Capitolo 24

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CRYSTAL'S POV
Un forte dolore alla testa mi fa sbarrare di colpo gli occhi e invece la luce accecante me li fa richiudere in un secondo.

Lentamente risveglio tutti i miei sensi tastando un morbido materasso sotto di me e udendo un bip provenire da un macchinario.

Apro prima un occhio e poi l'altro mettendo a fuoco tutto ciò che mi circonda.

Sono in ospedale. Quasi non riesco a parlare per la gola secca.

Mi volto verso destra, dove sotto la finestra si trova un divanetto su cui Cameron è appoggiato con i gomiti sulle ginocchia e le mani congiunte in avanti mentre mi fissa attentamente.

<<Hey>> si alza e viene a posizionarsi accanto a me facendomi stendere del tutto per guardarlo bene dal basso.
<<Cos'è successo?>> gli chiedo in primo luogo.
<<Sei svenuta>>
<<E perchè sono in ospedale?>>

Abbassa lo sguardo e lo rialza subito dopo.

<<Hai avuto un arresto cardiaco>>

Sbarro gli occhi ansimando.
<<Che cosa? Sono ancora viva? Che cosa? Ma che stai.....>> non mi lascia il tempo di parlare che appoggia molto lentamente le sue labbra sulle mie.

<<Adesso sei qui>> una lacrima riga il suo volto e mi agito ancora di più facendo diventare anche i miei occhi lucidi.
<<Perchè stai piangendo? Cos'è successo Cam?>> chiedo con voce strozzata afferrando il suo viso tra le mie mani gelide.

<<Ho avuto una paura indescrivibile>> sussurra appoggiando la fronte sulla mia.
<<Si ma adesso sono qui>> cerco di rassicurarlo abbracciandolo.

Qualche secondo di silenzio aleggia tra di noi fin quando la porta non si spalanca e mia madre e i miei fratelli, con un dottore si fanno avanti tartassandomi di abbracci e domande.

<<Sto bene, sto bene>> zittisco tutti che ad un tratto si voltano verso Cameron. <<Glie l'hai detto?>> chiede mia madre al mio ragazzo.

Scuote la testa facendo qualche passo indietro e allontanandosi da me.

<<Che cosa? Cosa avrebbe dovuto dirmi?>> con ancora la voce roca parlo allarmata facendo passare lo sguardo su tutti i volti dei presenti.
<<Cam...>> lo richiamo ma lui ormai non mi guarda più.

<<Forse è meglio se informo io sua figlia, signora Grier>> parla il medico rivolto a mia madre.

<<No, grazie, ma dovremmo farlo noi>>

Il dottore annuisce ed esce dalla stanza silenziosamente. Mia madre si siede al mio fianco afferrandomi la mano.

<<Che cosa sta succedendo? Perché vi state comportando così?>>

Guardo di nuovo Cameron ma lui ha lo sguardo perso nel vuoto.

<<Mamma?>>

<<Tesoro, devi ascoltare tutto attentamente e devi promettermi di non agitarti, okay?>>
<<Se dici così, parti già male>> le faccio notare rannicchiandomi su me stessa.

Mia madre prende un grosso respiro guardandomi attentamente.
<<Ricordi la notte in cui....>> le lacrime strozzano la sua voce iniziando a scendere copiose. <<La notte in cui...sei stata portata qui, da Cameron perché tuo padre....aveva fatto....quello che aveva fatto?>> parla guardando prima Cameron e ricordando i terribili avvenimenti di quella sera.

<<Quando papà è stato anche portato via, l'ultima volta che mi ha picchiata?>> dico queste parole velocemente facendola sussultare.

Annuisce con uno sguardo perso.

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