LUGLIO
Tutto sembrava andare per il meglio, fino al quel giorno: era fine giugno, ed ero con Matt al cinema, quando siamo usciti mi fece un discorso che concluse con quel classico: "Forse è meglio prendersi una pausa di riflessione", mi ha lasciata però lui stesso mi ha detto di non sapere il perché, sentiva solo il bisogno di starsene per conto suo.
Come sono state le settimane successive a quel maledetto giorno? Tremende.
Ho messo una specie di cerotto sul mio cuore, che non solo è spezzato ma sembra sanguinare, si: è una ferita profonda.
Per tenermi occupata e non pensare alla sua decisione del Cavolo, aiuto Kevin al chiosco.
Servire Milkshake non è poi così male, e tra l'altro Kevin mi fa sorridere.
Da quando mi ha lasciata le mie giornate tipo sono: alzarmi alle otto, fare una doccia, colazione, lavarmi i denti, raccogliere i capelli in una coda di cavallo, indossare la divisa da lavoro, prendere le mie cose e andare in spiaggia.
«Buon giorno Hope»
«Sai invidio la tua voglia di vivere alle otto del mattino», si mette a ridere e mi abbraccia «Va a mettere la frutta nel frizzer», annuisco sospirando, prendo la cassetta e la sistemo.
Indosso il grembiule e la cuffietta e iniziò ufficialmente il mio turno.
«Ciao»-«Ciao cosa prendete?»-«Due frullati al mirtillo», annuisco sorridendo e mi volto per preparare l'occorrente; «Sei l'ex ragazza di Matt Davis?» chiede una delle due, sbarro gli occhi «Si», mi volto e metto i due bicchieri sul bancone, «Ha messo incinta la sua nuova ragazza a quanto pare», perché la gente deve sempre parlare e sparlare? «Quella non è la sua ragazza è sua sorella informatevi prima di parlare», mettono la mancia sul bancone e se ne vanno.
Sento la campanella suonare, sono di spalle, «Scusi un attimo, mi dica cosa prende»-«Un cappuccino senza zucchero», riconoscerei la sua voce tra altre mille, «Le lascio la mancia qui prendo posto su un tavolino fuori, o il cappuccino doppio non sono da solo», annuisco sospirando, preparo tutto, metto la mancia nella cassa; sono da sola nel locale quindi tocca per forza a me, metto tutto sul vassoio.
Ha una ragazza con i capelli nerissimi seduta di fronte a lui, il mio cuore sembra bloccarsi per qualche istante.
«Ecco a voi» dico, mi guarda e sbarra gli occhi, 'Non è come pensi' mima con le labbra, faccio spallucce e torno dentro.
Scoppio a piangere.
Vederlo in compagnia di qualcuno che non sono io mi infastidisce parecchio.
Mi occupo degli altri clienti, arrivo a casa più sfinita del solito.
Lo trovo sul vialetto «Che ci fai qui»-«Si chiama Claire è mia cugina Ed è tornata ieri da Londra», annuisco sospirando «Non sei tenuto a darmi spiegazioni come hai detto tu non siamo più legati e non c'è motivo di parlare ancora perché è finita.»-«Hope senti io non intendevo troncare del tutto i rapporti...possiamo essere amici»-«Amici? Dopo quello che c'è stato tra di noi non posso e non voglio esserti amica»-«Ma tu e Jeremy lo siete»-«Jeremy non mi ha dato nemmeno la metà di quello che tu sei riuscito a farmi sentire... e Scusami tanto se non voglio esserti amica, perché ovunque io vada, con chiunque sia destinata a stare; una parte di me apparterrà sempre a te e lo sai benissimo»-«Posso almeno abbracciarti? Mi sembri molto scossa»-«No non ho bisogno di un tuo abbraccio, tranquillo sto più che bene.»-«Oh ho cambiato università»-«Come?»-«Andrò a studiare a Parigi con Rachel»-«Hope no»-«È la cosa migliore per voltare pagina. Ti sarò grata per tutta la vita per come mi hai fatta sentire, e forse ti amerò per sempre... ma è finita e dobbiamo accettarlo».
Ho 17 anni, sono ancora un adolescente, lui è adulto ha 19 anni e forse si è reso conto che non sono abbastanza per lui.
Andare in Francia da sola mi spaventa parecchio, ma devo ancora trovare la mia strada.
Torno dentro senza nemmeno salutarlo e corro in camera mia.
L'ho appena lasciato andare, suonano il campanello vado ad aprire la porta; «Rachel»-«Hey tesoro non piangere», chiude la porta e mi abbraccia forte.
Torniamo in camera mia, le racconto quanto accaduto.
Prendo uno scatolone in garage, risalgo e ci metto dentro ogni cosa che ho condiviso con lui: foto, accessori, maglie, il giubbotto della Nike, i biglietti del concerto: tutto.
Lo chiudo per bene, «Hope che vuoi fare con quelli?»-«Li conservo, sono pronta a voltare pagina», sospira.
Metto la scatola in cima al l'armadio e mi siedo sul letto.
Ho la mente invasa di ricordi che non posso e non voglio obliare.
Mi manca, ma passerà: o almeno lo spero.
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Cambiare per amore
RomanceHope è una ragazza di 16 anni che è costretta a cambiare città per il lavoro del padre.. Non è mai stata popolare; ha avuto molti problemi nella vita, ma resta comunque la ragazza semplice che è. Hope sta con Jeremy da quando aveva appena 14 anni; è...