brothers | formula 1

27|scusami

📍Mogyorod, Ungheria
Luglio 2018

Alex

Da quando Max stanotte mi ha inviato quel messaggio, non riesco a pensare ad altro.
Ho un sorriso stampato in volto da tutta la giornata, perché è segno che le cose stanno per risolversi a breve.
Io i miei sbagli li ho riconosciuti tempo fa, adesso che l'ha fatto anche lui non c'è motivo di restare ancora distanti.

Sono stesa sul letto della mia stanza d'albergo, guardando e riguardando la conversazione con mio fratello, poco dopo le qualifiche.
La giornata è andata molto meglio del previsto, onestamente mi aspettavo di arrivare a stento in quarta posizione, e invece sono riuscita ad ottenere un'ottima prima fila, dietro solo al mio compagno di squadra.
Improvvisamente sento bussare alla porta, e corro ad aprire, con la speranza di potermi ritrovare davanti mio fratello.
Quando apro e ciò che speravo succede veramente, gli occhi mi si riempiono di lacrime e non so come riesco a trattenermi dal gettarmi fra le sue braccia.

"Ciao Alex." esclama, dopo aver fatto un profondo respiro, rivolgendomi un lieve sorriso.

"Ciao Max, entra." dico, ricambiando il sorriso, per poi chiudere la porta.

"Scusami.
Scusami se sono stato un idiota con te, se mi sono lasciato troppo condizionare da Dilara, se per colpa di un mio stupido capriccio siamo stati lontani per mesi.
Scusami se ti ho fatto soffrire, se ti ho fatto piangere, se ti ho fatto stare male.
Scusami se non ti ho rivolto la parola, se ti ho evitata, se ho fatto finta che non esistessi.
Scusami se non mi sono accorto subito dei miei errori, se ho lasciato che le cose restassero in questo modo per così tanto tempo.
Scusami se non sono stato al tuo fianco proprio quando ne avevi più bisogno, se hai dovuto affrontare questo brutto periodo senza di me.
Scusami se ho pensato anche solo per un momento che allontanarmi da te potesse portare a qualcosa di buono.
Scusami se non ero sotto al podio a festeggiare le tue vittorie, se non ero il primo ad abbracciarti appena scendevi dalla macchina.
Scusami per tutto quello che ti ho detto, per tutto quello che ho fatto.
E soprattutto, scusami se ti ho messo al secondo posto, dopo qualcun'altro." dice tutto d'un fiato, restando in piedi di fronte alla porta, mentre gli occhi si riempiono di lacrime sia a me che a lui.
Entrambi non riusciamo a trattenerle, e ci gettiamo l'uno fra le braccia dell'altro.
È come se fossi tornata a respirare.

Restiamo in quella posizione per un tempo interminabile, che però, per tutto il tempo che siamo stati lontani, sembra sempre troppo poco.
Nessuno dei due ha intenzione di staccarsi dall'altro, come se in quell'abbraccio ci fosse tutto quello di cui abbiamo bisogno.
E forse è proprio così.

"Mi sei mancato." sussurro, quasi per non farmi sentire, mentre ho la testa poggiata nell'incavo del suo collo.

"Anche tu mi sei mancata.
È stato durissimo starti lontana per così tanto tempo.
Non so come io abbia fatto a resistere." risponde, lasciandomi un bacio fra i capelli.

"Ti prego, non te ne andare più." esclamo con la voce rotta dal pianto, stringendolo ancora più forte.

"Non me ne andrò.
Mai più." aggiunge ricambiando la stretta.
Dopo qualche minuto, ci stacchiamo dall'abbraccio, rimanendo comunque l'uno di fianco all'altro.

"Ma quindi... l'hai lasciata?" domando a bassa voce, quasi per paura di tirare di nuovo fuori l'argomento.

"Sì, l'ho lasciata.
Se mi voleva lontana da te, vuol dire che non era la persona giusta.
Senza di te non sono felice.
Senza di te non sono io."

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Mi sveglio per via di qualche raggio di sole che penetra fastidiosamente dalla finestra, e mi volto subito dall'altra parte, con qualche difficoltà visto il braccio di mio fratello intorno alla mia vita.
Girandomi, mi ritrovo davanti Max che dorme beatamente, a pochi centimetri da me.
Non posso fare a meno di sorridere intenerita mentre lo guardo, mentre gli accarezzo i capelli delicatamente e mi accoccolo ancora di più a lui.
Come ho fatto a stare tutto questo tempo senza?