xix. il polso

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«Cosa gli hai detto Froy?» ripetè alzando un poco la sua voce vellutata, che divenne poco a poco sempre più cupa e triste.
«Ti prego, dimmi cosa cazzo gli hai urlato
«Aspetta! Vieni fuori, non parliamone qua.» dissi io.

«Quindi? Froy io voglio saperlo!» urlò. Era visibilmente scossa.
«Il polso, fammi vedere il polso» fu la mia risposta.
«No» disse seria e secca.
«Si. Alexis voglio vedere cosa ti ha fatto.» sbottai io, palesemente irato.

Insomma, io non sapevo proprio cosa fare, fu per questo che rimasi a guardarla parecchio secondi nel silenzio più assordante di tutti, senza dire una parola
Più fissavo quei suoi occhi nocciola, più mi rendevo conto che era stato uno sbaglio parlare con Nathan, lei magari non se lo aspettava e probabilmente l'avevo ferita.
Trascorremmo minuti fermi, statici, senza fare niente; in cui lei si fissava le punte dei piedi e cercava di nascondere le sue mani e io mi sentivo responsabile.
Le volevo bene, io le volevo bene davvero, volevo la sua felicità e non potevo di certo permettermi di compiere altri sbagli del genere.

Lei era diversa. Lei si guardava intorno come se nulla fosse. Lei si accorgeva, si accorgeva se il mio sguardo cambiava, si accorgeva quando avevo le pupille dilatate e quando no, si accorgeva quando il colore dei miei occhi diventava intenso e ceruleo e quando era pieno di rabbia e di ghiaccio.
Alzò lentamente il polso tutto rosso, con già un livido viola.
«Merda, andiamo a bagnarlo»
«No, sto bene»
«Non stai bene e ora andiamo via, ti prego Alexis, ti sto pregando»

In quel momento si capiva benissimo che nei miei occhi c'era un pizzico di disperazione, do supplica, per questo, dopo una pausa interminabile, parlò: «Andiamo»

«Senti Froy..»
«Dimmi»
«Come mai fai cosi? Cristo, non ti capisco proprio per niente. Sei cosi complicato e io non ce la faccio! Non so a cosa pensi, riesco a leggerti dentro ma fai sempre l'opposto di quello che vuoi far capire cazzo!» si mise le mani sul viso, esattamente come la sera precedente aveva fatto.

Cosi l'avevo ridotta io?
Avevo fatto qualsiasi cosa per proteggerla da quel mostro, ma a quanto pare il mostro in quel momento ero io che stavo ampliando tutto il suo dolore facendola dannare.

«Ti sto facendo impazzire?» domandai con voce flebile e spezzata.
Era Lei che mi faceva diventare pazzo, vulnerabile.

«Si cazzo, mi fai impazzire e non riesco a controllare le mie emozioni quando sono con te, non ce la faccio è più forte di me. Tu sei più forte di me. E non voglio che tu lo sia, odio questa cosa e soprattutto io non voglio il tuo maledetto aiuto, okay? Non ne ho bisogno, sto bene cosi, sto benissimo! Non vedi? Ho il pieno controllo di me e sto maledettamente bene
Sentii qualcosa dentro di me spezzarsi.
Anche se in fondo, io lo sapevo che lei aveva bisogno di me, ne aveva bisogno come si ha bisogno dell'aria, quasi quanto io avevo bisogno di lei.
Si, bisogno.

Ci siamo solo spinti troppo oltre dopo pico tempo.

«Con questo non vuol dire che mi piaci, Gutierrez» aggiunse infine cambiando espressione sul suo volto, era diventata poco più calma, sempre incazzata, ma un po' meno.
«Avevo capito, ma va bene cosi, anche tu non mi piaci in quel modo».

[ Pov's Alexis ]

ei ehm, senti scusami per oggi Gutierrez,
lo so che poi abbiamo continuato
la giornata come se nulla fosse ed è stato meglio cosi, perchè non potrei pensare di perderti ora che ti ho appena trovato, comunque avevo bisogno di sfogarmi e
ho detto anche enormi balle, quindi
dimentica quello che è successo okay? :3

Froy dal cognome difficile
potrei pensare di dimenticare
la parte in cui dici che non hai
bisogno del mio aiuto (cosa
assolutamente non vera) ma
non ho intenzione di cancellare
la parte in cui dici che ti faccio impazzire. modestamente faccio impazzire chiunque.
in qualsiasi caso tranquilla, non è successo nulla.

*facepalm* comunque perchè
ti comporti cosi con me? cioè
bho sei carino e coccoloso a
volte, poi mi fai crepare dalle
risate e infine diventi iperprotettivo

Froy dal cognome difficile
è diciamo una sfaccettatura del mio carattere
con te, imparerai a conoscermi meglio, anche
quando scopriremo dove diamine ci siamo
incontrati già!

[ ... ]

«Alexis, sono Maddie, mi apri?»

𝐓𝐄𝐀𝐑𝐒 𝐀𝐍𝐃 𝐇𝐎𝐍𝐄𝐘Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora