Capitolo 9

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<<Si madre, ti chiamerò più spesso>> alzo gli occhi al cielo sentendo per la quindicesima volta i richiami di mia madre per non averla chiamata tipo trecento volte al giorno. Il problema è che me ne dimentico, certo mi manca, ma sono molti gli impegni che ho avuto in queste settimane, ho sentito molto raramente sia lei che i ragazzi agli altri campus.
Vorrei tanto andare a dormire.

Infilo il telefono tra la spalla e l'orecchio mentre mi alzo i pantaloncini che uso per pigiama che ormai mi vanno molto piccoli.

<<Mi stai ascoltando?! CRYSTAL!>> urla di nuovo costringendomi ad allontanare il telefono.
No, non ti sto ascoltando, mamma.
<<Si, ti sto ascoltando, mamma>>
<<Ah si? Che cos'ho detto?>> posso immaginare anche a distanza come abbia appoggiato una mano sul fianco e inarcato una sopracciglia.
<<Che domani i pinguini emigreranno in Florida>>
<<CRYSTAL ALLISON GRIER! La prossima volta che non mi ascolti, prendo un volo dritto per Boston e ti ammazzo>>
Ridacchio tra me e me.
<<Buonanotte mamma>>
<<Non ti azzardare a staccare questo telefono! NON TI AZZARDARE! CRYST...>>
Troppo tardi. Chiudo la chiamata e so che domani probabilmente la troverò fuori al dormitorio con una scopa da quidditch tra le mani, ma adesso sono troppo stanca.

M'infilo nel letto e dopo nemmeno pochi minuti iniziano a bussare alla porta. Non mi alzo perché so che andranno i ragazzi.

Quel qualcuno è ancora fuori dalla stanza e continua a bussare, ma nessuno va ad aprirlo.
<<JUSTIIIIN!>>
Niente.
<<CAMEROOOON!>>
Niente di niente.

Mi alzo con un grugnito e sposto le coperte di lato.
Passando di fianco allo specchio noto in particolare rilievo le forme del mio corpo visto che ormai questo pigiama mi va un po' stretto. Peró ne sono troppo affezionata per liberarmene.

Esco dalla mia stanza e nel salotto non c'è nessuno così vado direttamente alla porta.

<<Che cosa avete diment...>> mi blocco non appena noto che non si tratta di Cameron e Justin.
È Kyle.

Il suo sguardo indagatore, ovviamente, indugia sulle mie forme prosperose e mi schiarisco la voce per riportargli l'attenzione sul mio viso.

<<Che cosa vuoi Kyle?>> sbuffo annoiata.
<<Mi ha chiamato Justin, ha detto che voleva vedermi>>
<<Justin non è qui>>
<<Eccomi, ero sotto la doccia e non avevo sentito la porta, vieni Kyle>>
Proprio Justin esce dalla sua stanza solo in pantaloncini e con i capelli ancora umidi.

Mi sposto di lato per farlo entrare e il suo profumo al cocco m'invade le narici.

Chiudo la porta dietro di lui e mi avvio verso la mia camera. Mi blocco nel notare l'assenza di Cameron.
<<Dov'è Cameron?>> chiedo a Justin intento a connettere i fili del joystick alla play.
<<Arriverà tra qualche minuto con i ragazzi, è andato da tuo fratello Nash>>
Annuisco e prima di entrare in camera do un occhiata veloce a Kyle. Incrocio il suo sguardo per un secondo e come al solito scende su tutta la mia figura.

Mi avvicino velocemente al divano, afferro un cuscino e glielo tiro addosso con  prepotenza mentre lui ride e si aggiusta i capelli scombinati. Gli volto le spalle e finalmente entro in camera però prima di chiudere la porta ovviamente...
<<Bel culo!>> urla ancora ridendo.
<<Vaffanculo>> gli sbatto la porta in faccia e anche da qui riesco a sentire cosa dice Justin.
<<Non dire mai una cosa del genere avanti a Cameron che potrebbe ucciderti>> sbarro gli occhi e vorrei tanto uccidere io Justin ma rimango ferma e in silenzio ad ascoltare la risposta di Kyle.
<<Perchè lui chi è?>> ghigna.
<<Il suo ex, ma c'è ancora qualcosa tra di loro>> risponde il biondo. Ma perché non si fa gli affaracci suoi?!
<<E a me cosa dovrebbe importare? Non stanno insieme, almeno non più oppure non ancora, quindi non m'interessa niente di Cameron, tantomeno mi faccio comandare da qualcuno>>

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