CAMERON'S POV
Mio padre vuole vedermi, mio padre vuole vedermi, mio padre vuole vedermi.
Mentre è ancora seduta a cavalcioni su di me, e mi guarda con quegli occhi da cerbiatta, non so che cazzo risponderle. Cosa vorrebbe dire? Lei ha intenzione di accettare? Al solo pensiero la rabbia mi annebbia persino la vista. Non potrò mai dimenticare il giorno in cui la ridusse talmente male da farla finire su un fottuto letto di ospedale. Quando la presi tra le mie braccia, alzandola da terra, non avevo esitato un secondo a mettere al tappeto il padre.Sono stato uno stronzo a non accorgermene prima, certo, ma adesso so che lui è rinchiuso in quella clinica e lei è qui al sicuro con me. Saperla con lui mi farebbe direttamente sprofondare nel baratro.
La stringo per i fianchi, sperando di trasmetterle la mia disapprovazione, ma da un lato cosa posso fare? È suo padre, spetta a lei questa scelta, io ci sarò in qualsiasi caso, ma se fossi in lei non lo farei.
<<Cam...>> mi richiama svegliandomi dai miei pensieri. <<Piccola, cosa hai intenzione di fare?>> le chiedo senza un ombra di dolcezza nella frase. <<Non lo so, non so più niente, sono così confusa...>> appoggia la guancia sul mio petto e io la stringo a me. <<Quindi stai pensando di andarci? Hai valutato questa possibilità?>>
<<Cam, vorrei vederlo, per sentire cosa ha da dirmi>>La mascella scatta, i muscoli si irrigidiscono e le labbra si increspano.
Si alza lentamente capendo il mio distacco.
<<Dopo tutto quello che ti ha fatto?>> sussurro furente di rabbia. Può darsi anche che sto sbagliando, ansi, forse è davvero così, ma quelle scene non potranno mai togliersi dalla mia mente.
<<I-io...io, credo di volergli parlare>>Mi alzo di scatto raggiungendola in una falcata.
<<Ti è dato di volta il cervello?>> quasi strillo.
<<Ma che ti prende?>> mi guarda sbigottita facendo dei passi indietro.
<<Cosa mi prende? E me lo chiedi pure? Vuoi incontrare quell'alcolista psicopatico di tuo padre che per anni non ha fatto altro che ucciderti di botte>> questa volta urlo davvero ma subito dopo mi mordo la lingua vedendo i suoi occhi sbarrati e rendendomi conto delle mie parole.La freddezza ritorna a contornare il suo sguardo, i suoi occhi grigio-blu, si incupiscono diventando quasi del tutto grigi e il muro che si era alzata, e che con me si riabbassa, si sta rialzando di nuovo.
Fa un passo in avanti quasi minaccioso.
<<È mio padre>> ringhia scandendo ogni singola parola.
<<Non mi scuserò per quello che ti ho detto perché è quello che penso davvero e tu stai facendo la cosa sbagliata, sarò anche un bastardo, ma infondo lo sono sempre stato no? Di cosa ti meravigli?>> quasi rido istericamente ricordando i tempi passati e allargando le braccia.
<<Come puoi dire questo? Lo vedi come...come riesci a ferire anche solo con le tue parole? Stavamo parlando di mio padre e invece hai ridotto tutto di nuovo al passato. Quella che dovrebbe portare ancora rancore, sono io, non tu Cameron, non tu>>Si allontana andandosi a sedere ai piedi del letto poggiando i gomiti sulle sue ginocchia e prendendosi la testa tra le mani.
<<Cazzo Crystal, te lo sei dimenticato? Sono stato io a trovarti in quelle condizioni, volevo uccidere tuo padre e volevo urlare contro di te per non avermi mai detto niente, tuo padre si è sempre comportato come una seconda figura paterna per me, ansi, è stata l'unica figura paterna nell'esatto momento in cui io ho scoperto tutti i tradimenti che il mio vero padre ha rivolto a mia madre. Sapere che ha sempre alzato le mani contro la persona che amo di più al mondo, mi ha fatto andare fuori di testa. Tenerti tra le mie braccia priva di sensi, è stato uno strazio, guardare il tuo corpo che tremava e dopodiché sentire il mio che faceva la stessa cosa. Ho pregato qualsiasi cosa esistesse lassù per farti risvegliare da quel breve coma, quindi non dirmi che è tuo padre, perché io ricordo tutto ciò. Tu te ne sei dimenticata? Io no, quindi non dirmelo>> mi volto dandole le spalle e passandomi le mani tra i capelli. Non sento niente, solo il rumore del suo respiro, fin quando le sue piccole mani si intrecciano sul mio busto e il suo petto si incolla alla mia schiena. Mi abbraccia da dietro e posso sentire tutto quello che anche lei sta sentendo in questo momento.
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Filofobia 2
Teen FictionSEQUEL DI FILOFOBIA Tratto dal capitolo 13: "Ho un carattere di merda, lo so, ma non chiedo tanto, solo qualcuno che possa combattere per me, okay, forse sto chiedendo la cosa più preziosa al mondo, ma tra qualche settimana compirò diciannove anni...