La forza dell'amore sta nel perdono.

13 0 0
                                    

GIUGNO

Ieri siamo tornati a casa, quest'anno sembra essere volato...
«Hey, Ti cercano di sotto» dice John, annuisco sorridendo, finisco di allacciarmi le scarpe e scendo, «Che ci fai qui?» chiedo perplessa; «Non voglio vederti, Vattene!», mi volto «Hope tuo padre è malato», sbarro gli occhi e mi fermo di colpo voltandomi lentamente; «Che cosa?»-«Hope sono malato e non so se riuscirò a  questa battaglia...», deglutisco, «Mi sono perso tante cose di te... voglio soltanto passare del tempo con mia figlia; tutto qui», «D'accordo andiamo», non ricordo di aver mai visto mio padre indossare un paio di jeans e una polo con delle semplici scarpe da ginnastica.
Usciamo di casa, mi porta al parco «Giocavi qui con Brigitta mentre io lavoravo... non ti ho mai vista ridere, o cadere per poi aiutarti a rialzarti...», sospiro e mi alzo.
Mi siedo su di un altalena, «Spingimi», sembra cambiare espressione e viene dietro di me, mi spinge.
Ci allontaniamo dal parco e prendiamo un gelato; «Come va con Matt?»-«Cosa vuoi sapere di preciso papà? Fammi delle domande e io ti risponderò con onestà come mi hai insegnato a fare...»-«Ti ha fatta soffrire?»-«Un po, ci siamo presi una pausa di riflessione la scorsa estate ma adesso siamo più felici e innamorati di prima»-«Lo ami?»-«Da morire»-«Avete consumato?», si l'ha chiesto davvero, ma del resto sapevo che mirava a questo.
«Si Papà, per bene tre volte.
Abbiamo preso precauzioni, sono felice.», sorride e mi accarezza il viso.
«Che strazio non poter portare la mia unica figlia all'altare un giorno, non poter conoscere i miei nipoti...», sospiro «Ti voglio bene Hope»-«Anch'io te ne voglio papà, e indipendentemente da quanto vivrai io ti perdono tutto e voglio un nuovo inizio per noi due...
Sei mio padre e non voglio e non puoi stare fuori dalla mia vita per sempre...», mi abbraccia forte «Non sei più così piccina, sei una donna ormai» sorrido e lo abbraccio, mi è mancato.
Le sue braccia mi hanno sempre fatta sentire al sicuro.
Facciamo una passeggiata in spiaggia e poi dopo il tramonto mi accompagna a casa; «Tesoro conosco un ristorante, vicino alla spiaggia... ti va di cenare lì con me stasera?»-«Si perché no»-«Puoi portare anche Matt», annuisco sorridendo.
Se ne va.
Matt accetta, inizio a prepararmi e poi raggiungiamo mio padre al locale, ci sediamo, ordiniamo e nel mentre parliamo.
«Matthew cosa studi?» gli chiede
«Medicina, vorrei diventare un medico»-«Bello. È bello sapere che nel mondo ci siano ragazzi come te, realizzati»-«Grazie mille signor Logan», sorrido.
Finiamo di cenare, usciamo dal ristorante e ci scattiamo una foto tutti insieme.
Mi mette un braccio intorno alle spalle, «Scusami Matt ma permettimi di farlo»-«Scherza? È sua figlia, non potrei mai intromettermi tra voi, ho sempre detto a Hope che perdonarla o meno era una scelta che doveva fare da sola e adesso credo proprio che abbia preso la giusta decisione», sorrido e gli mando un bacio, mi fa un occhiolino.
Passeggiamo e poi ci riaccompagna a casa; mi abbraccia forte «Spero di svegliarmi domani»-«Lo farai papà»-«Buonanotte stellina. Buonanotte Matthew»-«Buonanotte signor Logan», si stringono la mano e poi se ne va.
Abbraccio forte Matt, e lo bacio.
«Buonanotte piccola»-«notte», mi bacia appassionatamente e poi se ne va.
Torno dentro e vado in camera mia, racconto tutto a Rachel e Ryan con una nota vocale.
Mi metto a letto e mi addormento sospirando.

Cambiare per amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora