Jongseok lo fermò subito, appena lo vide entrare dalla porta sul retro.<Ti hanno scoperto, Sicheng. Ha chiamato la scuola. Ho dovuto fare rapporto alla autorità.> lo informò lanciando uno sguardo verso la porta interna. <Tua madre è nello studio.>
<Grazie per avermi avvisato.>
<A proposito, ho saputo del tuo annuncio di ieri sera.> si appoggiò al bancone: <Accidenti, quando decidi qualcosa non ti ferma più nessuno.>
Sicheng si strinse lo zaino al peto. <Linchen mi odia.>
<Non credo proprio.>
<Dico sul serio. Mi odia.>
Jongseok piegò leggermente il capo: <E per cosa? Per lo spettacolo? Posso capire se fosse stato un concorso, ma è un evento di beneficienza. Siete tu e Linchen e altre otto, nove persone. Giusto?>
<Non è quello. È che...> Guardò Jongseok. Se avesse iniziato a parlare di Yuta, se avesse anche solo pronunciato quel nome, Jongseok, con quel suo intuito infallibile, avrebbe capito cosa stava succedendo. <Fa niente.> disse. <Passerà.>
<Ne sono certo.> disse lui.
<Scommetto che tua nonna avrebbe voluto essere qui. Non voleva mai perdersi niente.> continuò poi.
Sicheng annuì. <Tu verrai allo spettacolo, vero? Visto che lei non può?>
<Molto volentieri.>
🎶
Mentre andava nello studio, Sicheng passò davanti alla sala prove. Da dentro le voci di Lin e Yuta, mescolate alla musica emessa dallo stereo. Bene. Dunque Naomi non gli aveva proibito di venire a casa loro. Sicheng si sentì un po' rincuorato.
Sua madre stava lavorando al portatile con l'agenda aperta accanto alla tastiera. Aveva una scrivania poco piccola rispetto a quella del nonno, e ricca di decori vittoriani che ben si addicevano al suo stile classico ed elegante.
Sicheng non perse tempo. Inutile stare lì ad aspettare un suo sguardo di rimprovero o accuse.
<Ho saltato alcune lezioni oggi.> esordì. <Quasi tutte. Io...> Non aveva pensato a come continuare.
<Sì, lo so.>
<Mi beccherò una punizione. Però se c'è qualcos'altro che vuoi fare...>
Sua madre, senza distogliere lo sguardo dallo schermo, disse: <Temo che qualunque punizione decidessi di darti, non servirebbe a nulla.>
<Ho litigato con Taeyong. Non potevo restare a scuola. Io->
<Pensavo avessi voltato pagina, Sicheng. To ricordi di ieri sera?> Chiuse il portatile. <Ieri. Voglio solo capire cosa devo aspettarmi. Hai intenzione di buttarti a capofitto in questo tuo progetto per poi cambiare di nuovo idea? Devo spendere i miei soldi per mandarti in una scuola di danza per poi sentirmi dire, tipo il primo semestre, che hai deciso di fare il geologo?>
<No. Non lo so. Cioè no, non credo di... il geologo?>
Sicheng si mise a ridere. Era stanco. Tutto quel camminare, fare su e giù in autobus, i mille pensieri... l'avevano sfinito. <Ma se vuoi che ti dica per sempre, allora risparmi i soldi. Piuttosto...>
<Piuttosto cosa?>
<Piuttosto mi inventerò qualcosa.>
<Non ne dubito.>
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Just Me, You, and the Music [Yuwin]
FanfictionDove Sicheng ha mollato la danza E Yuta è l'insegnante di ballo di sua sorella