[LEGGETE L'ANGOLO DI CLAIRE, PLS.]
Mi stiracchiai ancora una volta prima di scendere dalla macchina.
Sorrisi quando vidi il sole. Quei giorni il tempo faceva sempre schifo.
Camminai verso l’entrata della scuola con l’entusiasmo che non mi abbandonava neanche di lunedì mattina.
Mi accesi una sigaretta aspettando che gli altri mi raggiunsero e dopo pochi minuti Liam e gli altri arrivarono.
‘Saltiamo la prima ora, vero?’ Liam parlò a Niall e ad Harry che smanettava col telefono.
‘Con chi parli?’ Dissi indicando il telefono.
‘Ah, Louis non viene oggi.’ Disse sorridendo timidamente.
‘Neanche Madison.’ Aggiunsi prendendo un altro tiro dalla sigaretta.
‘Ragazzi, io non entro in prima ora.’ Liam tornò al discorso di prima.
‘Va bene, Liam, non entriamo.’ Niall sbuffò.
La campanella suonò e io raccolsi la mia borsa prima di entrare a scuola.
‘Hey’ Harry mi corse incontro ed entrò con me ‘va tutto bene?’
annuii chiedendomi cosa volesse.
‘voglio dire.. ora sono quattro..’ si grattò il naso.
‘si, sono quattro.’
‘Verranno da te a fare le prove..’ Harry continuò.
io abbandonai il discorso, non volevo parlare né di Ashton né del suo gruppo.
Il riccio mi accompagnò fino alla classe e poi proseguì per raggiungere la sua.
Entrai e mi sedetti al solito posto in fondo alla stanza. Fisica in prima ora era anche peggio di matematica.
Mi guardai intorno, ma nessuno mi stava guardando con un’espressione da io so tutto e rovinerò la tua esistenza, quindi mi rilassai e guardai fuori dalla finestra per niente intenzionata a seguire la lezione.
‘Scusi, il suo nome.’
‘Ashton Irwin.’
Mi girai di scatto provocando un tornado e facendo cadere la borsa a terra.
Qualcuno si girò verso di me e io mi ritrovai a tossicchiare e a finire con la testa sotto al banco per raccogliere lo zaino e per nascondermi soprattutto.
‘Non l’ho mai vista prima.’ La professoressa guardò Ashton dubbiosa.
‘Sono in questa scuola da poco. Mi hanno assegnato questa classe oggi, perché quella che ho frequentato fino ad adesso era piena.’
La Thompson annuì e finì per firmare il foglio che Ashton aveva in mano.
‘Puoi sederti.’ Alzò lo sguardo e incontrò un Ashton sorridente che annuiva.
Il biondo si guardò intorno e mi vide.
‘non qui, non qui, non qui.’ Mi ripetevo in testa mentre il ragazzo sceglieva il posto dove sedersi.
Ashton cominciò a camminare tra i banchi e io tornai a pregare ogni singolo santo del calendario per farlo allontanare da me il più possibile. Poi arrivò a un banco da me e il mio cuore fece un salto così alto che non lo sentii battere per qualche secondo.
Il biondo mi guardò e poi si sedette al banco difronte al mio con una nonchalance che mi stupì.
Tornai a respirare quando realizzai che nessuno aveva fatto caso alle occhiatine o alle mie preghiere, ma a metà lezione iniziai a chiedermi il motivo per cui Ashton non mi aveva neanche guardata da quando era seduto lì.
La situazione era abbastanza imbarazzante, perché tutti e due sapevamo cos’era successo tra di noi in quei giorni, ma nessuno di noi voleva affrontarlo in nessun modo.
Sbuffai quando mi resi conto che stavo ancora pensando a lui e il mio cervello stava diventando più monotono delle televendite.
‘Signorina Hemmings?’ La professoressa sventolò la mano nella mia direzione.
Saltai sulla sedia.
‘Cosa?’ dissi tornando nel mondo.
‘Sa rispondere alla domanda?’
Ma di quale domanda stava parlando?
‘ah eh’ mi guardai intorno fingendo di stiracchiarmi, ma tutti mi guardavano con espressioni miste a paura e nonsodicosastiaparlando, quindi immaginai che mi sarei ridotta a fare una figuraccia, perché non avrei ricevuto nessun suggerimento.
Ashton si mosse al banco davanti al mio.
‘Non stava ascoltando, vero?’ L’insegnante di fisica si avvicinò e incrociò le braccia.
Non potevo ammetterlo, altrimenti il mio rendimento scolastico avrebbe fatto la fine della mia vita sentimentale: un completo disastro.
Sentii qualcuno schiarirsi la voce e capii che si trattava di Ashton che ridacchiava e cercava di farmi vedere qualcosa scritto su un foglio spiegazzato.
‘La risposta è..’ anticipai il discorso cercando di decifrare il linguaggio alieno di Ashton. ‘Settemilacinquecento..uno?’
Sorrisi sperando di aver letto bene.
L’insegnante rilassò le braccia e la mascella, annuì e si girò senza neanche aggiungere un commento. Da questo capii che avevo dato la risposta giusta.
Aveva.
Ora probabilmente si aspettava un ringraziamento?
No. Non esisteva nessun tipo di ringraziamento. Nessuno aveva chiesto il suo aiuto.
Però era strano, perché nonostante fossi una completa stronza nei suoi confronti, nonostante fossi praticamente scappata da lui dopo il bacio e nonostante avessi provato ad evitarlo e ad evitare di mettere in ballo il bacio in qualsiasi modo, anche offendendolo e prendendolo in giro, lui era rimasto il solito ragazzo gentile che mi copriva e mi aiutava quando ne avevo bisogno.
‘Diamine.’ Farfugliai quando mi resi conto che la mia testa era divisa in due e la parte buona stava prendendo il sopravvento.
Respirai più di una volta riprendendo il controllo del mio cervello.
No. Ashton andava allontanato, non avvicinato.
Non feci in tempo a finire i miei ragionamenti contorti, perché la campanella suonò e mi alzai dalla sedia prima che i miei occhi potessero incontrarsi con quelli del biondo.
Ero sul corridoio quando qualcuno mi afferrò il polso e mi costrinse a girarmi.
Sperai che fosse Madison, ma quando mi ritrovai Ashton davanti non riuscii a proferire parola, spalancai la bocca e rimasi così.
‘Dobbiamo parlare.’ Mi lasciò il polso dolcemente.
‘Eh, dobbiamo?’ Cominciai a sudare freddo quando il corridoio si riempì di persone.
Nessuno ci stava guardando, eppure sentivo gli sguardi di chiunque addosso.
Ashton annuì.
‘Io devo andare a lezione.’ Dissi tentando di scappare via il più velocemente possibile.
‘Cassie, non puoi scappare.’
‘Ashton. Ho detto che devo andare a lezione.’ Dissi cercando di mantenere la calma.
Non aspettai nessuna risposta, mi limitai a camminare velocemente verso le scale mentre il biondo rimase lì immobile.
‘Passami quella mela, per favore.’ Niall mi urlò dall’altra parte del tavolo.
‘Smettila di urlare’ Tuonò Harry facendo scoppiare tutti a ridere.
‘Tesoro, che è successo oggi? Ti rode?’ Dissi giocando, ma ricevetti solo un’occhiataccia da parte del riccio che adesso stava sbucciando una banana.
‘Cosa c’è di sbagliato in voi?’ Zayn allargò le braccia in segno di disapprovazione ‘perché mangiate tutti la frutta?’
‘Già, oggi c’è la lasagna.’ Continuò Liam sedendosi accanto a me.
‘Posso?’ dissi indicando una patatina.
‘Ma certo.’ Disse Liam.
Presi la patatina cercando il ketchup, ma non lo trovai, quindi tornai a guardare Liam.
‘Ok, l’ho dimenticato.’ Tirò fuori un tono rassegnato e scoppiai a ridere.
‘Vado a prenderlo io.’ Sorrisi e mi alzai per raggiungere il banco dove si trovavano il ketchup e altre cose.
Cominciai a cercare la salsa con lo sguardo quando qualcuno mi sussurrò all’orecchio e mi fece saltare dalla paura.
‘Cerchi qualcosa?’
Riconobbi il profumo e ancora una volta mi bloccai senza sapere come reagire.
‘Il ketchup è lì’ indicò un cestino e mi girai a guardarlo.
Accanto a lui vidi gli sguardi confusi dei suoi amici e di mio fratello.
‘Ah’ dissi sporgendomi per prendere la salsa, ma Ashton mi afferrò un fianco e saltai ancora una volta, questa volta per il contatto.
Mi girai di nuovo, ma da lontano vidi lo sguardo vigile di Zayn.
Non potevo fare niente.
Tornai a prendere il ketchup sperando con tutto il cuore che Ashton se ne andasse, ma mi girò e mi ritrovai a pochi centimetri dal suo viso.
‘Ashton, ma che stai facendo?’ lo supplicai di smettere con lo sguardo.
‘non vedi? Ti metto in imbarazzo.’
La rabbia mi ribollì nelle vene, ma non feci in tempo ad allontanarmi che Zayn arrivò di punto in bianco e tirò un pugno ad Ashton che si ritrovò con la schiena sul tavolo.
‘zayn’ dissi sconvolta.
‘Che stava facendo? Perché ti stava toccando?’ vidi il suo sguardo carico di odio.
‘io..’ l’intera mensa rimase in silenzio ad ascoltare le mie parole. Mi sentii improvvisamente un’idiota, perché non sapevo cosa rispondere e non sapevo dalla parte di chi stare.
‘Zayn, amico, calmati.’ Disse Ashton alzandosi in piedi e avvicinandosi al suo viso forse un po’ troppo.
‘Sei un idiota?’ dissi cercando di allontanarli mentre erano naso contro naso.
‘Perché sono idiota? Eh Cassie?’ Disse il biondo allontanando Zayn e guardandomi negli occhi.
Una sensazione bellissima si sprigionò nel mio stomaco, per un attimo mi distaccai dal mondo intero solo per guardare i suoi occhi verdi che cercavano in tutti i modi di entrarmi dentro per capire cosa ci fosse di sbagliato in me.
Rimasi a bocca aperta qualche secondo, ma la nostra conversazione silenziosa venne interrotta da Zayn che urlò qualcosa.
I due tornarono ad affrontarsi a vicenda e pensai che Ashton fosse davvero coraggioso, perché nessuno aveva mai provato a difendersi, figuriamoci ad attaccare.
Il biondo tirò un pugno a Zayn così forte da fargli girare il viso completamente.
Rimasi senza fiato per qualche secondo e ancora una volta mi sentii inutile davanti a ciò che stava succedendo.
Prima che Zayn potesse attaccare a sua volta, Harry lo fermò correndo dal tavolo.
‘Amico, amico.’ Disse mettendosi in mezzo ai due e guardandolo negli occhi.
Erano poche le volte in cui Zayn aveva quello sguardo, ma quando lo aveva, bisognava davvero che qualcuno lo fermasse prima che qualcuno dovesse far visita all’ospedale.
Guardai Ashton incredula, come aveva potuto colpire Zayn? Con quale coraggio?
‘Andiamo.’ Luke si avvicinò al biondo e lo trascinò via dalla mensa prima che qualcun altro potesse peggiorare la situazione.
Mi appoggiai al tavolo ancora sconvolta.
‘Zayn, stai calmo.’ Harry continuò a calmare Zayn sotto gli occhi dei pochi curiosi che continuavano a guardare la scena nonostante le minacce di Liam e Niall.
Mi chiesi perché Harry aveva deciso di fermare Zayn, ma non sprecai troppo tempo a cercare una risposta, perché uscii dalla mensa a passi veloci senza neanche girarmi.
Angolo di Claire
eccomi con un altro capitolo che avete probabilmente aspettato per giorni.
Come direi in altre situazioni (ma lo dirò ora) Ashton ha scappocciato come le madonne, tradotto, Ashton è andato fuori di testa come pochi.
Odio Cassie in questo capitolo perché non dico che dovrebbe urlare al mondo intero che ha baciato Ashton, ma solo perché poteva tranquillamente evitare di far pistare il mio ciccino e Zaynuccio davanti al mondo intero attirando ancora più attenzione.
Da una parte capiamola però, si sta cagando sotto irrimediabilmente e Ashton non migliora la situazione.
Diciamo che lui ci sta provando in tutti i modi, con le buone, con le cattive, con le provocazioni e con le botte, ma se quella è confusa, pazza, sclerata, chipiùnehapiùnemetta, ashton non può farci niente.
Facciamo attenzione ad Harry, questo lo metto in grassetto perché dovreste tenerlo a mente a lungo.
Poi parliamone, Cassie tra un po' si ritrova il signorino irwin pure sotto alla tavoletta del water, facciamo una petizione per fargli cambiare classe per la settordicesima volta a sto poraccio.
Ketchup!Liam Transgressive!Ashton Louis!Tops Zayn!cepialepizze Oned!Fruits mene!vado.
Amatemi.
Il prossimo capitolo è un delirio, preparatevi le camomille.
Viva Harry che mangia le banane.
Me ne vado sul serio.
COMMENTATE E VOTATE sennò vi faccio andare a prendere il ketchup.
Adieu.
Claire♡
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ripped jeans || ashton irwin♡
Fanfiction«Ashton era biondo, decisamente troppo biondo, soprattutto quando si trovava davanti al sole. Aveva gli occhi verdi, meno dei miei, ma sempre troppo verdi. Vestiva di nero, ma non quel nero che ti spaventa, quel nero che ti rapisce. Aveva le fossett...