Capitolo 36

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CAMERON'S POV
Cammino come un pazzo nei corridoi della confraternita.

<<Kyle, dov'è?>> afferro per la camicetta un ragazzino che si ritrova a passare per di lì.
<<No-n...lo so>> balbetta.
<<Dove cazzo è Evans?>> sbatto la testa del ragazzo contro la parete.

<<Cameron. Basta, lui non lo sa>> Allison mi tira indietro e in uno scatto mi volto per chiedere a qualcun altro.

<<Dove è andato Evans?>> urlo spalancando le braccia.
<<È uscito in giardino dieci minuti fa, ha detto che doveva parlare con una certa...Crystal>> il presidente della confraternita spunta da sopra le scale parlando tranquillamente.

I miei pugni si stringono ancora di più, sono pronto a marciar al di fuori, ma prima mi giro verso Allison un'ultima volta.

<<Corri>> sussurra.

E non perdo tempo, pesto il terreno fino ad arrivare ai giardini principali.

Come cazzo si permette di avvicinarsi ancora a Crystal?

E poi i miei piedi si schiantano al suolo come piombo quando lo vedo lì, proprio con lei.

Il cuore manca un battito, la rabbia si placa per qualche secondo, facendomi pensare solo alla ragazza che amo, ma poi mi ritornano in mente le parole di Allison, che adesso, mi raggiunge proprio al mio fianco.

<<Che cosa aspetti?>> mi incita indicandoli.

Non me lo faccio ripetere due volte, e marciando, nuovamente, lo raggiungo.

Da lontano posso vedere il viso rosso di Crystal, il movimento frettoloso delle sue labbra e le braccia che gesticolano animatamente.

È arrabbiata, mentre lui, cerca di dirle qualcosa, ma lei non lo lascia parlare.

E quando sono leggermente più vicino, posso ascoltare le urla di Crystal:
<<Devi lasciarmi in pace! La devi smettere di cercarmi, non ti ho denunciato solo perché la forza di affrontare qualcosa di più grande, adesso non ce l'ho, quindi fammi un favore, vattene via!>> lo spintona dal petto, e solo quel contatto innesca in me qualcosa di atroce e contorto.
<<Per...perché a lui non l'hai detto?>> balbetta il coglione che ha davanti.

Ma ad un tratto Crystal si blocca, perché percepisce la mia presenza, ed io ormai sono arrivato di fianco a loro.

<<Oh, non preoccuparti...ora lo so>> ed è l'ultima cosa che dico prima di caricare il pugno destro e farlo scontrare con la mandibola di Kyle.

Ancora stordito dalla mia presenza, non reagisce quando gli sono addosso a cavalcioni e lo tempesto di pugni.

<<Ma che...>> un sussurro confuso di Crystal, è l'unica cosa che sento, capace di distrarmi un secondo, facendo sì che Kyle mi dia un gancio sullo zigomo.

Ma mi risveglio in un secondo tornando su di lui.

<<Ora sicuro che ti ammazzo, figlio di puttana!>> annaspo tra un colpo e un altro.

Continuo così per non so quanto tempo, dopo qualche istante lui non reagisce nemmeno più, forse si rende conto che se le merita tutte.

<<Cameron! Cameron! Basta, così lo ammazzi!>> le sue urla e le sue esili mani che si aggrappano alla mia maglia, mi fanno ritornare la vista nitida, e non ho nemmeno il tempo di percepire niente che due paia di braccia mi alzano dal corpo del coglione steso a terra inerte.

<<Portalo via!>> le urla di qualcuno mi arrivano ovattate, mentre sbraito e mi dimeno come un animale.
<<Crystal cazzo, portalo via!>> ancora più forte queste urla, che capisco essere di Dylan, fanno sobbalzare il suo piccolo corpo che diventa l'unica cosa che riesco a vedere.

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