capitolo 34

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"Cosa???! Come sarebbe a dire???!!! Non è possibile!! Non credo sia vero,sto sicuramente ancora dormendo,ora mi devo svegliare cazzo,sveglia,SVEGLIA!!!!!"

"Puoi cercare quando vuoi però è e sarà tutto inutile purtroppo finché non supererai le prove non potrai svegliarti"

"Non è possibile,non so cosa devo fare aiutami ti prego"

"Ma io ti sto già aiutando sono qui ad indicarti la strada giusta ma sta a te ascoltarmi e capire se è davvero quello che tu vuoi"

"Va bene allora iniziamo cosa devo fare?"

"Vedi quella casa laggiù?"

"Si la vedo, prima però non c'era"

"Esatto non c'era è apparsa perché hai accettato ed iniziato la prova. Devi andare in quella casa li si svolgerà la tua prima prova"

"Ma cosa dovrei fare di preciso?"

"Ti posso solo dire la strada poi sta a te fare ciò che ritieni più opportuno"

" Va bene,ho capito grazie"

"Una volta superata o meno la prova ci rivedremo,buona fortuna. Ricorda dipende tutto da te e da nessun altro"

Matteo andò nella casa dove si avrebbe svolta la prima prova. Inizo a bussare ma la porta era già aperta e si apri al tocco di Matteo. La casa sembrava abbandonata da parecchi anni, Matteo penso alle case dei film horror, la casa sembrava molto una di quelle viste nei film. inzio a gironzolare tra le stanze non vide nient'altro che polvere e ragnatele, ad un tratto senti una voce al piano di sopra, sali le scale e vide che in una camera da letto c'era un bambino che piangeva e singhiozzava.

"Hey,ciao permesso??"

"Tu chi... chi sei...???! Lasciami aiuto non farmi del male di prego"

"Hey calmo non ti farò niente tranquillo sono qui per aiutarti"

"Davvero?"

"Si. Ora dimmi perché stavi piangendo??"

"A scuola tutti mi prendono in giro, dicono che sono il piu basso e fragile della classe, mi prendono in giro perché guardo i cartoni per femmine, mi spingono, insultano, a casa arrivo sempre con dei lividi, cerco però di non dare nell'occhio a mamma e papà però è difficile perché mi fanno male spesso mi danno pugni nello stomaco e calci alle caviglie, ho le gambe piene di lividi e ferite. Ho cercato di dire alla maestra quello che gli altri mi facevo però loro mi hanno minacciato dicendomi che se dirò a qualcuno quello che mi fanno mi metteranno con la testa nel WC del bagno della scuola lo hanno già fatto una volta non voglio ripetere l'esperienza. Non voglio più andare a scuola ma i miei genitori mi obbligano. Io ho paura"

"Piccolo mi dispiace tantissimo, dovresti cercare di reagire, non devi vivere con questa sofferenza e angoscia nel cuore, devi avere coraggio un coraggio più grande della tua età, devi affrontarli,farti aiutare, raccontare alla maestra e ai tuoi genitori quello che loro di fanno esattamente come hai fatto con me, vedrai andrà tutto per il meglio io sono con te cosi come anche i tuoi cari stanne certo"

"Grazie mille, non avevo mai parlato con qualcuno di questo, parlare con te mi ha dato forza e coraggio, sento che posso fidarmi di te e che tutto andrà bene da ora in poi. Grazie mille ancora una volta ragazzo"

"Matteo piacere"

"Thomas"

"Thomas??!"

"Si, perché quella faccia??"

"Hahaha, niente tranquillo è davvero un bel nome"

"Hahah grazie Matteo ci rivedremo giusto?"

"Stanne certo non ti abbandonerò mai Thomas"

In un attimo Matteo si ritrovo fuori dalla casa nel parco dove aveva incontrato Zac

"Complimenti Matteo prova superata"

L' Inizio E La Fine Di Un Amore GayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora