Off Stage Part 14

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Il lunedì Sicheng era ancora su di giri per aver tenuto testa a suo nonno.

Domenica lui si era comportato come se non fosse successo niente, come se tra loro non fosse cambiato nulla. Ma per Sicheng qualcosa era cambiato, eccome. Per troppo tempo aveva taciuto, dando credito al messaggio sottinteso del nonno: abbandonando il palco ti sei giocato ogni diritto sulla danza.

Per te la danza non deve contare più niente.

Tutte balle. Adesso Sicheng l'aveva capito.

Per lui la danza contava. Altroché. Non aveva mai smesso di contare.

"Fai finta che tuo nonno non ci sia", gli aveva detto Yuta.

Impossibile. Tornare a ballare voleva dire affrontare suo nonno. Gli aveva tenuto testa una volta e l'avrebbe fatto di nuovo, se necessario. Ma quanti altri scontri doveva aspettarsi?

Aveva bisogno d'aiuto. Aveva bisogno di qualcuno che riuscisse a capirlo.

In auto, mentre sua madre l'accompagnava a scuola, scrisse il suo primo messaggio a Yuta.


Yuta Hyung 🎶

Da amico ad amico, sono pronto a parlare.

🎶

A ogni cambio d'ora Sicheng controllava il cellulare. Più tempo passava senza una risposta di Yuta, più gli venivano dubbi su se stesso.

"Sul serio pensi di riuscire a rimetterti a ballare fregandotene del resto della famiglia?" .

Poi passò a mettere in dubbio i suoi dubbi. "Smettila di pensare a loro. Pensa solo a te. E alla musica. Oppure ammetti che aveva ragione Taeyong, che forse non è la danza che ti manca, ma l'essere al centro dell'attenzione.".

Più tardi, durante il pranzo, mentre Taeyong e Doyoung stavano chiacchierando, gli arrivò un messaggio. Tirò subito fuori il cellulare e sorrise.


Yuta hyung 🎶

Sarò a casa vostra domani. Può andare bene?


Sicheng digitò un rapidissimo ok e mise via il cellulare.

<Wow. Risposta in tempo reale.> disse Doyoung.

<Chi era? Tu hai solo i nostri numeri.> disse Taeyong.

Sicheng li squadrò entrambi, pensando se e cosa voleva raccontargli.

<Era Yuta.>

<Chi?> chiesero in coro.

<Il nuovo insegnante di danza di Linchen.>

<Il tipo sembra-avere-la-nostra-età-ed-infatti-è-così?> chiese Doyoung.

<Che forse forse conoscerai giovedì, al pranzo del Ringraziamento.> disse Sicheng rivolgendosi a Taeyong. <Lin ci teneva ad invitarlo. Con la sua ragazza.>

<E sentiamo un po'...> chiese Dongyoung, strofinandosi il mento con aria interrogativa. <come mai, se posso fare una domanda scema, vi state mandando messaggini?>

<Ci siamo messi d'accordo per vederci.> rispose Sicheng come se fosse la cosa più normale del mondo.

<E come mai vi vedete?> continuò l'altro suo amico.

<Perché...> Perché Yuta avrebbe saputo ascoltarlo. Di questo Sicheng era sicuro. Poi chissà, forse avrebbe ripreso a ballare, o forse no. Non poteva saperlo. Né poteva spiegare qualcosa che non capiva bene neanche lui.

Just Me, You, and the Music [Yuwin]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora