📍Montreal, Canada
Giugno 2018Lo squillare incessante del telefono che va avanti da almeno cinque minuti mi costringe ad alzarmi dal non tanto comodo divano della mia stanza all'interno dell'hospitality in cui ho dormito stanotte.
È la prima volta che mi capita di passare la notte nel motorhome, e sinceramente spero anche sia l'ultima.
Ieri sera sul tardi Toto e Niki hanno convocato me e Lewis nel box per un briefing fra noi quattro, ma la cosa si è rivelata più lunga del previsto, abbiamo finito alle tre di notte e visto che il circuito di Montreal è costruito su un'isola artificiale in mezzo al fiume San Lorenzo e l'ultimo battello che porta in città passa all'una, siamo rimasti bloccati qui per la notte.
Inutilmente tra l'altro, considerando che l'unica cosa che abbiamo deciso è la strategia da usare in gara per quanto riguarda le gomme.
Per il resto, l'argomento più serio che abbiamo affrontato nelle successive due ore e mezza sono state le discutibilissime treccine di Lewis."Tra quindici minuti ti voglio nel box, ieri non abbiamo concluso niente e dobbiamo discutere ancora di alcune cose, vedi di non fare tardi." esclama Toto, riattaccando subito dopo, senza darmi il tempo di dire niente.
E io con dietro tre ore e mezza di sonno dovrei passare la mattinata a studiare telemetrie?
Sbuffo ed entro nel piccolo bagno all'interno dello stanzino, mi sciacquo semplicemente la faccia, visto che qui non c'è una doccia, e indosso direttamente la tuta, poichè la mia valigia è in albergo e non ho altre cose da mettermi.
Afferro il telefono ed esco fuori dall'hospitality, camminando per il paddock deserto, visto che sono appena le 7 del mattino e la gara è fra otto ore.Entro nel mio box ancora insonnolita, trovandoci Lewis seduto che dorme con la testa poggiata sul tavolo circondato dai fogli delle telemetrie e Niki e Toto che si urlano qualcosa in tedesco che non comprendo minimamente.
"Buongiorno Alex!
Tieni, ti ho preso il caffè." dice l'austriaco notandomi, avvicinandosi con una tazza ricolma di liquido scuro in mano.
Mormoro un grazie con la voce ancora impastata dal sonno, sentendomi già meglio dopo il primo sorso.
Mi siedo di fianco a Lewis che intanto ancora dorme, e pochi secondi dopo Toto poggia sul tavolo poco delicatamente una pila di fogli.
Il rumore fa sobbalzare l'inglese che si sveglia di scatto, mentre io rido divertita osservando l'espressione del mio compagno di squadra."Buongiorno superstar, dormito bene?" domanda Niki ridendo, porgendo anche a lui una tazza di caffè.
"Dovete studiarvi queste cose entro mezzogiorno, vi servono per la gara.
E tu Lewis mettiti un cappello che quelle treccine non si possono guardare." esclama Toto ridacchiando, beccandosi un'occhiataccia dall'inglese.
Appena prendo in mano le prime telemetrie il mio cellulare squilla per la seconda volta questa mattina, e quando leggo il nome di Carlos sullo schermo un piccolo sorriso compare sul mio volto."Niña dove sei?
Ho bussato alla porta di camera tua ma era vuota, sono sceso giù e non ti ho trovata e nemmeno Daniel sa dove sei." domanda in tono preoccupato appena rispondo alla chiamata."Ieri sera si è fatto tardi e sono rimasta a dormire al circuito, mi sono dimenticata di avvertirvi." rispondo, finendo il mio caffè.
"Va bene, sei nel tuo box?
Dieci minuti e sono da te." continua, facendomi sorridere."Posso chiederti un favore?" chiedo, sentendo il mio stomaco brontolare, ricordandomi che non mangio da ieri pomeriggio.
"Tutto quello che vuoi, niña." aggiunge ridacchiando.
"Puoi portarmi qualcosa da mangiare?
Per colazione ho preso solo un caffè e sto morendo di fame." dico, dando un'occhiata ad alcuni dei fogli poggiati sul tavolo."Certo, ci vediamo fra poco." esclama, chiudendo la chiamata.
Mentre studio il comportamento del motore nelle curve lente del circuito, slaccio e tolgo la parte superiore della tuta, considerando che inizia a fare caldo, rimanendo con un top bianco che porto al posto della classica maglia a mezze maniche, sentendo gli occhi di Lewis puntati su di me.
Arrossisco leggermente, non girandomi a guardarlo e facendo finta di niente, tenendo gli occhi puntati sui fogli.
Dopo qualche minuto fa il suo ingresso nel box George, venuto a farci da 'supporto morale', con cui iniziamo a chiacchierare, trovando un altro pretesto pur di non studiare quelle telemetrie.

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brothers | formula 1
Sonstiges"Abbiamo condiviso tutto: genitori, casa, animali, festeggiamenti, catastrofi, segreti. I fili della nostra esistenza sono ormai talmente intrecciati che resteremo uniti per sempre. Non potrò mai sentirmi completamente sola, sapendo che sei sul mio...