12.Esperienze disgustose

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Grace's POV

"Voglio bruciare i cadaveri degli infetti, stanno iniziando a puzzare" dice Luz con una smorfia disgustata.

"Va bene, però uno lo teniamo. Ho bisogno di studiarlo"

"Ok, come vuoi" risponde brusca e poi se ne va.

Mi dirigo all'esterno dove i corpi giacciono ammassati l'uno sull'altro, ne prendo uno per il polso dove la carne non è lacerata e inizio a trascinarlo su per le scale fino al secondo piano. Nel laboratorio di scienze lo posiziono su un tavolo, esco e chiudo a chiave.

Chissà come si sono trasformati, forse è un virus o un batterio, non è sicuro ispezionarli senza avere dei guanti di lattice o del disinfettante. Inoltre in caso qualcuno si ammali non abbiamo nessun medicinale, sarà meglio parlare a Luz di un'imminente spedizione all'ospedale e alla farmacia più vicini.

Luz oggi era strana, più del solito. Penso abbia uno dei suoi giorni no in cui non vuole ascoltare nessuno e vuole stare a letto con un barattolo di gelato ad ascoltare canzoni tristi. Ma non ho tempo che ritorni la Luz stronza di sempre, mi servono dei medicinali e ne ho bisogno adesso, non fra una settimana o fra quattro giorni.

Giro tra il piano terra e il primo piano chiedendo a tutti se hanno visto la mia amica, mi fermo quando vedo in fondo al corridoio Travis. Non vorrei chiederlo proprio a lui ma l'esigenza sovrasta il mio orgoglio, non ci parliamo dalla notte in cui abbiamo litigato.

"Travis. Hai visto Luz?"

"L'ho vista uscire poco fa con Matthew, hanno preso la macchina" mi dice distaccato e mi supera senza aggiungere altro.

Dove sarà andata? Ieri abbiamo preso tutto ciò che ci serviva, non capisco...

Oh no. La Luz triste oltre il gelato ha bisogno anche di un ultima cosa: alcol a volontà. Immagino che abbia coinvolto Matthew nella rapina di un pub o di un supermercato fornito di vodka o whisky.

Non posso credere che sia così stupida da pensare all'alcol durante un apocalisse zombie.

Il resto della giornata prosegue con una strana calma e lentezza, di Luz e Matthew nessuna traccia. Non sono preoccupata, se la caveranno. È solo che inizio a innervosirmi e devo parlare con la mia amica al più presto.

Gli altri intanto hanno bruciato i cadaveri e la recinzione è a buon punto, io invece sono in biblioteca a leggere un libro. Essere uno dei capi ha i suoi vantaggi, sei libera di fare ciò che vuoi.

Qualcuno mi mette le mani sulle spalle e io mi volto immediatamente, davanti  mi trovo il sorriso compiaciuto di Luz, i cui capelli neri mi finiscono in faccia.

"Travis mi ha detto che mi cercavi" si siede sulle mie gambe e appoggia il gomito sopra il libro che stavo leggendo.

"Cos'hai preso?" e la guardo con il mio solito sguardo da 'so cos'hai fatto'.

"Sono così prevedibile?"

"Per me sì, ti conosco troppo bene" la faccio alzare e dopo mi alzo anche io. Prendo il libro e lo metto a posto.

"Solo qualche bottiglia di vodka, dopo sono arrivati degli infetti e siamo scappati, mi ero dimenticata i coltelli e la pistola in macchina"

Solo lei può dimenticarsi le armi in macchina sapendo di essere costantemente in pericolo di vita, eppure ha preso comunque l'alcol.

Non continuo l'argomento e passo a metterla al corrente della spedizione all'ospedale.

"Dobbiamo prendere dei medicinali e dell'attrezzatura medica, l'ospedale non è molto lontano da qui, se andiamo solo io e te non attireremo l'attenzione degli infetti e sarà un'operazione veloce, però mi servi sobria" l'ammonisco con lo sguardo e lei alza gli occhi al cielo.

"Non possiamo andare domani pomeriggio? Oggi non ho intenzione di rimanere sobria."

Annuisco cedendo alla sua folle richiesta ed esco dalla stanza senza aggiungere nulla ma con un sorriso.

E anche il resto del giorno passa così velocemente che quasi non riesco a credere che sia già ora di cena e Luz è ancora sobria, probabilmente ha intenzione di bere dopo.

Scendo al primo piano dove Rachel sta distribuendo a tutti una lattina di carne in scatola e una bibita, come mi vede mi lancia entrambe le cose e poi si siede nel suo posto.

"Ragazzi, chi ha voglia di fare un gioco?" Luz arriva e poggia una bottiglia di vodka alla pesca in mezzo a noi.

Gli altri annuiscono con gli occhi pieni di stupore e meraviglia, come se il loro gatto fosse appena tornato dall'oltretomba.

Io mi alzo, so già che gioco vuole fare e io non ci sto.

"Io passo" mi alzo e mi incammino verso la porta.

"Uff che noiosa. Almeno ci sarà più alcol per noi, vero Travis?" Jessica mette una mano sul petto di Travis e sbatte le ciglia.

"Sapete una cosa? Gioco anche io" dico prendendo posto vicino a Travis e guardo storto Jessica che mi ricambia con una smorfia seccata.

Luz spiega il gioco, come se nessuno lo conoscesse: se non volete fare un obbligo o non volete rispondere ad una verità bisogna bere, più volte rifiuti, più volte bevi.

Jessica prende parola e si rivolge a Ben con un sorriso civettuolo. "Obbligo o verità?"

"Obbligo"

Lei sorride vittoriosa e dice: "Baciami"

Vedo Luz che sobbalza e spalanca gli occhi per la sorpresa, apre la bottiglia e ingurgita parte del contenuto, forse non ci vorranno tre settimane perché capisca che ho sempre ragione.

Ben la guarda e le strappa la bottiglia di mano e anche lui beve. Jessica sbuffa e distoglie lo sguardo.

Quando arriva il turno di Richard lui lancia uno sguardo di sfida a Aiden.

"Luz, obbligo o verità?"

Lei ci pensa su e poi risponde obbligo.

"Bene, bacia Aiden"

Questa volta è Ben a sussultare e stringe i pugni così tanto che vedo le nocche perdere colore anche seduta dal mio posto.
Suppongo che non tutti abbiano capito che lui è l'unico che può flirtare con lei anche se per ora lei non mostra molto interesse.
E se prima ha sobbalzato è perché è talmente gelosa delle sue cose che anche se le odia non te le presterà mai. Sono sue e non puoi toccarle.

Luz beve e poi si alza, bacia Aiden e ritorna al suo posto sotto lo sguardo sconcertato di tutti. Tranne Aiden il quale sembra avvolto in un'altra dimensione.

Dopo ciò è Aiden che chiede a Richard: "Obbligo o verità?"

"Obbligo" risponde sicuro di se.

Possibile che a nessuno piaccia verità?

"Bacia Grace"

Cosa? Ma secondo me si sono messi d'accordo prima di iniziare perché altrimenti questo scambio di intese non avrebbe senso.

Richard si alza e mi bacia a stampo premendo le sue labbra sulle mie più del dovuto. Sto per allontanarlo quando lui si stacca e torna al suo posto senza il mio intervento.

Che. Schifo.

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