MATT(16)

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«Buon giorno a tutti, è un piacere stare qui per me, sono il dottor Davis, Matthew Davis, mi occupo di due settori» spiego, mi stringono la mano.
Vado nel mio studio, indosso il camice.
IO= piccola che fai?
HOPE=Mi occupo di Dylan mentre Jen è in palestra.

IO= piccola che fai?HOPE=Mi occupo di Dylan mentre Jen è in palestra

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Sorrido, è così bello immaginarla con un bebè tra le braccia...
IO= Bene, io ho il mio primo turno che comprende: una tac, Un ecografia, e infine una visita...
HOPE= Bene, ti aspetto qui allora.
IO= si, certo. Vuoi vedere la foto del mio curriculum?
HOPE= si certo dimmi che almeno lì sorridevi...
IO= più o meno...

HOPE= Wow è bellissima... tu sei bellissimo... adoro le tue mani...
IO= pensa a cosa ti faranno le mie mani quando ti prenderanno...😏
HOPE= Smettila! A dopo ti amo♥️
IO= ♥️♥️!!
Metto il telefono in tasca e vado in sala tac, mi metto in postazione, finisco aspetto i risultati e vado dalla signora, «Ho un cancro al cervello come mio fratello e mio nonno?», scuoto la testa sorridendo, «No, soffre semplicemente di emicrania un po' amplificata ma è pur sempre emicrania, vede le zone del suo cervello sono intatte, i neuroni funzionano normalmente e tutto intorno è pulito. Può davvero stare tranquilla.», sorride dolcemente e mi abbraccia «Grazie figliolo adesso torno dai miei nipotini»-«Certo, buona giornata», se ne va.
MA CHE FIGATA È LAVORARE QUI?!
Vado al secondo piano, entro nello studio e mi metto i guanti, mi siedo sullo sgabello girevole, «Salve sono il dottor Davis, di quanto è incinta?»-«Tre mesi», annuisco sorridendo e accendo l'ecografo, inizio.
Guardo il monitor, e sorride «È il primo?» chiedo, annuiscono sorridendo, gli faccio ascoltare il battito: wow, pazzesco.
«Hey guarda qui che sorpresa!»
«Che Succede?»
«Avrete Non uno ma Ben due neonati, congratulazioni», lei si commuove e anche lui.
Gli do l'ecografia e li saluto.
Vado ad occuparmi del mio ultimo paziente: una bimba di quattro anni, «Buon giorno chi è Hope Marshall di voi due?» chiedo «Sono io!», è così carina.
La prendo in braccio e la metto sul lettino, «Cos'hai?»-«Mal di gola non riesco più nemmeno a mangiare del gelato», sorrido «Sarà buono con me?», «Certamente tesoro, e sai perché? La mia ragazza si chiama come te»-«Ah allora dev'essere bellissima quanto me»-«Lo è credimi», sorride «Apri grande e dici A», lo fa accendo la luce e prendo un bastoncino, «Perfetto. Piccola Hope Ho una notizia buona e una cattiva.
La cattiva è che dobbiamo togliere le tonsille perché sono molto gonfie ed è per questo che non puoi respirare, la buona è che dopo l'operazione potrai mangiare una valanga di gelati», le si illumina il viso e mi abbraccia «Oh».
Spiego tutto alla madre e poi ho ufficialmente finito il mio primo turno di lavoro.
Torno a casa, «Eilà dottor Davis» sorrido, è sul divano con Dylan e gli sta dando da mangiare; «Ciao piccola» le do un bacio, vado a prendermi da bere e le racconto tutto per filo e per segno.
Il piccolo si addormenta, va a metterlo nella nursery e mi raggiunge in camera mia, e mi bacia appassionatamente, «Mi adorano tutti»-«Ma non mi dire», mi metto a ridere, Dylan si mette a piangere, va in camera sua, lo culla un po' e poi si riaddormenta, la prendo per i fianchi e la bacio appassionatamente, «No, no sul fasciatoio del bambino...», sorrido, la prendo in braccio e la sbatto contro il muro, la bacio sul collo, «Reggiti su di me e non urlare perché se inizia a piangere sappi che non lascio stare, piangere fa bene ai neonati»-«Sei stronzo e crudele... sei Il ragazzo perfetto», sorrido e la bacio appassionatamente, le sfilo i jeans, mi apre la camicia e mi graffia il petto quando mi sente dentro di lei, poggia la testa alla parete e si morde le labbra, le mordo il collo, il seno, torno a baciarla, «Non urlare resisti», annuisce sospirando, mette una mano sulla mia nuca e mi avvicina a se per baciarmi, la mia lingua sfiora la sua, le mordo il labbro inferiore e sembriamo scoppiare entrambi.
Ma non mi scosto continuo a baciarla, «O mio Dio!», sbarro gli occhi, si volta dall'altra parte, metto Hope giù, si rimette  i jeans, alzo i pantaloni «Lo stavate facendo nella cameretta di mio figlio!? Screanzati!»-«Jen scusa hai ragione»-«Scusa non potevi fargli un po...»-«No!» dice Hope disgustata, «Jen l'ultima volta che glielo chiesto mi ha schiaffeggiato», mi guarda e stringe gli occhi in due fessure: si è arrabbiata.
«Non occorre che tu parli delle nostre cose intime in questo modo» dice, «Il bambino ha mangiato poco fa, ciao» aggiunge, se ne va.
«Coglione!» Dylan inizia a piangere, «Me ne vado» dico.
Prendo la camicia, vado in camera mia
IO= piccola mi dispiace.
HOPE= tranquillo... non sono arrabbiata...
IO= Se lo dici tu..
HOPE= Sono preoccupata più che altro...
IO= per?
HOPE= Abbiamo fatto l'amore senza precauzioni...
IO=...
HOPE= già.
IO= cazzo... ed era anche completo...
HOPE= E se rimango incinta?
IO= fa niente, lo cresceremo e avrà tutto l'amore del mondo...
HOPE=♥️!
IO= Ti amo e non ti lascerei mai...per nulla al mondo💕
HOPE= sono stata fortunata ad averti incontrato e ad essermi perdutamente innamorata di te.♥️
IO= lo stesso vale per me...♥️♥️.
HOPE= faccio una doccia e mi metto a dormire, ti amo
IO= anch'io a domani ♥️.
Vado a lavarmi, metto un pigiama e mi metto a letto, mi addormento subito.

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