomento che stava prendendo ‘vuoi rispondermi?’
‘Sono qui da due settimane, si, mi sono appena trasferito dalla California.’ Continuò lui.
‘Dalla California?’ lo guardai ‘fino a Perth?’
‘Già, devo seguire mia madre con il lavoro un po’ ovunque.’ Disse indifferente
‘ah, ti sei trasferito molte volte?’
‘beh, abbastanza, si.’ Annuì prendendo il mano la matita e cominciando a farla girare tra le dita.
‘posso sapere come cazzo fai?’
Ashton fece spallucce ‘non è difficile.’
Prese la matita e me la mise tra le dita. Al contatto presi la scossa e mi spostai velocemente.
‘wow, ti ho dato la scossa’ disse incredulo
‘già’ sorrisi.
Ritornò a mettermi la matita tra le dita e mi guardò.
‘ok, gira con queste due dita.’
Presi un respiro e cominciai a girare la matita che fece due giri e poi mi cadde a terra rimbalzando più di una volta e facendo girare tutti, compresa la professoressa che capì da dove proveniva il rumore per colpa di Ashton che era scoppiato a ridere come un idiota.
‘Signor Irwin, è qui da meno di mezz’ora e già crea confusione’ Sbatté la mano sul primo banco.
Ashton smise di ridere asciugandosi una lacrima.
‘no veramente..’ iniziai a parlare per prendermi la colpa
‘Scusi signora.’ Disse Ashton prendendomi la mano per farmi stare zitta.
Presi la scossa di nuovo e mi chiesi com’era possibile.
Ci guardammo.
‘Fuori dalla mia classe, Irwin’ fece una pausa ‘ora.’ Urlò.
Ashton si alzò dalla sedia raccogliendo lo zaino controvoglia e uscì dalla classe.
Angolo di Claire
questo è decisamente più lungo.
ok, sembra che ashton sia un figo e che i cassiton diventino sempre più affiatati. Ashy (who) ha coperto Cassie ancora una volta, ha rivelato un po' il suo passato, ha riso insieme a lei e aw sono teneri.
-aggressive!cassie e hot&dangerous!ashton-
Come vedete ho aggiornato nonostante i commenti fossero solo 6, mi mancava troppo la fan fiction, quindi si (what).
Il prossimo capitolo è il migliore, sono masochista, ma è davvero un capitolo ricco di significato.
Dopo aver spoilerato come se non ci fosse un domani e aver provato a girare una matita sulle dita posso andarmene.
(si, è voodoo doll quella all'inizio. no, non è del gruppo di luke nella fan fiction. si, è dei 5sos nella realtà. si, potete cercarla su youtube se non sapete cosa minchia sia.)
Ashton il bicipite umano colpisce ancora. BENE, ME NE VADO SUL SERIO.
Commentate e mettete mi piace, plebee, mi fa piacere sapere se vi piace o se vi fa schifo o se siete passate qui solo perché ashton nella copertina è un figo da paura.
Vi amo.
Claire♡
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ripped jeans || ashton irwin♡
Fiksi Penggemar«Ashton era biondo, decisamente troppo biondo, soprattutto quando si trovava davanti al sole. Aveva gli occhi verdi, meno dei miei, ma sempre troppo verdi. Vestiva di nero, ma non quel nero che ti spaventa, quel nero che ti rapisce. Aveva le fossett...