Luz's POV
Il fiato caldo di Ben mi solletica il petto e i suoi capelli sono sparsi sulla sua fronte. Mi passo una mano sul viso e cerco di ricordarmi cos'è successo ieri.
Dopo che tutti sono andati a letto io sono rimasta fuori e poi c'è il vuoto, non so neanche come ci sono finita in macchina.
E poi perché non ho né i pantaloni né la maglietta? E perché Ben ha la testa sulle mie tette? Grazie a Dio ho ancora la biancheria.
Oddio, perché sono mezzo nuda?
Smetto di rimuginare su domande a cui non ho ancora una risposta e mi concentro su Ben.
Sarah e Mary hanno dormito con Rachel, questo me lo ricordo ma ciò che mi tormenta è che oggi dobbiamo andare dagli altri sopravvissuti e discutere con i postumi di una sbornia non è la cosa migliore.
Fattene una ragione Luz Álvarez, questo mondo è complicato e solo i più forti sopravvivono. Non puoi aspettarti che sia tutto facile, è così che va.
"Ben" sussurro accarezzandogli i capelli. Sono tentata di tirargli uno schiaffo quando strofina la testa sulle mie tette tenendo ancora gli occhi chiusi. Un brivido mi attraversa la spina dorsale e io inarcò la schiena.
Ben però non si sveglia e sposta leggermente la testa e mi bacia una scapola.
Mi alzo di scatto e gli sposto la testa. "Ragazzo, tieni la bocca al suo posto e quando sogni di darti da fare evita di rendere partecipe anche me!"Lui sbatte gli occhi stordito e disorientato e mi fissa come se fossi pazza.
"Mi dici cos'è successo ieri? Non mi ricordo niente"
"Niente? Proprio niente?" chiede con un espressione delusa sul volto. Annuisco e lui chiude gli occhi e si prende la testa tra le mani.
"Allora? Che cosa ho fatto ieri?" insisto ancora e lui alza lo sguardo su di me.
"Niente Luz, non hai fatto un cazzo di niente" si alza infastidito ed esce dalla macchina senza neanche mettersi la maglietta.
Che modi!
Mi metto una sua felpa che mi copre fino a metà coscia e poi esco anche io, con i piedi scalzi tocco il terreno freddo e rabbrividisco.
Grace è stordita quasi quanto me ma non lo lascia a vedere, mi lancia uno sguardo interrogativo e poi passa oltre. È già vestita, i capelli biondo cenere raccolti in una coda alta e la faretra nella spalla.
"Ben, perché sei così nervoso? Ho fatto qualcosa?"
"Non hai fatto nulla Luz, è colpa mia"
Alzo le spalle e lui mi fissa, è come se potesse guardarmi attraverso e questo mi mette a disagio e abbasso lo sguardo.
"Tutti pronti fra mezz'ora, voglio con me Matthew, Ben e Aiden mentre tutti gli altri devono continuare a costruire il recinto. Portatevi delle armi, non sappiamo cosa ci aspetta." dice Grace con voce severa e autoritaria.
Corro in macchina e infilo velocemente dei jeans e un top bianco poi prendo la pistola e i colteli e li aggancio alla cintura.
Ben mi affianca e prende una maglietta blu scuro e dei pantaloni della tuta neri e si cambia affianco a me. Nel nostro piccolo accampamento non c'è posto per la privacy, prima o poi dovremo costruire delle capanne o delle tende. Siamo costretti a fare i nostri bisogni nel bosco e non è molto bello.Mi lego i capelli in uno chignon disordinato e sono pronta a partire, non prendo nessuno zaino e mi avvicino a Grace.
"Che tecnica adottiamo?" chiedo.
"Guardiamoci intorno, capiamo la situazione, cerchiamo una loro debolezza, prendiamo il comando."
Annuisco e aspetto che anche gli altri si uniscano a noi e mentre il resto del gruppo lavora al cancello noi dobbiamo camminare per un miglio o forse di più in direzione dei camper.
Per un momento penso che parlare con Ben mi possa distrarre ma poi mi ricordo che questa mattina si è comportato in modo stano così decido di andare in testa al gruppo e raggiungere Grace.
"Cosa pensi di trovarti davanti?" domando incuriosita.
"Non ho visto molte armi, forse hanno solo un fucile e hanno cibo, due camper e della benzina. Sono tutte cose che ci servono se vogliamo restare qui"
"Vero. Secondo me ci faranno delle domande e poi ci faranno unire a loro, magari ci faranno restare per pranzo"
"Non credo, rimarranno sulla difensiva" saltiamo una radice che fuoriesce dal terreno e continuiamo a camminare.
"Sai una cosa?" mi viene in mente una giornata di tre anni fa, il giorno in cui io e Rachel abbiamo conosciuto Grace. "Credo che potremmo farcela, io, te e Rachel. Come abbiamo sempre fatto"
Quel giorno c'era talmente tanto caldo che avevamo deciso di tirarci palloncini pieni d'acqua per avere un po' di sollievo.
Grace è passata affianco a noi, ci ha guardate e poi ha detto: "Così però vi fate male se un palloncino vi si rompe in faccia, perché non usate direttamente una pompa?"
Noi l'abbiamo guardata a nostra volta e poi abbiamo fatto come diceva lei, in effetti era più semplice bagnarsi con l'acqua che spruzzava fuori dal tubo.
Grace si è tolta in silenzio le scarpe e le calze e ha preso un palloncino pieno d'acqua da terra, se l'è soppesato sulla mano e poi l'ha tirato a Rachel colpendola su una gamba.
Rachel ha urlato e l'ha bagnata con la pompa. Abbiamo iniziato a giocare e verso sera l'ho invitata in casa e abbiamo parlato e nel giro di poche parole ci eravamo già capire.
"E non hai pensato che facendo così i tuoi ti avrebbero sgridata? Hai bagnato tutta la casa!" disse osservando il pavimento dove si vedono le nostre impronte.
"Mi è sembrata una buona idea" risposi alzando le spalle.
"Scommetto che sei un po' troppo impulsiva, dovresti riflettere prima di fare tutto ciò che ti passa per la testa. Almeno qualche volta" rise e mi guardò con i suoi occhi verdi e i capelli biondi bagnati e divisi in ciocche.
"E io scommetto che tu pensi anche troppo, dovresti lasciati andare qualche volta"
"E io scommetto che voi due diventerete grandi amiche" intervenne Rachel.
E così è stato ed è rimasto, perché è vero che lei pensa troppo ma è anche vero che io sono un po' troppo impulsiva. Ma è grazie alle nostre diversità che nonostante tutto, nonostante questa apocalisse che ha riversato sulle nostre spalle il peso di tante vite, nonostante questo siamo ancora insieme.
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Survivors
Science FictionNessuno era preparato per un'apocalisse zombie e men che meno lo erano Luz e Grace. La prima è una ragazza impulsiva, con troppi sentimenti dentro e la seconda è l'esatto opposto. Nel giro di qualche giorno il loro mondo è stato completamente stravo...