31. Buio e senza rumori

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Luz's POV

Papà oggi ha fatto i tacos perché secondo lui vanno fatti solo nelle occasioni speciali e questa per i miei genitori lo è.
Ben è seduto affianco a me e addenta il suo taco mentre Mary corre a prendere la salsa piccante dal frigo.

"È buonissimo signor Álvarez" Ben si complimenta con mio padre e quest'ultimo sorride soddisfatto.

"Come vi siete conosciuti voi due?"
Mio padre indica prima me e poi Ben che da sotto il tavolo mi stringe la mano.

"Stavo uscendo da scuola e una macchina mi stava per investire e lei mi ha tirato via, poi mi ha dato uno schiaffo e mi ha detto: ¿Que te pasa en la cabeza, capullo?"

Mio padre spalanca gli occhi e si gira verso di me. "Luz, non dire certe cose!"

"Ben!" lo ammonisco e lui alza le spalle.

Dopo di che un dolore martellante inizia a farsi strada nella mia testa, è come se un martello pneumatico stesse cercando di sfasciarmi il cranio. Dopodiché tutto diventa buio.
Avete presente quel tipo di sogno che quando ti svegli sei convinto sia davvero la realtà?

Beh, è quello che accade quando apro gli occhi e cerco invano la tavola con i tacos e i miei genitori.

Trattengo un grido quando provo ad alzarmi e una fitta mi attraversa lo stomaco, mi blocco e cerco di alzare la maglietta ormai ridotta in brandelli sporchi di sangue e terra.
Alzo il collo quanto basta per vedere che una fasciatura ricopre quello che più che un taglio è uno squarcio.

"Merda" sbatto la testa sul cuscino e sento dei passi venire verso di me e allungo la mano per cercare una pistola ma l'unica cosa che trovo è un abat-jour rosa confetto.
La impugno come un arma e mi mordo il labbro per soffocare il dolore che mi martella nelle tempie, è come se avessi altri due cuori: uno in testa e uno in pancia, proprio dove c'è la fasciatura.

"Vuoi colpitemi con quella lampada?"

"Non è una lampada Miss so-tutto-io, è un abat-jour" sbuffo e metto giù la mia arma improvvisata quando Grace sbuca dentro la camera.

"Come ti pare, vuoi che chiami qualcuno? Credo che Ben voglia vederti" si siede sul bordo del letto e sorride debolmente.

"Non adesso, Grace. Me ne sono andata per un motivo, non credi?" mi metto una mano sugli occhi e provo a distrarmi dal dolore.

"Se ti fa molto male ti posso dare della morfina ma non sarai lucida per un po' ed io ho bisogno che mi racconti cosa ti è successo"

Sbuffo e cerco di mettere a fuoco quello che è successo. Tengo gli occhi chiusi e piano piano le immagini si fanno strada nella mia mente.

"Come sono arrivata a Denver sono stata accolta da un orda di zombie, non mi sono neanche resa conto di quello che stata succedendo finché non ne ho investito una dozzina. Il resto ha iniziato a battere sui vetri ed ero in trappola, l'unica cosa che potevo fare era scappare. Ho abbassato il finestrino e ho ucciso tutti gli infetti che ho potuto"

Dentro la macchina c'era puzza di morte e sangue e stavo per soffocare per la mancanza di spazio.

"Sono riuscita a scappare ma ce li avevo tutti dietro e non ero sicura della via di casa tua, me ne avevi parlato anni fa e non ricordavo più con precisione" continuo, "ho corso finché non ho trovato un auto aperta ma ero certa che qualcuno mi stesse seguendo. Te lo assicuro Grace, non ero sola. Comunque sia, sono salita e ho messo in moto ma non ho fatto molta strada perché un infetto è sbucato dal nulla e sono andata fuori strada e ho colpito un lampione."

Continuo a raccontare con gli occhi chiusi e sento Grace muoversi sul copriletto rapita dalla storia.

"Mi sono fatta male così alla pancia e quando ho finalmente trovato la casa ero a piedi e un'orda di zombie mi inseguiva. Mi sono calata dentro al cancello e sono entrata in casa, il resto della storia la conosci anche tu"

Apro gli occhi e sulla soglia della porta intravedo Travis e Ben che distoglie lo guardo da me. È ferito, lo capisco.

"Pensavamo fossi morta" dice facendo un passo in avanti con lo sguardo fisso sul pavimento.

"Spiacente di averti deluso, la prossima volta mi butterò da un palazzo solo per farti contento." sbotto.
Provo ad alzarmi ma il dolore e troppo forte e Grace mi blocca prima che possa riuscirci.

"Non ti sforzare, hai perso troppo sangue e anche io. Hai perso troppo sangue e tu abbiamo dovuto fare una trasfusione, fortunatamente abbiamo lo stesso gruppo sanguigno o saresti morta adesso."

"Mi hai fatto una trasfusione? E come cazzo hai fatto?" urlo sconvolta. Ma io dico, dove li puoi trovare gli strumenti per una trasfusione nel bel mezzo di un'apocalisse?

"Sì, quindi ora stai ferma e dormi"

"No Grace, ce la posso fare e grazie di tutto ma devo andarmene. Non vi ho chiesto io di seguirmi quindi adesso me ne vado" esco dalla stanza stringendo i denti per il dolore e nella mia fuga dò una spallata a Ben.

Mi seguono tutti quando vado in cucina e prendo il mio zaino con tutte le armi e il cibo, mi dirigo verso la porta ma mi immobilizzo quando sento il click di una pistola.

"Non ho fatto tutta questa strada solo per lasciarti andare via così. Come lo spiegheremo a tutti che sei stata uccisa perché troppo stupida per capire che dovevi darmi ascolto?"

Mi volto solo per incontrare il volto impassibile di Grace che mi punta contro una pistola.

"Vuoi davvero spararmi solo perché me ne voglio andare? Non stai bene Grace, fattene una ragione. Io voglio andarmene."

"Se ce ne sarà bisogno ti sparerò ma prima devi sapere una cosa" abbassa la pistola e con movimenti lenti si alza la manica.

Quello che risalta più di tutti nel suo incarnato bianco è un morso che le ricopre parte del polso.

"Grace..."

"È successo quando tu sei corsa nel bosco con il figlio di Jacob, avrei voluto dirtelo in circostanze migliori ma tu hai deciso di andartene" dice ricoprendosi il polso.

"E me lo mostri ora perché sai che non me ne andrò vero? Questo è davvero meschino, anche per te" scuoto la testa e devo mordermi il labbro per soffocare un gemito di dolore.

"Aspetta, ma se tu sei infetta e hai fatto una trasfusione a Luz, come facciamo a sapere che non si trasformerà anche lei?" chiede Ben di punto in bianco.

"Non si trasformerà. Sono sempre stata brava in scienze e ho approfittato del l'attesa per controllare il mio sangue. È come se i batteri rilasciati dal morso si attaccassero alle cellule e le infettassero e la trasformazione avviene solo quando questo veleno arriva al cervello. Con una trasfusione lei non ha nessuna fonte che rilasci queste cellule infette e non possono sopravvivere solo nel sangue, dovrebbe essere salva. Non sono una scienziata e ho preferito rischiare di infettarla che guardarla morire dissanguata"

Adesso però non mi interessa cosa succederà a me, mi preoccupa solo Grace e il fatto che in meno di un giorno si trasformerà.

"Resterò, adesso prendete le chiavi della macchina e le vostre cose. Torniamo al campo" ordino con voce fredda.

Fanno come chiedo e usciamo dalla casa nel giro di cinque minuti. Fortunatamente Grace ha trovato le chiavi per aprire il cancello, non ce l'avrei fatta a scavalcarlo di nuovo.

Usciamo in strada e sembra tutto tranquillo fino a quando non tocco la maniglia e una cosa appuntita mi colpisce sul collo, poi colpisce anche Grace e Travis e infine anche Ben.

Mi si offusca la vista e sento un furgone o un altro tipo di veicolo a quattro ruote venire verso di noi.

Poi crollo a terra e tutto diventa buio e senza rumori.

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