Capitolo 29

3.2K 124 11
                                    

Mi sveglio di soprassalto, tutta sudata, sul letto di Hayes. Mi sollevo lentamente sedendomi e appoggiando i piedi sul pavimento. Porto una mano al petto massaggiandomi il punto dolorante e dopodiché faccio la stessa cosa con la testa.

Mi alzo barcollando, arranco fino alla porta e afferro la maniglia. L'abbasso lentamente spalancandola. Tutti sono ancora qui, le ragazze sono sedute al tavolo mentre i ragazzi sono appoggiati ai mobili o alle pareti.

Stropiccio gli occhi fissandoli uno ad uno e trovando qualcosa di strano in loro.

Alzano il capo verso di me e io li guardo nuovamente interrogativa, ma poi qualcosa nella mia testa si smuove.

<<Come stai?>> mi chiede Malia.
Non rispondo perché dal bagno provengono strani rumori. La porta si apre rivelando la figura che credevo di aver solo sognato.

Le mani mi tremano di nuovo mentre fisso Allison davanti a me e lei fa lo stesso.

Spalanco la bocca. Sto sognando di nuovo?

Guardo Cameron in cerca di spiegazioni, ma l'unica cosa che vedo in lui è dispiacere e inconsapevolezza.

La ragazza che ho di fronte fa un passo avanti. Di scatto io ne faccio uno indietro.

<<Crys...>> la voce di Jack mi arriva come una pugnalata. In essa c'è speranza, amore e felicità ma anche confusione e rabbia. Un misto di emozioni, forse lo stesso che si sta evolvendo dentro di me.

<<Non sei reale>> sussurro perdendomi con lo sguardo su di lei.
<<Crys>> qualcuno mi chiama ancora.
<<No. Lei non è reale, è solo un sogno, un incubo.>> mi infilo le mani nei capelli strattonandoli leggermente e facendo ancora qualche passo di lato fino a quando non raggiungo i fornelli della cucina a cui mi appoggio per non svenire nuovamente.

<<Sono io>> mi volto di scatto verso quella voce, sbarro gli occhi e la guardo mentre cerca di fare qualche passo per avvicinarsi.

Non mi muovo, sono immobile, non riesco nemmeno a respirare.

<<All, forse è meglio se ti siedi e ci spieghi meglio tutto>> Cameron si piazza davanti a me facendomi da scudo e consigliandole di sedersi.

Allison annuisce solamente abbassando il capo e prendendo posto alla spaziosa tavola di legno.

<<Piccola...siediti>> il mio ragazzo mi afferra la mano, ma con un movimento della testa nego rimanendo dove sono.

Annuisce solamente, si siede e io rimango appoggiata al mobiletto di questa cucina.

Guardo Jack per qualche secondo. È più sconvolto di me, ma credo che avendogli accennato qualcosa, sta iniziando a guardare la persona che ha amato per tutta la vita, ora avanti a lui, nuovamente, con occhi diversi.

La ama più di qualsiasi altra persona al mondo, e si nota semplicemente dal suo sguardo. La segue in ogni dove anche in lontananza.

Mi chiedo se anche Cameron da fuori sembri così.

Si siedono tutti aspettando che la ragazza parli.

Si schiarisce la voce guardandomi negli occhi. Distolgo lo sguardo incrociando le braccia e accavallando le gambe.

È un incubo. Tutto ciò non è reale.

Si che è reale.

Sta zitta.

È tutto reale Crystal. Lei è qui avanti a te.

Sono tentata di tapparmi le orecchie e tirarmi, a forza di forbiciate, la vocina che è nella mia testa. Ma mi trattengo.

Filofobia 2 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora