Off Stage Part 7

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<Come mai hai scelto proprio Alice Munro?>  domandò Kim Woobin.

Sicheng era alla cattedra, seduto accanto a lui. Stavano facendo il punto sulla sua relazione di fine semestre, mentre il resto della classe lavorava a gruppi.

<Ecco...> "perché piace a te." <Ha uno stile immediato. E i suoi personaggi sono così... veri.>

Il signor Kim s'illuminò. <Ho seguito un corso su dei lei all'università, sai?>

Ovvio che lo sapeva. <Davvero?>

<Già. Dovessi trovarti in difficoltà, posso indicarti delle ottime fonti. Altrimenti, lascio fare a te.>

Quel giorno i capelli del signor Kim erano leggermente più lunghi e un po' disordinati, forse aveva bisogno di farli sistemare. Gli sembravano i capelli di Yuta dopo aver finito di ballare, solo che lui era carino così disordinato e con le guanciotte lievemente rosse per lo sforzo. A Sicheng venne da sorridere a quella visione.

<Sicheng, va tutto bene?> Sicheng si svegliò dal suo piccolo stato di trance.

<Oh, sì certo, stavo solo pensando che in futuro il suo aiuto mi potrebbe essere utile.>

<Bene. Hai pensato a come scegliere i racconti da analizzare?> gli chiese.

<Potresti coprire tutto l'arco della sua carriera, oppure concentrarti su una singola raccolta.>

Sicheng studiò i polsi del signor Kim, incrociati sule ginocchia. Se lo immaginò, penna in mano, che gli correggeva la relazione su Alice Munro. Poi se lo immaginò da giovane, all'università, chino sulla scrivania, con il suo cane acciambellato ai suoi piedi. E infine si vide, lui, Dong Sicheng, fare la stessa . Forse doveva darsi alla lettura, magari quella cinese, ma quanto ci avrebbe messo a strappare i consenso da sua madre? Come minimo doveva vincere dottorato, e poi magari una cattedra in qualche università prestigiosa. Insomma, non meno di una quindicina d'anni, tra un cosa e l'altra.

<Ho buttato giù qualche idea, ma non riesco a decidere quali racconti scegliere. Lei cosa mi consiglia?>

Kim iniziò a parlare, ma Sicheng non riusciva ad ascoltarlo con l'attenzione di sempre. Continuava a pensare alla sera prima, agli occhi di Yuta, pieni di speranza, quando gli aveva chiesto di raggiungerlo sulla pista da ballo. Ma quello che non riusciva a farsi uscire dalla testa era certamente il suo sorriso.

Quella mattina a colazione nessuno aveva osato dire una parola. A parte Lin che, tra una cucchiaiata e l'altra di cereali, se n'era uscita fuori con: <Yuta è fantastico.>

Sicheng si era limitato a bofonchiare qualcosa mentre mandava giù un boccone, evitando di incrociare lo sguardo con quello di sua sorella.

<... l'evoluzione della sua carriera. Per esempio, potresti paragonare il suo primo racconto con uno della sua ultima raccolta. Ma è solo una possibilità. Devi decidere tu.> concluso Woobin.

<Ci penserò.>

Il signor Kim fece ruotare la sedia girevole, scostandosi leggermente. <Comunque sia, so che ne farai un ottimo lavoro.>

<Davvero?> chiese Sicheng. Adesso era di nuovo concentrato su di lui.

<Certo che sì. Non dirmi che sei preoccupato per la relazione.>

<Beh... è il primo compito davvero importante di quest'anno.>

<Sicheng.> il signor Kim strizzò gli occhi in quel modo tutto suo di sorridere.

Just Me, You, and the Music [Yuwin]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora