Capitolo 26

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Oggi partiremo per il college e non vedo l'ora di tornare in quella piccola stanzetta di quel campus gigante, mi mancano le feste, vorrei anche rivedere Kyle e scoprire se dopo la mia scena da psicopatica con Alex, sono ancora ammessa.

Sono patetica, lo so, ma non ho potuto resistere, quella sera ero veramente fuori di me.

Afferro l'ultimo bagaglio e lo trascino giù per le scale.

Dopo aver parlato con i dottori dell'ospedale, mi hanno assicurato anche che ormai la mia sincope, non è niente di grave, ma devo solo stare attenta a non sforzarmi troppo con i mal di testa.

Qualcuno bussa alla porta e mi precipito ad aprirla.

Cameron mi bacia velocemente per poi entrare e dirigersi nel grande salone dove ci sono Hayes, Nash, Dylan, Jack g, Jack j e Carter a giocare con la play.

<<Beh, grazie, mio caro fidanzato, per preferire dei stupidi giochi a me>> rido alzando gli occhi al cielo.

<<Ti amo anche io>> urla dal divano.

Scuoto la testa raggiungendo mia madre in cucina intenta a preparare un fantastico dolce con l'aiuto di Jenny.

<<Heii>> le liscio i capelli lasciandole un bacio sulla testa.
<<Cryyyyyy>> con ancora le manine sporche di farina mi si avvicina saltandomi addosso e sporcandomi tutta la felpa nera.

Rido alzandole le mani e appoggiandola all'isola della cucina.

<<Dov'è Jack?>> chiedo a mia madre rubandole un pò d'impasto con un dito per assaggiarlo.
Mi schiaffeggia la mano, sporcandomela e facendomi ridere.
<<È da Harry>>
<<Okaaayy>>

Ritorno da Jenny, la prendo sulle spalle e la trascino in bagno per lavarle le mani e il viso.

Mi schizza con l'acqua creando un casino.
<<Sta ferma, pazza>> cerco di bloccare i suoi movimenti divertita dalle faccine buffe.

Finalmente ci riesco e le asciugo le manine paffutelle come il visino.

Ritorniamo nell'atrio correndo e proprio mentre siamo lì, il campanello della porta suona di nuovo.

Chiedo ai ragazzi se qualcuno di loro aspettasse qualcun altro ma negano tutti.

Mi avvicino e la spalanco con Jenny che mi abbraccia una gamba come un koala.

Il primo viso che mi si presenta davanti è quello di Matthew che mi fa indietreggiare sorpresa.

<<Che ci fai tu qui?>> gli chiedo.

Ma a rispondermi non è lui, ma bensì la signora che non avevo notato, dietro. Fa un passo avanti porgendomi la mano che stringo prontamente prima di sentire le sue parole.

<<Salve sono Diana, volevo sapere se mio figlio fosse qui>>

Ritraggo la mano come se mi fossi bruciata e dalla stanza al mio fianco, cioè il salone, si sente un rumore metallico di qualcosa che si schianta al suolo.

La madre di Cameron. È qui. Questa è la madre di Cameron.

Prendo Jenny in braccio che continua a tirarmi la mano, faccio un leggero passo indietro e non sapendo cosa fare, urlo il nome di mia madre, sorridendo nervosamente alla donna davanti a me.

La cosa che non capisco è, perché anche Matthew è qui.

Mia madre si precipita di corsa alla porta, riconoscendo e sussurrando il nome della donna.

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