Cambiare per amore

MATT(4)

Sono le cinque del mattino; la guardo dormire; i capelli castani le ricadono perfettamente sulle spalle.
Vorrei tanto sapere cosa le passi in quella testolina.
Mi alzo, mi siedo alla sua scrivania e scrivo un bigliettino "Non sono sgattaiolato via durante la notte, sono le 5:02 del mattino, sto tornando a casa per prepararmi al mio primo giorno di scuola qui in California, ci vediamo dopo un bacio
-Matt"
Vado a casa, faccio una doccia e mi vesto per andare a scuola, «Che faccia»-«È stata una nottata al quanto complicata»-«Chi ti sei fatto?»-«Rachel», sbarra gli occhi, facciamo colazione e usciamo di casa.
La scuola qui mi piace di più; vado nel mio armadietto, si mette vicino a me e apre il suo, «Siamo vicini di armadietto?» chiedo, «A quanto pare... grazie per stanotte.», sorrido, suona la campanella e andiamo in classe; «Davis, Matt Davis, di anni 18, 1,85m giochi a football?» chiede il prof, annuisco sorridendo.
«Con la media che hai puoi iniziare a giocare anche da oggi», almeno qualcosa che va per il verso giusto ce l'ho.
Finita la lezione, vado al campo di football; ci sono un gruppo di cheerleaders che si allenano; vedo Hope entrare in palestra, con una coda di cavallo altissima; «Scusate il ritardo»
«Tesoro la prossima volta cerca di fare in tempo, e Vieni con una faccia rilassata»-«Scusami tanto Rachel, ma io ieri sera non ho scopato con nessuno»-«Solo ieri sera? Tu non hai mai scopato in vita tua, sei una verginella»-«Si hai ragione, sono ancora vergine, ho 16 anni e non voglio spanarmi come te, che a furia di aprire le gambe ci faresti entrare qualunque cosa», mi metto a ridere e abbasso lo sguardo per non farmi notare.
«Sei fuori dalla squadra»-«Oh quanto mi dispiace, vaffanculo Rachel» conclude, prende, le sue cose e si siede in panchina vicino a me.
«Non pensavo mai di dirlo ma sei stronza quanto me», mi guarda negli occhi e scuote la testa.
«Ti da fastidio che lei abbia scopato con me?», alza un sopracciglio e scoppia a ridere «Quante volte devo dirti che non mi interessa ciò che fai nella tua vita, puoi farti anche tutta la scuola, ma sappi che io non arrivo lì e te la do subito: la situazione. Anzi forse non te la darò mai. Quindi se per caso dentro di te c'è quel pazzo desiderio indesiderabile fattelo passare perché io non ho voglia di essere aggiunta alla lista delle tue puttanelle», la guardo, cazzo mi piace ancora di più.
È l'unica che non è ancora caduta ai miei piedi e questa cosa mi fa impazzire.
«Sai forse sei l'unica ragazza che io non abbia mai voluto sbattermi», mi guarda negli occhi; «Ringrazio Dio per questo»-«Sei lunatica. Prima mi ringrazi per stanotte e poi mi urli in faccia, fa chiarezza dentro di te bella e cresci un po'», «Va a farti fottere Matt»-«Sarà fatto: Hope»,prende la borsa ed esce dalla palestra sbattendo la porta.
Non male come primo giorno di scuola.
Torno a casa.
Suonano il campanello vado ad aprire la porta: Rieccoci.
«Jen non c'è»
«Lo so»
«Perché Sei qui?»
«Per fare chiarezza dentro di me», mi acciglio, «Io ti odio, e odio anche me stessa per...»-«Ciao amore» dice Rachel, mi da un bacio, «Aspettami di sopra» dico, annuisce sorridendo.
«Odi te stessa per?»
«Niente, odio me stessa per averti baciato e averti chiesto di restare con me stanotte...»
«Sicura che era solo questo?», annuisce sospirando, «Tu e Rachel state insieme?», annuisco sospirando, «Bene, salutamela»-«Hope...»-«Ciao Matt».
Gira le spalle e se ne va lentamente, starà piangendo?
Muoio dalla voglia di leggerle dentro, ma non ci riesco, tiene testa ai suoi stessi sentimenti.
Passo il pomeriggio con Rachel, dopo che lo abbiamo fatto, si riveste «Secondo te a Hope dispiace di noi?» chiedo, «E anche se fosse? Tu non le piaci, me l'ha detto lei. Quindi sta tranquillo piccolo», piccolo? Eccone un'altra, ma vaffanculo.
Si alza, mi saluta e se ne va.
Resto a letto, vestito soltanto di dubbi ed incertezze.