Capitolo 1

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<<Quanto hai intenzione di dormire ancora?>>
La voce squillante di mia madre mi arriva chiara ai timpani per la quarta volta.
Mi rannicchio nelle coperte coprendomi la testa con il cuscino che stavo abbracciando e dalla mia bocca esce una specie di grugnito.
Iniziamo bene.

Sono tornata due giorni fa da Miami e ancora non ho avuto il tempo di salutare tutti i miei amici perché sono stata impegnatissima con le cose per il college.
Oggi dobbiamo partire, per questo quell'essere mostruoso che io chiamo madre, mi sta assillando da più o meno quaranta minuti. 

Come avevo promesso a me stessa e a lei, appena sono scesa dall'aereo, sono andata direttamente al cimitero. Lì, mi sono sentita bene, per la prima volta dopo tre mesi.

Vi state chiedendo cosa è successo? Volete saperlo davvero? Beh, per cominciare, possiamo dire che sono diventata una stronza patentata?
No vabbè, a parte gli scherzi, sono cambiata tantissimo di carattere. Durante l'estate ho avuto modo per riflettere e per diventare sempre più forte.

Ho continuato ad alzare il mio bellissimo muro contro le emozioni. Ho avuto due storie importanti nella mia vita, sono stata delusa da tutte e due, quindi perché non abbandonare tutto?

Oggi, posso ritenermi quasi del tutto un'altra persona. Sono sempre sorridente, ma ho fortificato di più il mio io interiore.
In pratica è come per dire "Toccami e ti spezzo tutte le ossa" . Ecco. Questa sono io. Una piccola metafora per farvi capire che sono diventata la persona più insopportabile del mondo. Ovviamente dopo Trump e i suoi parrucchini. Quelli sono proprio dei demoni.

In più, per espellere tutta la rabbia che opprimevo, ho preso lezioni di autodifesa. Mi sono sfogata su tantissimi box, il mio allenatore mi ha vista trasformata in un modo incredibile. Adesso posso dire di saper difendermi da tutti ormai.

Devo dire che il primo mese però, a Miami è stato il più difficile, poi man mano ho imparato ad abituarmici. Abituarmi si fa per dire. Mi manca, eccome se mi manca, ma abbiamo preso una scelta, forse quella sbagliata oppure quella giusta, ma abbiamo preso questa fottuta scelta e dobbiamo rispettarla, almeno io devo farlo.

I primi mesi lui ha provato ad avere un qualsiasi contatto con me. Mi chiamava, inviava messaggi, una volta ho saputo dai ragazzi che stava anche per prendere un aereo per raggiungermi ma loro l'hanno fermato perché avevano pensato che a me non avrebbe fatto piacere.
Ma è la verità? Davvero non mi avrebbe fatto piacere?

Nonostante ciò, io non gli ho mai risposto, qualche volta ho mandato dei messaggi sul nostro gruppo per avvisare tutti che stessi bene e che non fossi morta, ma a parte questo, ho troncato ogni rapporto con lui.

Sono esattamente tre mesi che non lo vedo. In questi due giorni sono uscita due volte di casa e sembravo una specie di ninja. Ho fatto di tutto per non incontrarlo e farmi vedere.

I ragazzi hanno cercato di parlarmi di lui qualche volta, ma io ho sempre sviato il discorso. Anche se dobbiamo dirla tutta, ogni settimana, di nascosto di tutti, chiedevo a Kate cosa stesse facendo, se stesse bene oppure se mi avesse già dimenticato. La risposta era sempre negativa. Da quando io sono partita i ragazzi l'hanno visto si e no quattro volte. Peró, l'hanno sempre tenuto d'occhio, nonostante lui non lo sapesse e così sono riuscita a ricavare qualche informazione. Andava spesso a correre, soprattutto la mattina o la sera. Se ne stava chiuso in casa a guardare il soffitto oppure a leggere, cosa alquanto strana. Qualche volta l'hanno visto camminare sulla spiaggia e stare lì per ore intere a guardare il mare, ma sfortunatamente, all'inizio, l'hanno visto uscire quasi tutte le sere da un bar, barcollando. Mi hanno assicurato che però, solo dopo le prime due settimane si è ripreso alla grande.

In pratica sono stata, con l'aiuto degli altri, una vera e propria stalker.

Però almeno oggi ci sono cose positive, andrò al college e non avrò più la paura di incontrarlo. I ragazzi hanno saputo che lui rimarrà a Los Angeles e studierà qui.

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