Tolsi i tacchi che mi stavano frantumando i piedi, misi un paio di calzini e uscii dalla stanza in punta di piedi, nonostante potessi fare tutto il casino che volevo, per raggiungere il dormitorio maschile.
Per i corridoi si sentivano schiamazzi e gemiti provenire da ogni dove, insomma,q qualcuno la notte del ballo si dava proprio da fare.
A metà strada ricordai che non sapevo i, numero della camera di Froy.
Me l'aveva detto qualcosa come cinquecentomila volte e io, ancora, non l'avevo fissato nella testa.Dietro di me arrivava ciondolando un ragazzo, sentivo i suoi passi, non ci diedi troppo peso fino a quando non aprì bocca.
«Alexis, che ci fai qua in giro?» Nathan SantClair. «Cerco una persona» annunciai dopo aver fatto un respiro profondo ed essermi provata a calmare, gli diedi le spalle, iniziai a camminare nuovamente, cercando di essere il più tranquilla possibile, aumentai il passo.
«Il proprietario di quella giacca? Il tuo accompagnatore? O dovrei forse dire Froy Gutierrez?»
«Non sono affari tuoi, lasciami in pace» sbottai.«È tardi, starà dormeno ormai. Vieni dentro, ti ospito io per questa notte.»
«Non ci penso nemmeno»
«Ti ho detto di venire, che c'è, hai paura?»
«Non ho paura di te»
«E allora vieni, se non hai paura»
«Come hai capito da solo, io sto cercando Froy, non te. Di conseguenza non ho la minima intenzione di accettare il tuo invito, buonanotte.» dissi seccata e cercando di essere il meno spaventata possibile, accennai due passi ma camminai tutta storta, ogni due secondi mi giravo a vedere se Lui fosse ancora dietro di me. Sentii la sua presa gelida sul mio polso. "Dai, vieni" sussurrava di continuo al mio orecchio.Volevo scappare, volevo almeno provarci.
«Lasciami»
«Non c'è nessuno che ti difende ora, non è cosi? Su, piccola Alexis, smetti di fare la dura»
Finalmente riuscii a muovermi, procedevo a passi svelti verso il mio dormitorio, ma mi strattonò per un braccio, mettendomi la sua mano sulla bocca e costringendomi ad entrare nella sua stanza.
Cercai di divincolarmi, ma, mi prese tra le braccia e allora scuoterle o muovere le gambe non servì più a nulla.
Mi spinse violentemente sul letto, strappandomi dalle mani la giacca di Froy e gettandola a terra.«Tu lo sai che sei solo mia, vero?»
«Smettila con questo tuo gioco perverso.» dissi tremando.
Si levò la maglia e se la passò da una mano all'altra come se fosse uno straccio.
Cercai di alzarmi e raggiungere la porta mentre lui era girato di spalle.
«Pensi che sia cosi stupido da lasciare la porta aperta? È chiusa a chiave, bimba.» Disse avvicinandosi a me e prendendomi da dietro.
«Tu mi piaci» annunciò mentre mi teneva stretta al suo corpo e io cercavo insistentemente di levare le sue mani da me e allungarmi verso la porta.«Lasciami andare!» gridai, quasi piangendo, quando la sua parte più sensibile venne a contatto con il mio fondoschiena. Non è possibile, pensai tra me e me. Non voglio. Cercai di muovermi ma non facevo altro che alimentare le sue voglie strane.
«Non cosi in fretta» fece lui, afferrandomi per un polso e stringendomi forte, mi fece girare verso si lui, eravamo faccia a faccia, mentre mi teneva bloccata mi slacciava il vestito rosso che lentamente cadde a terra, lasciandomi seminuda.
«Lasciami.» sussurrai, quasi supplichevole.Avevo gli occhi gonfi di pianto, di rabbia, di qualsiasi sensazione possa essere il dolore, mentre lui stringeva sempre di più, la sofferenza si faceva strada nel mio corpo, nel mio petto, spegnendomi la voce e, quasi, la forza di lottare.
E lui aumentava ancora la presa.Afferrò anche l'altro polso, mi sbatté al muro e iniziò a baciarmi con foga, tra una mia lamentela e l'altra.
Alzò entrambe le mie mani cosi da tenerle unite e ferme solo un un suo braccio, con l'altra mano mi levò il reggiseno e rimase a guardarmi con quelle pupille languide e bramose di sesso.
Sentii le sue mani premere sulle mie braccia, sulle cosce, sui fianchi.Dappertutto.
Sentii il suo fiato pesante sul mio collo, il suo respiro costante e caldo.
Le sue mani che schiacciavano il mio stomaco, il mio petto, le mie gambe.
I suoi occhi che mi guardavano voracemente, le sue parole perverse.
La sua lingua, la sua bocca nelle zone più sensibili di me.
STAI LEGGENDO
𝐓𝐄𝐀𝐑𝐒 𝐀𝐍𝐃 𝐇𝐎𝐍𝐄𝐘
Fanfiction【 𝐋𝐎𝐕𝐄 𝐅𝐎𝐑𝐄𝐕𝐄𝐑 ooo. 𝖿𝗋𝗈𝗒 𝗀𝗎𝗍𝗂𝖾𝗋𝗋𝖾𝗓 𝖈 𝖔 𝖒 𝖕 𝖑 𝖊 𝖙 𝖆 ( 🪐🥀🎞 ) Dove una ragazza, partita insieme al fratello e le migliori amiche per il college, si ritrova a vivere la sua vita con un gruppo di...