<<Devo ripetertelo? Tu che cazzo ci fai qui?>> chiede di nuovo.
<<Okay bello, senti, prima di tutto, ti calmi, e seconda cosa, questo è il mio dormitorio quindi suppongo che quella sia la mia stanza>> indico una porta chiusa e mi avvicino ad essa passando di fianco al grande figo.Certo che è bello. Ha dei capelli biondo cenere e degli occhi verdi che accecano. Un fisico scolpito e un carattere...di merda.
<<Wo, wo,alt, signorina mi ha chiamato bello?>> alza e abbassa le sopracciglia con aria pervertita.
Lo guardo sconvolta.
<<Ma siete davvero tutti così?>>lo fisso disgustata mentre abbasso la maniglia della mia stanza.
È perfetta.
Bella grande, con un letto matrimoniale e dalle lenzuola celestine. Una scrivania spaziosa sotto la finestra e un armadio a muro che occupa molto meno spazio. Due comodini, le pareti bianche e un cassettone dello stesso colore dei comodini, neri opachi. Mi piace.<<Comunque io non mi sono presentato. Sono Justin, piacere, bella, bellissima ragazza>> ammicca allungandomi la mano.
<<Fammi capire. Fai così con tutte?>> chiedo incrociando le braccia al petto senza stringere la sua mano.
<<No, solo con le ragazze sexy e bellissime>> ammicca di nuovo.
<<Se non la smetti ti cavo l'occhio>> lo minaccio puntandogli un dito contro.
<<Oh, nervosetta la ragazza sexy>>
<<Oh Gesù>> sbuffo voltandomi dall'altra parte.
<<Okay, ma io non conosco ancora il tuo nome>> avanza.
<<Due cose, mettiti qualcosa addosso e seconda cosa, non ti serve a niente il mio nome>> continuo contando con le dita le cose che gli ho detto.
<<Va bene, vado ad indossare qualcosa>> ride iniziando a sciogliere il nodo del suo asciugamano. Mi copro subito gli occhi voltandomi dall'altra parte.
<<Oh dio mio, nella tua stanza, non nella mia, brutto pervertito>> urlo sempre di spalle.
<<Che ce nervosetta, non ne hai mai visto uno? Per questo sei così nervosa?>>
<<Io giuro che ti uccido, e come cosa è grave visto che ti conosco da appena quindici minuti>> lo caccio con un movimento della mano sempre senza girarmi.Lo sento allontanarsi e finalmente mi giro andando a chiudere la porta. Mi appoggio ad essa e scivolo lentamente giù. Come primo giorno è proprio un buon inizio. Certo, come no.
Mi alzo di nuovo e inizio a sistemare le mie valigie negli appositi armadi o comodini.
Dopo aver finito più o meno, esco dalla stanza e noto con grande piacere che c'è uno spazioso divano al centro della stanza con difronte un televisore di molti pollici, un bagno a destra la stanza di Justin affianco alla mia e un altra che credo sia lo sgabuzzino. Dietro al salone si trova una cucina ben arredata. Sembra proprio un piccolo appartamentino. Tutto ciò è il bello di questo college.
Mi abbasso per prendere le chiavi di casa che mi erano cadute prima e sento un fischio alle mie spalle mentre mi dirigo verso la porta.
<<Bel culo nervosetta>> alza il mento ridendo il mio arrogante compagno di stanza.
Gli faccio il gestaccio e senza nemmeno salutarlo esco dalla stanza, non so se chiamarla stanza oppure piccolo appartamento, ma per comodità la continuerò a chiamare stanza.Chiamo Malia e le chiedo dove siano i loro dormitori per passarli a vedere e dopo cinque minuti sono fuori dalle stanze delle ragazze, una di fronte all'altra. Vado prima da Kate e Malia e constato con grande piacere che il loro piccolo appartamentino è identico al mio. Anche il loro con due stanze e uno sgabuzzino. In pratica tutto identico a parte le lenzuola dei letti che sono cipria e io sinceramente le preferisco celestine, quindi sono stata più fortunata.
Insieme entriamo nella stanza di fronte e la stessa cosa anche da Lidia e Lucy. Tutto identico. Ovviamente nelle proprie stanze ci sono cose personali e quindi sono un po' diverse.
STAI LEGGENDO
Filofobia 2
Teen FictionSEQUEL DI FILOFOBIA Tratto dal capitolo 13: "Ho un carattere di merda, lo so, ma non chiedo tanto, solo qualcuno che possa combattere per me, okay, forse sto chiedendo la cosa più preziosa al mondo, ma tra qualche settimana compirò diciannove anni...