Il ballo di fine anno.

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Tre mesi dopo...

Oggi è c'è il ballo di fine anno; non ho un accompagnatore, ci vado soltanto per i miei amici.
Indosso un vestito verde smeraldo, molto attillato, con lo scollo a cuore e una gonna retta, faccio i capelli ondulati e metto un rossetto rosso.
Prendo la borsetta e salgo in macchina diretta a scuola; posteggio l'auto vicino al pick-up di Derek e scendo.
Entro in palestra, sembrano tutti felici.
C'è chi balla, chi beve, c'è addirittura il coach che fa da sorvegliante..
Prendo un bicchiere di vodka alla fragola, ci spruzzo un po' di panna sopra, vado a sedermi sulle panchine, lo vedo: indossa uno smoking nero che gli sta a pennello... prende un bicchiere e viene verso di me.
«So che mi odi e che non mi rivolgi la parola da tre mesi, anche se non ho mai capito il perché. Non è che ti va di ballare con me?» chiede, «E Rachel dov'è?»-«Ci siamo lasciati ieri...»-«Tu non la sopporti proprio la solitudine eh? Sta lontano da me, non voglio essere il tuo ripiego al momento del bisogno»-«Hope...», mi alzo e mi allontano, «Sa Signorina abbiamo sentito la sua mancanza, durante la sua permanenza a New York» dice la prof di matematica; mi limito a sorridere.
«Hope Vieni, è arrivato il momento della reginetta e del re del ballo, non sei ansiosa?» chiede Jen, «Affatto».
Mi avvicino al palco con lei, il presentatore ci sale sopra, «Eccoci giunti al verdetto... il re e la reginetta del ballo sono... OHOHOHOH: Hope Logan e Matt Davis! Un applauso per favore», sbarro gli occhi, Matt mi porge il gomito: lo ignoro, ci incoronano e ci scattano una foto per l'annuario.
Finita la festa torno a casa.
Trovo il solito biglietto di mio padre, che fa esattamente la stessa fine degli altri: dritto nella spazzatura. Sto per togliermi le scarpe quando suonano il campanello; vado a aprire la porta:
«Che Vuoi?»
«A New York si usa che il re e la reginetta dopo essere stati eletti debbano ballare insieme», alzo gli occhi al cielo; «Quanto ci hai impiegato per inventartelo?»-«Ti hanno mai detto che sei molto intelligente?»-«Non occorre che me lo dicano, lo so già», sorride dolcemente e mi porge una mano, «Vuoi ballare qui sul portico di casa mia?», annuisce sorridendo, aggrappo la sua mano e iniziamo a ballare lentamente, mi stringe a se; poggio il mento sulla sua spalla e gliela accarezzo con la mano.
Non so perché inizio a piangere; probabilmente perché in questo momento ho tutto ciò che voglio al mio fianco.
«Hope... lasciati andare e dammi il permesso di entrare nel tuo mondo, perché tu fai parte del mio già da un po'..» dice, lo guardo negli occhi, «Perché piangi?», faccio spallucce, mi asciuga le lacrime con il pollice; mi bacia sulla fronte, poi sul naso e infine le sue labbra toccano le mie, si piega leggermente in avanti, mentre mette una mano sulla mia schiena per reggermi in piedi; voglio lasciarmi andare, voglio che lui faccia parte del mio mondo, lo voglio con tutta me stessa.
«O mio Dio! Matt, Hope!», mi scosto da lui e mi volto, «Janet... che ci fai qui?» chiedo curiosa, «Volevo dormire qui... vi stavate baciando?! Avete idea di quanto siete bello insieme? Siete da fare invidia al mondo intero» gesticola, sorrido.
«Non c'è niente fra noi... davvero, comunque si puoi rimanere qui», sorride dolcemente Ed entra.
«Io torno a casa...»
«Puoi restare qui se ti va, la scuola si è appena finita...», sorride dolcemente e si avvicina a me «Non farlo ti prego, io... non provo niente per te davvero.. possiamo essere soltanto amici Matt..», mi guarda negli occhi e se ne va.
Sospiro.
Per fortuna quando torno dentro, Jen si è già addormentata.
Mi cambio e mi metto a letto; mi addormento subito dopo.

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