Sicheng si svegliò con il profumo di tacchino, e si sentiva decisamente meglio della sera prima, ma aveva ancora un po' di mal di testa. Però era felice.Tra tutte le feste che celebrava la sua famiglia, il Ringraziamento era la meno peggio. Soprattutto quest'anno. Avrebbe potuto mangiare a volontà e trascorrere l'intera giornata con le persone che preferiva: Taeyong, Linchen e adesso anche Yuta.
Chiuse gli occhi e pensò a tutto ciò.
E va bene, forse era un po' prematuro includere Yuta in questa categoria, in fondo non è che si conoscessero da così tanto. Ma gli venne naturale. Ci sono legami che si costruiscono con il tempo, in anni di frequentazione, e poi ci sono quelli si instaurano fin da subito, praticamente al primo incontro, ed è così e basta.
Si girò su un fianco e aprì gli occhi. Ammucchiati accanto al letto c'erano il vestiti che aveva indossato per uscire con Taeyong e Doyoung.
Era davvero lui, la sera prima, il ragazzo che beve, che dice e fa cose non del tutto appropriate? Scese dal letto, appese i vestiti nella cabina armadio e mise in ordine la stanza. Dopo essersi fatto la doccia si infilò i jeans, un maglione e un paio di calze pesantissime. C'erano giorni da camicia e t-shirt. E poi c'era tutto il resto.
🎶
Suo padre stava prendendo il caffè in cucina, mentre seduto al bancone chiacchierava con Jongseok. In pratica era vestito come il figlio: vecchi jeans, maglione piuttosto largo e pantofole.
Si salutarono come ogni mattina. L'episodio del giorno prima, lui che gli strattonava il filo delle cuffie, Sicheng che si rifiutava di salutare sua madre prima della partenza, era stato dimenticato.
<Ti sei divertito ieri sera?> gli chiese. Sicheng d'istinto s'immobilizzò, come se fosse stato colto in flagrante.
<Ero con Taeyong, niente di che.>
Suo padre si girò e gli fece un sorriso. <Lo so. Ho visto il tuo post-it. Volevo solo sapere se vi siete divertiti.> Lui di sicuro sì, ma Taeyong...
<Sì sì.>
<Bene.> Lo squadrò da capo a piedi. Come se avesse notato qualcosa di diverso in lui.
<Che c'è.> domandò Sicheng.
<Niente niente.>
<Okay...> Sicheng si versò del caffè. <Lin dov'è?> chiese.
<Davanti alla Wii. Gli ho detto che oggi può giocarci quanto vuole.>
<Sicheng vuoi che ti faccia le uova?> gli chiese Jongseok.
<Lascia Jongseok. Ci penso io.> disse suo padre, scattando in piedi. Jongseok e Sicheng si scambiarono un'occhiata interrogativa: avevano sentito bene? Evidentemente sì. <Sciò.> fece il papà di Sicheng, allontanandoli dal frigorifero mentre tirava fuori burro, panna e uova.
<Non so se c'è spazio...> incominciò Jongseok un po' nervoso.
<Spazio per cosa?> chiese suo padre.
<Spazio per tutti in cucina.>
Sicheng pensò bene di togliersi dai piedi, e andò al bancone con il suo caffè.
<Sciocchezze. Ti ricordo che ho passato due anni in Francia quando ero più giovane. So come si cucinano le omelette. In cinque minuti le preparo. In due minuti le mangiamo. Un minuto per rassettare, e la cucina è di nuovo tutta tua.>
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Just Me, You, and the Music [Yuwin]
FanfictionDove Sicheng ha mollato la danza E Yuta è l'insegnante di ballo di sua sorella