E' da tre giorni che siamo a Pullman ormai. Mio nonno (padre) è già stato ricoverato e passo la maggior parte del tempo con lui. Oggi farò il turno pomeridiano, voglio mezza giornata libera per me. Mi alzo a malavoglia dal letto ed esco fuori affacciandomi dal balcone.
Amo l'aria di campagna, totalmente diversa da quella che si respira in città. Da qui arrivano i miei ricordi più belli, la spensieratezza... mi manca.Non ho mai portato nessuno qui, neanche Harry, non sapeva nulla del mio vero padre e avevo paura non avrebbe capito, mi sbagliavo. Mi chiedo se dovrò raccontare tutto anche a Luke, dato che mi ha accompagnato qui. A volte mi sento sollevata dal fatto che gli umani non possano leggere nel pensiero perché, se Luke dovesse leggere ogni singola cosa che penso di Harry e che immagino con Harry, non credo ne reagirebbe bene, ed avrebbe tutte le ragioni del mondo.
Un dolore di pancia mi colpisce dal nulla e rilascio un lamento involontario. Non è la prima volta che mi accade, come da un po' mi affligge il senso di nausea. Dovrò farmi controllare, credo di avere un bel brutto virus. Meglio non aspettare più di tanto.
"Dormito bene?" dice dietro di me Luke, avvolgendo le sue morbidi braccia attorno alla mia vita e lasciando un bacio umido sul mio collo.Faccio si con la testa lasciandomi coccolare.
"Cosa vuoi per colazione?"
"Non ho molta fame" porto in automatico la mano sulla pancia "non sto molto bene, credo digunerò per stamattina."
Lo sento fare un gemito in dissenso e si stacca da me "Okay, allora vado a preparare qualcosa per me." Mi giro e gli sorrido mentre lui va via.
Rientro dentro un po' infreddolita, in questi giorni non ho avuto il tempo neanche di guardare il telefono. Lo prendo dal comò e lo sblocco, mi ritrovo qualche chiamata e qualche messaggio. Quando cerco di chiamare Liam mi si spegne, completamente scarico, Sbuffo e vado nella valigia a prendere il carica batterie, ma ciò che trovo mi lascia un po' perplessa. Una lettera.
Strano, non l'ho messa io.
La giro per vedere di chi è.
"Per Abigaylle".Quella scrittura.
Harry.
Corro verso la porta chiudendola a chiave e mi precipito sul letto strappando in modo violento la carta e aprendola come una furia."Ti amo.
E' vero, dovrebbe essere la conclusione di questa lettera, ma io voglio cominciarla così. Ultimamente ti ho ferito molteplici volte e ho dimostrato più odio che amore nei tuoi confronti. Così, credo che dovrò dirtelo più spesso, ricordartelo più spesso. Ricordarti che ti amo e che per qualsiasi cosa io sarò sempre qui. Sono stato stupido Abi, lo ammetto, ma ci ho pensato tanto e credo che sia ora di spiegarti il perché di tutto questo. No, non te lo scriverò qui, non mi sembra giusto. Tra una settimana sarai finalmente di nuovo tra le mie braccia e ti dirò tutto, ogni singola cosa. Giuro. Ma per farti calmare ti dirò il soggetto principale della discussione: mia madre.
Ti amo.
Spero tuo padre, se posso chiamarlo così, stia bene, perché se fosse il contrario so che ne soffriresti e già ti basta la sofferenza che ti ho causato e continuo a causarti io, e non voglio vederti più distrutta di quando già sei.
Ti amo.
Ti ricordi due anni fa? Quando finalmente riuscimmo a far mettere Bea e Niall insieme? Bea aveva paura che lui fosse uno stronzo come tutti gli altri, dato che quando eravamo tutti insieme, loro non facevano altro che battibeccare. Ma le nostre supposizione erano esatte! Lo facevano perché entrambi si piacevano. E ti ricordi che disse Niall? "E' soltanto una papera che non vuole chiudere quel maledettissimo becco" E ora? Ora non fa altro che rimediare agli errori che fa e corre a riprendersela quando lei lo molla. Ciò che avrei dovuto fare anche io.
Ti amo.
Ti ricordi in terzo superiore quando ci provai con l'ex di Liam? Mi ignorasti una settimana intera. Mi dispiace Abi, ma era una scommessa che avevo perso con quell'idiota di Niall. Ti chiedo scusa per la sofferenza che provasti quella settimana! Se avessi saputo che saremmo arrivati a questo, mi sarei fatto perdonare subito e così avrei trascorso una settimana in più con te, ma allora non sapevo saremmo arrivati... A questo.
Ti amo.
Non vedo l'ora che torni, sappiamo entrambi come finirà. Sappiamo entrambi che tu riuscirai di nuovo a cambiarmi, a rendermi buono. Sappiamo entrambi che staremo di nuovo insieme.
Ti amo.
Non so quando leggerai questa lettera e ti giuro, sono scioccato tanto quanto te che io, Harry Styles, abbia scritto una lettera. Ma avevo seriamente bisogno di farti sapere queste cose.
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Wait || h.s. italy ||
Fanfiction"Nel sadico l'atavica paura della donna, che è di ogni uomo, raggiunge un livello patologico. Alla base il sadico è un pavido e un vigliacco, un imbelle che ha paura di misurarsi con la realtà. Tu hai permesso alla rabbia di prendere il controllo di...