Capitolo 13

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Neymar's POV

La cercai in mezzo a tutta la gente ma non riuscii a trovarla,allora mi allontanai un po'dalle luci della festa.

Avvicinandomi verso una rientranza della spiaggia sentii dei singhiozzi.Doveva essere lì.

Per assicurarmi che fosse lei mi nascosi dietro una pietra,e la vidi.Stava seduta su uno scoglio,con la testa tra le mani,e piangeva.

Mi avvicinai e mi sedetti accanto a lei.Alzò un attimo lo sguardo verso di me e vidi i suoi occhi rossi,chissà quante lacrime aveva versato quella sera.

"V-vattene"sussurrò.Anche se me lo sarei dovuto aspettare,quelle parole mi ferirono.

"No,io devo chiare le cose,tu hai frainteso tutto..."le dissi,ma lei mi bloccò.

"Cosa avrei frainteso,eh?Dopo non esserti fatto sentire per due giorni vai con un'altra e mi lasci completamente da sola,poi torni e pensi che io ti dica'Amore vieni qui!'?"urlò lei.

"Smettila,ti prego.Ho sbagliato tutto,avrei dovuto mandarti il buongiorno,la buonanotte,fare delle telefonate lunghe due ore,ma non l'ho fatto.Non posso tornare indietro okay?Io non ho mai avuto una vera relazione con qualcuno,ma ti prometto che proverò ad essere quello che vuoi,ti prego."dissi,e la voce mi si spezzò alla fine,anche contro la mia volontà.

"E la ragazza?Chi è?"mi chiese lei.

"È...mia sorella."le risposi.

Taylor's POV

Sua sorella?Io credevo che mi stesse tradendo invece era solo sua sorella.Che figura di merda.Avrebbe potuto presentarmela.

Ciò non cancellava il fatto che mi aveva lasciato sola in mezzo a gente che non conoscevo,avrebbe potuto invitarmi a ballare,invece ha preferito dimenticarsi della mia presenza.

Mi limitai a guardarlo intensamente negli occhi.

"Si,si chiama Rafaella.So che avrei dovuto presentartela,ma non la vedevo da tanto tempo e..."lasciò la frase in sospeso,poi si prese la testa tra le mani.

Qui quella arrabbiata dovevo essere io,non lui.

"Va bene."gli risposi freddamente e feci per andarmene,ma lui mi bloccò per il polso.

"Aspetta,devo parlarti."mi disse.

"Non c'è più nulla da dire"risposi io,cercando di liberarmi dalla sua presa.

"E invece si.Ascoltami,poi se te ne vorrai andare sarai libera di farlo."mi disse,quasi supplicandomi.Quando mi risedetti vicino a lui,tirò un sospiro di sollievo.

"La prima volta che ti ho vista,allo stadio,che mi guardavi,ho subito voluto conoscerti.Quando ti ho rivista il giorno dopo,e ho avuto l'occasione di aiutarti,sono stato felicissimo.Per la prima volta mi sentivo a casa con qualcuno,mi sentivo me stesso.Tu sei riuscita a vedere dentro di me,e te ne sarò per sempre grato.Poi ti ho invitata ad uscire,perchè i miei sentimenti stavano diventando qualcosa di più,e quando ho sentito la tua storia sono voluto starti vicino.Ti ho dato quel bacio sperando di farti capire i miei sentimenti,ma non sono stato abbastanza bravo."e a quel punto la voce gli si spezzò,ma continuò ugualmente.

"Sono stato solo uno stupido,avevo promesso a me stesso che non ti avrei fatta soffrire,e invece é esattamente ciò che ho fatto."disse con le lacrime agli occhi.Io non riuscii a trattenermi e cominciai a piangere.

"Non so perchè sono così emotivo,ma stanotte nulla sembra andare secondo i piani,e io continuo ad avere bisogno di amore,perché sono solo un ragazzo."disse asciugandosi una lacrima che stava scendendo lungo la sua guancia.Mi pentii di averlo fatto sentire così in colpa.

I don't wanna lose you now(a Neymar Jr fanfiction)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora