19.Il paesaggio del perdono

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Grace's POV

Il giorno dopo la riunione sveglio tutti all'alba e come al solito Luz è avvinghiata a Ben.

In meno di un'ora siamo pronti a partire, tutte le nostre cose (vestiti, asciugamani, sapone e il resto delle cose per Sarah) sono già state divise equamente nelle cinque macchine, ebbene sì, come promesso Travis è riuscito a procurarci altre due auto.

"Okay, raggiungeteci il prima possibile" Dice Luz togliendo la sicura alla pistola e la passa a Ben.

"Aiden, seguici" gli faccio cenno di entrare in macchina e lui e la sorella fanno esattamente quello che gli è stato chiesto.

Rachel prende Sarah e Mary e prende un altra auto e infine io, Richard e Travis saliamo sulla macchina di Ben (che ora in realtà è un po' di tutti).

Ci allontaniamo in silenzio mentre dietro di noi Ben, Allison, Luz e Matthew svoltano a sinistra con le loro due auto diretti alla stazione di polizia.

Spero non accada nulla, non so se Luz riuscirebbe a sopportare altri sopravvissuti con le loro stupide richieste. In realtà so che, se Luz incontrasse altri sopravvissuti questa volta non si farebbe tanti problemi a premere il grilletto. Ha imparato ed è cambiata, due giorni fa ha quasi sparato a Richard per aver preso in braccio Sarah senza il suo permesso e quando dico 'quasi sparato' intendo che se non l'avessi fermata ora Richard sarebbe un ammasso di cenere.

Svolto con la macchina a sinistra, seguita a ruota da quella di Rachel.

"Non capisco perchè devi sempre guidare tu" interviene Richard dopo un paio di minuti dalla partenza.

"Perchè ho deciso così" gli rispondo con tono gelido. Forse avrei dovuto lasciare che Luz gli sparasse, ora avrei meno problemi.

"Ecco non capisco neanche perchè tu sia uno dei due capi. Andiamo, anche la neonata comanda meglio di te" continua a blaterare quell'idiota.

"Io invece non capisco perchè tu stai ancora parlando" dice Travis serio.

"Pensa te, io invece non capisco perchè quest'idiota stia ancora respirando" sussurro io, così piano che non credo che qualcuno mi abbia sentito.

"Anche io, per me è un mistero" mi sussurra di rimando Travis e io faccio un piccolo sorriso involontario.

"Guardate che vi ho sentito" commenta Richard.

"Bene" gli risponde Travis.

Dopo questa assurda, ma divertente discussione nessuno apre più bocca per un po'.

"Hey Travis, facevi football prima di tutta questa cosa degli zombie? Perchè hai dei muscoli stupendi" chiede Jessica con voce civettuola. Che troia, prima ci prova con Ben e poi con Travis. Per persone del genere solo croccantini.

"No, facevo boxe" le risponde mantenendo lo sguardo sulla strada.

"Ah davvero? Io adoro la boxe!" continua a flirtare. Posso vederla dallo specchietto retrovisore e credetemi se dico che la sua faccia mi fa venire voglia di piantarle un proiettile in culo, o faccia? Boh non è facile distinguerli.

Travis non risponde alle altre centomila cose che gli sta chiedendo, e dopo altri dieci minuti di martellanti domande lei si indigna e dice:"Travis ma mi stai ascoltando? Perchè non mi rispondi?".

"Jessica, nessuno qui ti sta ascoltando! O la smetti di usare la tua voce insopportabile a vanvera, oppure mi fermo e ti butto giù dalla macchina. Magari ad un infetto interesserà quello che hai da dire" dico io fulminandola con lo sguardo tramite lo specchietto, facendola zittire una volta per tutte.

Finalmente arriviamo al distributore di benzina in cui so per certo che usano le taniche per contenere la benzina anzichè il fusto distributore.

E dietro di noi si parcheggia anche Rachel.

"Richard, Aiden e Jessica, voi state qui a controllare la macchina di Rachel. Io e Travis prendiamo le taniche" ordino io, poi prendo Travis per un braccio e lo trascino verso il retro dell'edificio.

"Come sai che qui ci sono delle taniche?" mi chiede Travis.

"Non mi fido dei fusti automatici, quando devo fare il pieno vengo sempre qui. È il distributore più vecchio della città, e anche se il proprietario è morto già da due anni, il suo arsenale di benzina è ancora qua" dico io prima di aprire il retro. Qui ci saranno almeno 200 taniche di benzina.

"Beh, iniziamo a trasportarne un paio fuori dalla porta, poi le portiamo alla macchina" dice Travis iniziando a prenderne una.

Provo anche io a sollevare una tanica, ma inutilmente. Quanto pesa questo coso?

"Lascia faccio io" dice Travis, prendendo la tanica.

So che non lo faccio mai, ma mi sento in dovere di chiedergli scusa per la discussione che abbiamo avuto quella notte. Lui non aveva colpa, sono io ad essere stata una grandissima stronza. Potevo rispondere a qualche sua domanda e invece sono stata in silenzio peggiorando le cose tra di noi ancora di più.

"Senti Travis, mi dispiace per quello che è successo quella notte fuori..."

"Tranquilla è tutto a posto"

"No non lo è. Facciamo così, ora tu mi chiedi tutto quello che vuoi e io ti risponderó sinceramente" so che è una concessione molto grande e non è da me fare una cosa del genere, ma non volevo veramente litigare con lui, e poi da quella notte le cose tra noi sono state strane. Vederlo mi faceva sentire i sensi di colpa, quindi questa è la cosa giusta per lasciarsi tutto alle spalle.

"Non c'è bisogno Grace"

"Spara una domanda" insisto io.

"Va bene...allora" ci pensa su poi continua:"Perchè non parli mai di tua madre?"

"Non abbiamo un bel rapporto. Diciamo soltanto che non è stata la madre migliore del mondo, e fidati è meglio che ti risparmi i dettagli"

"Ok, poi, perchè hai troncato i rapporti durante l'ultimo anno che eravamo in classe insieme?"

Sapevo che l'avrebbe chiesto, e prima o poi gli e l'avrei detto comunque.

"Mia madre non voleva che avessi amici. Non sapeva che ne avessi finchè non ha sospettato qualcosa, poi ha corrotto un professore che gli ha fatto una soffiata su di noi e mi ha costretto a non parlarti. Pensa che mi ha fatto seguire anche a scuola" anche se non è tutta la verità, per ora è quello che gli serve sapere. So di non essere onesta, e che sono io ad avergli proposto questa cosa, ma il resto della storia è troppo... insomma non posso dirglielo.

"Che crudele" commenta lui portando fuori l'ultima tanica che ci serve.

"Oh, non puoi immaginare quanto"

"Va bene, sei perdonata Gracy" quel soprannome. È strano sentirsi chiamare ancora così dopo così tanto tempo.

Lui allarga le braccia e io mi ci fiondo dentro. Dio, quanto adoro i suoi abbracci.

Poi inizia a portare le taniche una ad una vicino alla macchina, e Aiden e Richard le caricano nelle macchine.

Intanto io seguo Travis avanti e indietro e continuiamo a parlare e a ricordare momenti da piccoli, quando vivevamo ancora a Denver.

Quando abbiamo finito montiamo tutti sulle macchine e ripartiamo verso la centrale di polizia.

Appena arrivati, scendo e vedo Luz fuori.

"Come è andata?" le chiedo.
"Benissimo. Abbiamo preso tantissime cose, e c'erano pochissimi infetti. E a voi?"
"Tutto bene"

In poco tempo rimontiamo nelle rispettive macchine alla volta delle Pikes Peak.

Confesso, all'inizio ero un po' dubbiosa di questo piano, ma ora che vedo con i miei occhi questo paesaggio mozzafiato, non mi pento di aver dato ascolto a Luz.

Le montagne, tutto il verde del bosco...questo posto sa di buono.

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