Still On Stage? Part 2

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Il ricevimento che seguì il concerto era affollatissimo.

Sicheng rimase con la sua famiglia. Normalmente, sarebbe stato il nonno a trascinare Lin in un frenetico "tour de force" di pubbliche relazioni, ma quella sera fu suo padre a occuparsi di sua sorella. Il nonno aveva l'aria insolitamente mogia.

<Ti è piaciuto come ho ballato?> gli chiese Sicheng.

<No. Ma non mi è neanche dispiaciuto.>

Con ogni probabilità, era il massimo che avrebbe ottenuto da lui.

<Nonno, ma a te cosa piace? Cioè, cosa ti piace davvero?>

<Come, scusa?> rispose il nonno, con aria perplessa.

<Cosa ti piace davvero?>

<Questo. Tutto questo.>

Sicheng si mise a ridere.

<Non sto scherzando.> disse il nonno. <Ho dedicato tutta la vita a questo mondo. I miei soldi. Il mio tempo. E pensare che avrei potuto starmene comodamente sdraiato su una spiaggia della Nuova Zelanda a sorseggiare cocktail.> Lasciò vagare lo sguardo sul salone affollato.

Sicheng si ricordò di quando, otto anni prima, l'aveva visto commuoversi ad un concerto. <Lo so. Sono un vecchio rompiscatole.> aggiunse il nonno. <E non riesco ad esprimermi. Soprattutto adesso che la nonna non c'è più. Questo è il massimo che posso fare.>

<Sì... lo so...> rispose Sicheng. Si immaginò di raccontare questo discorso a Yuta, e forse anche spiegargli tutta la storia dietro la sua scenata a Praga. Non l'aveva ancora fatto. Forse perché non ne aveva mai sentito il bisogno. O semplicemente perché non ne aveva avuto il coraggio.

Ma in questo momento sentiva di doverlo fare, volerlo fare.

Peccato che al momento Yuta non era disponibile, stava chiacchierando con gli amici che si era portato dietro.

Sicheng pensò di raggiungere Taeyong, Doyoung e i loro due amici.

Li cercò tra la folla. Ci volete poco per individuare la testa rossa del suo migliore amico. E inoltre, gli altri tre era tutti piuttosto alti in confronto a Taeyong.

Stava per dirigersi verso di loro quando sua madre si unì a lui e al nonno, aveva un bicchiere di champagne in mano. <Non ho mai visto così tanta gente ad un concerto di beneficenza. Chissà quante donazioni arriveranno!>

<Già, hai ragione. Ora devo andare.> rispose Sicheng sbrigativamente.

Oltrepassò la madre per raggiungere i suoi amici. Ma non riuscì più a vederli.

Yong, Doyoung e gli altri due erano spariti. Sicheng si guardò intorno. Nessuna traccia.

Però vide Yuta. Era libero. Era dall'altra parte della sala, da solo, a controllare il cellulare, rivolto verso l'angolo.

Si avvicinò silenziosamente a lui da dietro fino a quando tra loro c'era poco meno di un metro di distanza. Yuta non l'aveva ancora notato.

Sicheng gli saltò quasi addosso e gli coprì entrambi gli occhi con le mani.

<Indovina chi sono!>

<Sicheng!> disse lui, rimuovendo le mani del minore che bloccavano la sua vista.

<Uffa! Come hai fatto a capirlo così in fretta?> chiese Sicheng, tra il felice e il deluso.

<Ti riconoscerei ovunque.>

Just Me, You, and the Music [Yuwin]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora