MATT(14)

13 0 0
                                        

Hope è a Parigi con suo padre, oggi devo fare una cosina.
Ne approfitto mentre lei non c'è altrimenti insisterebbe sul fatto che, non dovrei fare un gesto simile.
Domani tornerà a casa, e il 'danno' sarà già fatto...
HOPE= Hey amore come sta Jen?
IO=

HOPE= Wow! In un mese è cresciuto tantissimo

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

HOPE= Wow! In un mese è cresciuto tantissimo.
IO= si hai ragione. Sarà super dotato come lo zio...😌
HOPE= Oddio vuoi smetterla?!
IO= si certo, devo andare, ti amo
HOPE= Ti amo anch'io, ci vediamo domani. Love you 😍.
IO=❤️
«Jen sto andando in quel posto, chiamami per qualsiasi cosa, e tu piccolo campione vedi di startene ancora un po' lì», si mette a ridere «Ciao Matt a dopo».
Prendo la macchina e arrivo a destinazione; «Ciao amico»-«Ciao accomodati pure», mi sistemo, mi metto in posizione e tolgo la maglietta.
«Chi è Hope?»-«La mia ragazza...»-«Sei sicuro di volerci mettere il nome?»-«Si sicurissimo», annuisce sorridendo, «Farà male fratello», chiudo gli occhi e lui inizia a lavorare.
Brucia da morire.
«Fa male cazzo! Fred!»-«Matt un ago Ti sta perforando la pelle cosa vuoi che ti faccia il solletico?»-«Magari... quanto manca?»-«Dieci minuti al massimo»-«Bene, metti un po' di rock'n'roll almeno posso urlare», si mette a ridere, «Raccontami di Hope»-«È meravigliosa, ha diciassette anni ed è meravigliosa»-«L'hai già detto»-«Si? Ah cazzo!»-«Ed eccola qui: una bellissima ancora con il nome della tua meravigliosa ragazza al centro del tuo bel petto», mi guardo allo specchio «Amico è bellissimo», sorride.
Pago, gli stringo la mano ed esco dal suo negozio.
Vado a prendere l'occorrente per la medicazione e torno a casa.
«Fatto?» chiede Jen, annuisco sorridendo e glielo faccio vedere «Wow è bellissimo», vado in camera mia.
Bussano alla porta, «Avanti»
«Bon jour, mon amour!» alzo lo sguardo e sorrido, «Hope!», La abbraccio forte «Mi Sei mancata»-«Anche tu», la bacio appassionatamente; poggia una mano sul mio petto, «Ahia! Hope..»-«Che c'è? Perché ti fa male? Hai fatto a botte con qualcuno?»-«No sta tranquilla. Chiudi gli occhi», si acciglia «Fidati di me, chiudili», sospira e chiude gli occhi. Tolgo la maglietta, «Apri adesso», sbarra gli occhi e lo sfiora con un dito; «Oh Matt è bellissimo, l'hai fatto per me? Davvero?», annuisco sorridendo, ha gli occhi lucidi «Piccola... che succede?»-«Nessuno aveva mai fatto una cosa del genere per me», mi bacia appassionatamente e poi mi abbraccia forte.
Si toglie la canotta, «Ti va di farmi un favore?» chiedo indicando il rigonfiamento sui miei pantaloni, sbarra gli occhi «Vuoi che ti faccio un p...»-«Si», mi tira un ceffone, «No! Certo che no! Te l'ho detto che è una cosa che mi fa senso»-«Okay scusami piccola», rimette la canotta, «Dai Hope andiamo», mi guarda negli occhi e scuote la testa; se ne va.
Resto da solo in camera mia, Cavolo l'ho fatta arrabbiare; la chiamo al cellulare e non risponde...
Vado a casa sua; suo "fratello" apre la porta, «Matt»-«Ciao c'è Hope?»-«Si è sotto la doccia, è appena arrivata se vuoi puoi aspettarla qui o in camera»-«Grazie vado di sopra»-«Come vuoi».
Sorrido e salgo, entro in camera sua, sento l'acqua scorrere.
Mi siedo sulla sedia dietro alla scrivania e metto le mani a piramide mentre la aspetto.
Ha una nostra foto sulla scrivania, sorrido.
«O mio Dio!» urla, deglutisco «Perché Sei nuda?»-«Ho un bagno in camera, mi sono asciugata e stavo per andare a vestirmi», annuisco sorridendo.
«Puoi evitare di guardarmi così, ti prego», distolgo lo sguardo e si infila in fretta i pantaloncini; torno a guardarla, ha il reggiseno, sta mettendo la maglietta, «Scusami per poco fa, non volevo darti un ceffone», sorrido «Vieni qui», si siede sulle mie gambe, gioca con i miei capelli, «Sei ancora arrabbiata?»-«No, non lo sono mai stata a dire il vero è solo mi hai chiesto qualcosa che io non posso darti e mi dispiace», accenno un sorriso e mi bacia appassionatamente.
«Hope, oh cielo scusate ragazzi» dice sua madre, «Dimmi mamma»-«Tuo padre ti sta aspettando», «Scendo subito».
Kate se ne va.
«Piccola, oggi non è proprio destino», si mette a ridere, la bacio e torno a casa.
Passo del tempo con Janet e poi vado a dormire.

Cambiare per amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora