Taylor's POV
Vale per prima cosa mi squadrò dalla testa ai piedi,poi si soffermò sule fasce avvolte attorno ai miei polsi e il sorriso scomparve dal suo viso,lasciando il posto ad un'espressione piuttosto preoccupata.
"Cosa sono quelle..."disse,ma io la interruppi.
"Senti,ci sono così tante cose che tu non sai di me,tante cose che non ti ho detto per paura di perdere la mia migliore amica.Io in passato mi tagliavo,ma comunque credo che tu l'avessi intuito.Come sai prima vivevo in America,ed era tutto un disastro.Nessuno mi accettava,e di conseguenza non lo facevo neanche io.Tutti mi prendevano in giro,nessuno mi amava per quello che ero,e un giorno ho cominciato a pensare che l'errore fossi io,che fossi io quella sbagliata in questo mondo.Sono venuta in Italia per cercare di cambiare in meglio la mia vita,per ricominciare da capo lontano da tutti.Ho incontrato te e gli altri,che mi siete stati vicini,e non ho voluto raccontarvi nulla per paura che ve ne andaste come avevano fatto tutti fino a quel momento.Spero che tu non mi odi adesso."dissi abbassando lo sguardo sulla coperta del letto,diventata molto interessante,per evitare di mostrare il luccichio delle lacrime che stavano per scendere dai miei occhi.
Passarono alcuni attimi di silenzio,poi mi decisi ad alzare nuovamente gli occhi verso Vale,che mi abbracciò subito.
"Avresti dovuto dirmelo,io non ti avrei mai abbandonata per nessun motivo al mondo,capito?"mi disse sciogliendo l'abbraccio.Io mi limitai a sorridere in risposta.
"Allora...come è andata ieri?Tu e Neymar avete chiarito?"mi chiese.Dopo quella domanda tirai un sospiro di sollievo,infondo tra di noi non era cambiato nulla.
"Beh si...praticamente come avrai capito ieri sera l'ho rifatto di nuovo perchè,vabbè insomma con lui mi sentivo me stessa,mi sentivo felice,amata e guardare quelle foto mi ha fatto crollare il mondo addosso.Vedere le sue labbra su quelle di un'altra,le sue mani toccarla...mi ha fatta arrabbiare in un modo assurdo,ma mi ha anche fatta sentire di nuovo come se non fossi abbastanza.Il peso delle colpe che mi stavo attribuendo era troppo alto,allora ho ripreso quella lametta che per qualche motivo stava nella mia borsa e l'ho passata sulla mia pelle un numero esagerato di volte.Lì per lì mi ha dato sollievo,ma quando ho capito di aver fatto la cosa sbagliata ormai era troppo tardi..."dissi soffocando un singhiozzo.Il ricordo di ciò che in realtà era successo solo alcune ore prima continuava a bruciare.Le ferite che portavo dentro continuavano a bruciare,come se si fossero riaperte.Perchè infondo non erano tanto i tagli sulle mie braccia a fare male,ma ciò che sentivo dentro che,con quel gesto che in quel momento mi sembrava così stupido e disperato,stavo cercando di alleviare.Volevo che il dolore fisico superasse quello che provavo dentro.
Dopo una breve pausa ripresi a parlare.
"Lui è venuto,credo che l'avesse intuito,e mi ha medicata e portata sul letto,perchè io ero svenuta.Quando ho cominciato a riprendere i sensi ho sentito tutto quello che mi stava dicendo e sono rimasta molto stupita.Dopo tutte quelle parole ero convinta che sarebbe restato,invece se n'é andato dicendo che era meglio per entrambi.Io non riuscivo a essere arrabbiata con lui,quindi l'ho seguito giù per strada con non so quale forza e allora abbiamo chiarito."concluisi finalmente,sorridendo.
"Bene,sono contenta per voi...aspetta un secondo"disse Vale,prendendo il suo telefono che aveva appena squillato.La osservai mentre scriveva qualcosa e intravidi dei cuori rossi sul display del suo cellulare.Presi l'occasione per stuzzicarla.
"Ti piace"esordii,curiosa della sua risposta.
"No!"urlò rimettendo il telefono sul comodino e spostando l'attenzione su di me.
Io mi misi a ridere,ero sicura che avrebbe risposto così.
"Taylor che cazzo ti ridi?!"chiese lei arrabbiata.
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I don't wanna lose you now(a Neymar Jr fanfiction)
Teen FictionTaylor e Neymar. Il buio e la luce. Lei,una ragazza timida,riservata,che nasconde qualcosa più grande di lei,il suo passato. Lui,un bad boy all'apparenza,ma dolce e sensibile in fondo,disposto a cambiare per renderla felice. Così diversi,ma così ugu...