xvi. due ore

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«Ei, Alexis, posso parlarti di una roba?»
«Certo..»
«Hai presente quando mi hai detto che avevi la sensazione che noi ci conoscessimo già?»
«Si..»
«Ecco, ce l'ho anche io, e dopo aver passato questi minuti con te, ho la conferma. Alexis noi ci conosciamo già.»
«Oh.. Tu non hai idea di dove possa essere successo?»
«No. Passerò la notte a pensarci, sappilo
«Devo veramente trovare un modo per ringraziarti, veramente..» ammisi.

«Ho trovato!» esclamò Froy dopo pochi minuti, «Cosa?» chiesi io.
«Il modo per ringraziarmi»
«Come?» domandai curiosa, «Domani mattina mi offrirai la colazione» propose.
«Ci sto» sussurrai io.

«Vuoi tornare in stanza?» riprese a parlare e io rimasi in silenzio tombale.
«C'è la luna piena, bella vero?» cambiai argomento poi. «Molto» disse lui non facendoci  troppo caso, «Siamo tutti delle lune, in fondo»
«Perché?» domandò confuso.
«La luna mostra sempre il suo lato chiaro, bello e luccicante, ma ha anche una parte nera, buia, che non mostra a nessuno. Che nessuno conosce. Più o meno.»
«Ti riferisci al dolore?»
«Anche»

È stato gentile, alla fine, da parte sua presentarsi così, senza che nessuno gli dicesse niente per provare a sollevarmi un po' il morale.
Guardo il cielo, mi perdo nell'immensità delle stelle, ne vedo una cadente.
Guardo il ruscello sotto i nostri piedi, il suo rumore mi culla e mi concilia il sonno, è così buio, cosi maestoso anche se non lo vedo.
Guardo la natura, sento i grilli, le cicale, i gufi e le civette.
Guardo il ragazzo accanto a me e penso di essere stata fortunata anche se solo per un paio di ore. Sì, due ore.

E mi ritrovai immersa a pensare a qualsiasi cosa, all'amore a cui ho, molto in fondo, sempre un poco creduto, sperato. E dentro di me canticchiavo una canzone costante:

I wanna take you somewhere so you know I care
But it's so cold and I don't know where
I brought you daffodils in a pretty string
But they won't flower like they did last spring

And I wanna kiss you, make you feel alright
I'm just so tired to share my nights
I wanna cry and I wanna love
But all my tears have been used up

On another love, another love
All my tears have been used up
On another love, another love
All my tears have been used up
On another love, another love
All my tears have been used up

And if somebody hurts you, I wanna fight
But my hands been broken, one too many times
So I'll use my voice, I'll be so fucking rude
Words they always win, but I know I'll lose

[ ... ]

«Ora però è meglio tornare, Alex» fece lui guardando l'orologio, erani le 2 del mattino.
Annuii e ci incamminammo verso il dormitorio femminile, «Buonanotte Alex» e io ricambiai.
«Finalmente sei a casa!» urlò Grace.
«Eri da sola?» domanda poi.
«Si» dico senza pensarci
«Mi stai mentendo?»
«Si»
«Con chi eri?»
«Ero con Froy; mi ha seguita appena uscita dalla caffetteria, abbiamo parlato e mi ha un po' consolata dato che non stavo benissimo»
Così iniziai a raccontare tutto.

[ pov's Grace quando Alexis entra in stanza ]

Finalmente Alexis, all'alba delle due e trentatré entrò in stanza, così, come se nulla fosse.
Probabilmente non si aspettava nemmeno di trovarmi sveglia.

Provavo veramente tante, troppe emozioni in quel momento e non immaginavo neanche ciò che lei e Maddie avevano dovuto passare.
Improvvisamente mi sentii dannatamente in colpa per la falsa relazione con Drey.
Non sapevo per quanto sarebbe continuata la farsa, ma ero certa che non volevo farla durare più del necessario.

«Grace? Mi stai ascoltando?» interruppe i mieie pensieri Alexis che mi stava proprio parlando di suo fratello.
«No scusa, come sta Aaron?» ridomandai.
«Instabile. Si, instabile potrebbe essere l'aggettivo più adatto per lui ora.» rispose.
«Perché?» chiesi io, nonostante fossi già più che a conoscenza della risposta.
«Per la vostra relazione, l'ha lasciato spiazzato e se devo essere sincera ci è rimasto un po' male» spiegò lei spazzolandosi i capelli.
«Oh.. Ehm, e perchè c'è rimasto male?»
«Perché gli piaci, diamine Grace ha una cotta enorme per te da quando avete cinque anni, nonostante lui abbia avuto altre ragazze ha sempre provato per te qualcosa»
«Poteva dichiararsi prima» rispondo.
«Si, ma non è una risposta valida. È un ragazzo! Mica una donna come noi, suvvia, cosa vogliamo pretendere! E poi è mio fratello, è stupido» rispose ridendo, tanto da far risuolare nella stanza il suo risolino nervoso.
«Ma ehm.. Ora gli piace qualcuno?»
«Non credo, però penso che gli presenterò una mia compagna di classe

𝐓𝐄𝐀𝐑𝐒 𝐀𝐍𝐃 𝐇𝐎𝐍𝐄𝐘Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora