xxvi. -ina

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«Allora - disse prolungando la 'o' - sostanzialmente si va in coppia, o almeno è la tradizione, puoi andarci con chi vuoi, si balla, ci si diverte. Si, insomma, tutto quello che si possa fare ad una festa. Comunque, per noi ormai è d'obbligo, andiamo sempre a passare queste 'vacanze' in qualche bella città, l'anno scorso siamo andati a Nizza.» rispose Froy.

«Inoltre, sempre che i fratelli Crawford, riescano ad imboscarlo, ci sarà dell'alcol!» specificò entusiasta Tyler.

[ ... ]

Ci organizzammo per la sera, eravamo rimasti d'accordo che ci saremmo visti all'ora di cena per mangiare dei nuggets nella stanza di Froy.

Stavo andando verso il dormitorio maschile quando vidi aggirarsi Nathan.
Non avevo la minima voglia di imbattermi in lui, di sfiorarlo, di sentire la sua nauseante voce o di incrociarlo con la coda dell'occhio.
Chiamai Grace, ma scattò la segreteria telefonica.
Volevo provare con Drey, ma mi ricordai che questa sera non sarebbe potuta venire, e nemmeno al nostro city-break per via di un viaggio con Maddie. Ero cosi felice per lei.

Cercai G in caffetteria, senza risultato, così tornai in stanza e scritti a Froy.

[ pov's Froy ]

Mentre sistemavamo la stanza, che sembrava essere occupata da tre maiali, Cody interruppe la musica che suonava: «Ehy Froy, con chi hai intenzione di andare al ballo?» domandò.
«Ho solo una mezza idea. Ho ancora del tempo, tu?» risposi vago.
«Mi piacerebbe andarci con... - si fermò, mi guardò e poi riprese a parlare - Tu hai intenzione di chiederlo ad Alexis?»

Sapevo bene che Cody voleva andare con lei al ballo, ma insomma, alla fine sarebbe piaciuto pure a me. Mi piaceva tanto la sua compagnia, mi migliorava, mi faceva stare bene, mi sentivo vivo e la cosa mi incuriosiva sempre di più. D'altra parte non potevo permettere che non avesse nessun tipo di rapporto con altre persone, lei era così piccina, una bambola che volevo proteggere. C'era un passato, un qualcosa che ci legava e io non vedevo l'ora di scoprire cosa fosse, di cosa si trattasse.

«Froy mi ascolti?» distrusse Cody i miei pensieri.
«Si; si scusa, stavi dicendo?»
«Andrai con Alexis?»
«Non lo so»

Subito dopo riaccese la musica, chiedendomi se poteva farmi sentire qualcosa che aveva organizzato per il ballo, lui era il DJ quindi lui si doveva occupare di creare un bel mix tra la musica degli anni '90 e la musica della nostra epoca.

[ ... ]

Alexina
oi dove sei?

in stanza, Alexina

odio quando mi chiami cosi

lo so, per questo lo faccio

sei un essere spregievole

grazie, cosa ti serve?

vieni a prendere le pizze con
me? Tyler è impegnato con
Aaron e tu hai la macchina quindii

okay, due minuti e sono da te

grazie :3

«Raga, lascio sistemare a voi le ultime cose, ch'io vado a prendere le pizze
Andai in fretta verso il dormitorio delle ragazze, evitando le languide occhiate delle tipette sedute al bar o per i corridoi.
Oh, Dio, mi davano così fastidio.

«Arrivo!» gridò Alex una volta che io ebbi bussato. La sentii trafficare indaffarata per poi vederla sbucare. «Eccomi!»
«Sembri una bimba cosi» dissi sorridendo, un poco impacciato per il complimento che avevo appena fatto. O almeno credevo che fosse un complimento. Cioè si, era carina. «Cos'ho?» ribatté lei preoccupata.
«Le trecce» risi. Mi piaceva osservarla mentre se la prendeva con me.
«Zitto! E comunque le mie trecce sono stupende.» si limitò a dire.

«Mi hai messo il broncio?» chiesi ridacchiando una volta che salimmo sull'auto.
La vedevo un poco tesa. «Può darsi» fece lei, accendendo la musica.
«La mia macchina è la tua macchina!» scossi la testa, arreso alla sua voce, poco intonata, mentre invadeva la mia vettura.
«Canta con me!» mi incitò
«Non so le parole!» urlai.
«Inventale!» rispose lei ridendo.

Ordinammo le pizze e poi ci sedemmo al bar a sgranocchiare un poco di patatine e bere uno spritz, o meglio, i bevetti uno spritz e lei un tè al limone.
«Alexina» dissi provocandola.
«Non mi chiamare cosi» ringhiò lei.
«Oh, povera cucciola»
«Sei particolarmente odiabile Gutierrez»
«Quindi è cosi? Siamo tornati al cognome?»
«Può essere caro mio» p
«Senti.. Tu, al ballo con Cody, ci andresti?»
«Perché questa domanda?»
«Bah, curiosità.»

«Le pizze sono pronte!» esclamò il cameriere interrompendo la nostra conversazione.

[ pov's Alexis ]

Gesù! Odiavo quando mi chiama in quel modo, mi faceva sentire piccina.
Però sapevo, dentro di me, che per quanto potesse questa cosa essere contraddittoria, speravo che prima o poi mi chiamasse ancora così.

In auto decisi di parlare di un argomento un poco serio, Teen Wolf.
«Froy, posso chiederti una cosa beh.. Un po' importante?»
«Dimmi, tanto siamo imbottigliati nel traffico, abbiamo tutto il tempo del mondo»
«Quanto importante?» chiese subito dopo guardandomi con i suoi occhi color ghiaccio.
«Boh. Un po' suppongo» risposi abbassando lo sguardo.
«Okay, spara»
«Perché non mi hai mai detto di essere un attore famoso?»

𝐓𝐄𝐀𝐑𝐒 𝐀𝐍𝐃 𝐇𝐎𝐍𝐄𝐘Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora