xxxxxxii. si, lo voglio.

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«Alexis Marie Looke. La donna della mia vita. La mia futura moglie. La persona con cui voglio passare il resto della mia vita. La madre dei nostri splendidi bambini.
Sai, non ti prometto che sarà facile, non ti prometto che sarà tutto rose e fiori o una camminata sotto il sole, ma ti prometto che, se dovessimo piovere, allora noi condivideremo lo stesso ombrello.
Io non ti prometto che sarà perfetto, non posso farlo, ma posso dirti che nella nostra imperfezione ci troveremo, e saremo l'uno il punto fermo dell'altra. Come abbiamo fatto fino ad ora.
Io voglio stare con te per sempre, voglio invecchiare avendoti al mio fianco e sapere che ci sarai sempre, voglio dare una bella vita ai nostri bambini, voglio crescerli con te nella nostra casa nuova.
Prometto di dirti sempre la verità, senza mai mentirti. Sei un diamante e io ti prometto che non ti lascerò mai andare e ti aiuterò a brillare come tu hai fatto con me

«Froy Gutierrez, non so bene da dove iniziare, sai? Ci siamo conosciuti nella tua città natale, Firenze, ero lì per una festa, non avrei mai pensato di incontrare la persona che avrebbe segnato la mia vita per sempre.
E poi siamo andati al College, mi ci sono trasferita con mio fratello. Poi arrivasti tu. O meglio, io cercavo mio fratello e tu capitasti in quella camera. Ricordo ancora che pensai che fosti un angelo.
Una sera, poi, litigai con qualcuno, nemmeno ricordo chi, e scappai nei giardini, tu mi seguisti e mi facesti ridere.
Per la prima volta trascorsimo del tempo insieme, solo tu ed io.
Ricordo tutte le nostre conversazioni guardando le stelle, ricordo i nostri litigi che ci facevano tanto male e bene contemporaneamente.
Mi hai fatta impazzire per dieci anni, o più.
Cosi andai a Milano e tu, il giorno dopo, eri lì.
Pronto per tornare a casa, in effetti, tu eri la mia casa e sei ancora la mia casa.
Nemmeno io posso prometterti che sarà sembre bello, però posso prometterti che sarò più che felice di condividere un ombrello con te

«Quindi, vuoi tu, Froy Gutierrez prendere come tua legittima sposa la qui presente Alexis Looke per amarla, onorarla e rispettarla, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà finché morte non vi separi?»

«Si, lo voglio

«E tu Alexis Marie Looke, vuoi prendere come tuo legittimo sposo il qui presente Froy Gutierrez per amarlo, onorarlo e rispettarlo, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà finché morte non vi separi?»

«Si, lo voglio.»

«Per il potere conferitomi dalla Chiesa vi dichiaro marito e moglie! Puoi baciare la sposa!»

[ tempo dopo.. ]

«E quindi, eccoci qua, dopo quanti? Quindici? Venti anni? Riuniti come sempre.» annunciò Tyler, sorridendo amorevolmente come solo lui sapeva fare.
«Continueremo a vederci, vero?» domandai.
«Ovvio. Chissene frega se tu e Froy siete sposati, se lo siamo anche io e Dylan, Grace e Aarone e Maddie e Drey, chissene frega se Tyler è un super regista, padre single e tutti noi abbiamo dei figli. Rimarremo sempre insieme, e i nostri bambini cresceranno insieme e beh, si troveranno, non è cosi?»

«Hai ragione Cody, hai ragione.. Sarà difficile, ma ce la faremo, ne sono convinta!» esclamò Maddie, alzando un calice di spumante per un brindisi.

[ ... ]

Non sapevo che quello sarebbe stato l'ultimo bicchiere per po' di tempo, non ci riuscimmo più a beccare, fino a quando, due anni dopo, Tyler trovò finalmente la donna giusta per lui, la donna che lo meritava e che lo rendeva felice, Dove Cameron.

Decidemmo di trovare un giorno, un posto fisso che doveva rimanere tale per il resto della nostra vita, in quel dì ci saremmo dovuti trovare tutti insieme.

Questa tradizione non durò, per niente, perché ne trovammo una migliore.
Ogni anno saremmo partiti per le vacanze di Halloween e saremmo andati a visitare una città nuova, tutti quanti insieme.
Si, insomma, non potevo desiderare una famiglia migliore.

Quindi, alla fine, grazie amici miei, siete stati importanti per me e per la persoma che sono diventata, voi lo sapete che tuttora lo siete. Non lo dimostro spesso il bene che vi voglio ma se ve ne doveste andare, una parte di me smetterebbe di esistere. Siete le persone con cui posso litigare, ridere, scherzare e urlare senza smettere di dire quello che penso perché poi, sappiamo, che qualunque cosa succeda ci ritroveremo sempre.
Quindi grazie perché mi amate, perché io con voi sto bene, grazie perché siamo un team.
L'amicizia vera è la nostra, la nostra che continua da una vita intera.

𝐓𝐄𝐀𝐑𝐒 𝐀𝐍𝐃 𝐇𝐎𝐍𝐄𝐘Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora