Martedì mattina, in auto, in perfetto orario, Sicheng disse a sua sorella: <Ho visto come ti sei esercitata ieri, Yuta è abbastanza esigente vero? Ma sei stata davvero brava.><È lo stesso pezzo che stavo provando con la Temnikova ma remixato.> proprio come aveva ipotizzato Sicheng. <Io e Yuta abbiamo cambiato un sacco di passi che non mi piacevano. E vero è esigente, ma è bravo.>
<Stai imparando molto in fretta.>
La mamma di Sicheng gli lanciò una rapida occhiata nello specchietto retrovisore. Poi si girò verso Lin.
<Non pensi che per l'apertura dovresti fare qualcosa che conosci già da un po', come la vecchia coreografia? Vedrò di parlarne con Yuta.>
Sembrava quasi che le desse fastidio che sua figlia si divertisse nel ballare.
Erano fermi a un semaforo: digitò un appunto sul telefono.
Dopo aver lasciato Lin davanti alla scuola, si girò verso Sicheng e gli chiese: <Secondo te è troppo complicata la nuova coreografia? Voglio dire, farà in tempo a impararla per bene?>
<Certo non è proprio la coreografia più facile che le ho visto eseguire ma penso che riuscirà a fare uno spettacolo grandioso. Infondo l'importante è che lei si diverta.>
<Ma penso che se riprendesse la maggior parte dei passi sarebbe migliore e forse sarebbe anche più forte d'impatto.>
Sicheng guardò fuori dal finestrino."Solo tu. E la musica." facile a dirsi per Yuta.
<Ovvio. Non dobbiamo certo deludere le aspettative della gente. E non far fare a Linchen quello che la rende felice.>
<Sai benissimo quello che intendevo dire, Sicheng.> rispose sua madre, con un sospiro esasperato.
<Infatti. È quello che dico anch'io: o la perfezione, o niente.>
Sua madre non replicò. Forse avrebbe voluto avere l'ultima parola, ma la tenne per sé. Guidò silenziosamente fino a scuola.
Sicheng scese, sbatté con violenza la portiera, e pregò che il signor Kim non ce l'avesse ancora con lui per il ritardo del giorno prima.
🎶
Era in anticipo. In classe c'erano solo Lee Hyekyo e il signor Kim, alla cattedra, che ridevano per chissà cosa. Sicheng tirò dritto, andò a sedersi al suo banco, e aprì la zaino. I due continuarono a chiacchierare tranquillamente. Sicheng tirò fuori i racconti di Alice Munro che gli aveva prestato Woobin e li portò alla cattedra. <Grazie per il libro.> disse interrompendo la loro conversazione. <È la sua copia personale, penso la rivoglia indietro. O posso...?>
Hyekyo alzò gli occhi al cielo e andò al suo banco. Nel frattempo, avevano cominciato ad arrivare anche gli altri studenti. <Se ti serve ancora tienilo. Me lo restituirai poi.>
<Mi dispiace per ieri.> sussurrò Sicheng, stringendosi il libro al petto. <Le avevo promesso che non sarei più arrivato in ritardo...>
<Apprezzo le tue scuse, grazie.>
Sicheng rimase in attesa. Sperava in un "la nostra amicizia non cambia" oppure in un "so che ce la puoi fare, Sicheng". Ma probabilmente solo Yuta lo avrebbe capito, e peccato che il signor Kim non fosse Yuta.
Woobin inarcò le sopracciglia come a dire "sei ancora qui?".
<Avrei una domanda sul compito.> disse Sicheng, appoggiandosi alla cattedra. Gli cadde l'occhio sul cassetto dove qualche giorno prima aveva lasciato il pandolce e il post-it per Kim. Sembravano passati anni luce.
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Just Me, You, and the Music [Yuwin]
FanfictionDove Sicheng ha mollato la danza E Yuta è l'insegnante di ballo di sua sorella