Hope è una ragazza di 16 anni che è costretta a cambiare città per il lavoro del padre..
Non è mai stata popolare; ha avuto molti problemi nella vita, ma resta comunque la ragazza semplice che è.
Hope sta con Jeremy da quando aveva appena 14 anni; è...
Hope è a Parigi con suo padre, oggi devo fare una cosina. Ne approfitto mentre lei non c'è altrimenti insisterebbe sul fatto che, non dovrei fare un gesto simile. Domani tornerà a casa, e il 'danno' sarà già fatto... HOPE= Hey amore come sta Jen? IO=
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HOPE= Wow! In un mese è cresciuto tantissimo. IO= si hai ragione. Sarà super dotato come lo zio...😌 HOPE= Oddio vuoi smetterla?! IO= si certo, devo andare, ti amo HOPE= Ti amo anch'io, ci vediamo domani. Love you 😍. IO=❤️ «Jen sto andando in quel posto, chiamami per qualsiasi cosa, e tu piccolo campione vedi di startene ancora un po' lì», si mette a ridere «Ciao Matt a dopo». Prendo la macchina e arrivo a destinazione; «Ciao amico»-«Ciao accomodati pure», mi sistemo, mi metto in posizione e tolgo la maglietta. «Chi è Hope?»-«La mia ragazza...»-«Sei sicuro di volerci mettere il nome?»-«Si sicurissimo», annuisce sorridendo, «Farà male fratello», chiudo gli occhi e lui inizia a lavorare. Brucia da morire. «Fa male cazzo! Fred!»-«Matt un ago Ti sta perforando la pelle cosa vuoi che ti faccia il solletico?»-«Magari... quanto manca?»-«Dieci minuti al massimo»-«Bene, metti un po' di rock'n'roll almeno posso urlare», si mette a ridere, «Raccontami di Hope»-«È meravigliosa, ha diciassette anni ed è meravigliosa»-«L'hai già detto»-«Si? Ah cazzo!»-«Ed eccola qui: una bellissima ancora con il nome della tua meravigliosa ragazza al centro del tuo bel petto», mi guardo allo specchio «Amico è bellissimo», sorride. Pago, gli stringo la mano ed esco dal suo negozio. Vado a prendere l'occorrente per la medicazione e torno a casa. «Fatto?» chiede Jen, annuisco sorridendo e glielo faccio vedere «Wow è bellissimo», vado in camera mia. Bussano alla porta, «Avanti» «Bon jour, mon amour!» alzo lo sguardo e sorrido, «Hope!», La abbraccio forte «Mi Sei mancata»-«Anche tu», la bacio appassionatamente; poggia una mano sul mio petto, «Ahia! Hope..»-«Che c'è? Perché ti fa male? Hai fatto a botte con qualcuno?»-«No sta tranquilla. Chiudi gli occhi», si acciglia «Fidati di me, chiudili», sospira e chiude gli occhi. Tolgo la maglietta, «Apri adesso», sbarra gli occhi e lo sfiora con un dito; «Oh Matt è bellissimo, l'hai fatto per me? Davvero?», annuisco sorridendo, ha gli occhi lucidi «Piccola... che succede?»-«Nessuno aveva mai fatto una cosa del genere per me», mi bacia appassionatamente e poi mi abbraccia forte. Si toglie la canotta, «Ti va di farmi un favore?» chiedo indicando il rigonfiamento sui miei pantaloni, sbarra gli occhi «Vuoi che ti faccio un p...»-«Si», mi tira un ceffone, «No! Certo che no! Te l'ho detto che è una cosa che mi fa senso»-«Okay scusami piccola», rimette la canotta, «Dai Hope andiamo», mi guarda negli occhi e scuote la testa; se ne va. Resto da solo in camera mia, Cavolo l'ho fatta arrabbiare; la chiamo al cellulare e non risponde... Vado a casa sua; suo "fratello" apre la porta, «Matt»-«Ciao c'è Hope?»-«Si è sotto la doccia, è appena arrivata se vuoi puoi aspettarla qui o in camera»-«Grazie vado di sopra»-«Come vuoi». Sorrido e salgo, entro in camera sua, sento l'acqua scorrere. Mi siedo sulla sedia dietro alla scrivania e metto le mani a piramide mentre la aspetto. Ha una nostra foto sulla scrivania, sorrido. «O mio Dio!» urla, deglutisco «Perché Sei nuda?»-«Ho un bagno in camera, mi sono asciugata e stavo per andare a vestirmi», annuisco sorridendo. «Puoi evitare di guardarmi così, ti prego», distolgo lo sguardo e si infila in fretta i pantaloncini; torno a guardarla, ha il reggiseno, sta mettendo la maglietta, «Scusami per poco fa, non volevo darti un ceffone», sorrido «Vieni qui», si siede sulle mie gambe, gioca con i miei capelli, «Sei ancora arrabbiata?»-«No, non lo sono mai stata a dire il vero è solo mi hai chiesto qualcosa che io non posso darti e mi dispiace», accenno un sorriso e mi bacia appassionatamente. «Hope, oh cielo scusate ragazzi» dice sua madre, «Dimmi mamma»-«Tuo padre ti sta aspettando», «Scendo subito». Kate se ne va. «Piccola, oggi non è proprio destino», si mette a ridere, la bacio e torno a casa. Passo del tempo con Janet e poi vado a dormire.