6. Situazione di merda

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Luz's POV

In pochi minuti liberiamo il piano terra e blocchiamo le porte che conducono alle scale. Per quanto riguarda la porta d'ingresso e le finestre barrichiamo tutto con banchi e sedie.

Decidiamo di accamparci nella sala professori e  dopo aver steso in terra alcune coperte prendiamo degli snack e iniziamo a mangiare.

"Non è di certo il piatto più buono che abbia mai mangiato ma almeno è meglio di niente" Dice Allison con un pacchetto di Doritos in mano.

"Lo so Allison, quando renderemo sicuro questo posto allora potremo anche pensare di andare a svaligiare il supermarket ma fino ad allora meglio accontentarsi" le rispondo con calma e prendo un pacchetto di pop corn.

Finiamo di mangiare in poco tempo, siamo tutti sfiniti, alcuni più di altri.

"Io vado a cambiare la garza a Ben, voi iniziate a prepararvi per la notte" Rachel si alza e si incammina verso di lui.

"Rachel, prendi una coperta e pensa a dormire che è tardi, alla benda ci penso io" dico raggiungendola e scansandola di lato.

Mi inginocchio e prendo alcune garze e del disinfettante, rimuovo le vecchie bende e inizio a pulire il taglio con del cotone.

"Sei fortunato che non si sia infettata, altrimenti saresti morto e noi avremmo un corpo in più da bruciare. "

Sta in silenzio e quando mi allungo per prendere dell'altro cotone lui nota la pistola che tengo nell'elastico dei leggings. Porta la mano sui miei pantaloni e prova a sfilare la pistola, io mi allontano e dopo avergli spostato la mano lo guardo negli occhi e prendo la pistola.

"La prossima volta tieni le mani al loro posto o il prossimo proiettile avrà il tuo nome scritto sopra, chiaro?"

"Quante dimostrazioni d'affetto" dice con un sorriso fastidioso stampato in faccia.

"Stai zitto? mi stai facendo venire mal di testa" sbuffo e continuo a disinfettare.

"Ho solo detto una frase! Comunque, ti chiami Luz? hai origini spagnole?"

"No, messicane" rispondo finendo di sistemare la garza. Metto tutto a posto e poi mi alzo.

Tutti gli altri sono già nei loro 'letti' e solo adesso capisco una cosa fondamentale. Nessuno parlerà di ciò che è successo prima di incontrare gli altri, nessuno parlerà delle proprie famiglie.

Mi posiziono affianco a Grace che nel frattempo sta sbarrando la porta con un banco, così se qualche infetto tentasse di entrare lo sentiremmo e non potrebbe entrare. La aiuto e poi ci corichiamo entrambe. Ho appena chiuso gli occhi quando sento un rumore affianco a me, ma non proviene da Grace, bensì dal lato opposto. Mi giro per capire da cosa o chi è stato provocato e incontro lo sguardo e il sorriso divertito di Ben che è a meno di venti centimetri dalla mia faccia.

Lo ignoro e mi giro dall'altra parte, Grace mi fissa e poi scuote la testa e sorridendo spegne la torcia, che fino a pochi secondi fa stava illuminando l'intera stanza.

So cosa sta pensando, la conosco fin troppo bene. Sicuramente crede che tra me e lui ci sia qualcosa ma si sbaglia di grosso, è già molto che non gli abbia rifilato un calcio lì dove non batte il sole! Lo giuro, mi sto sforzando di risparmiargli la vita per il bene del gruppo ma se fossimo in un'altra circostanza l'avrei già reso invalido.

Mi addormento nel giro di mezz'ora, anche se la mia mente è ancora piena di domande a cui non ho trovato risposta e pensieri cupi.

Grace's POV

Mi sveglio nel bel mezzo della notte, come al solito d'altronde. Non ricordo di aver dormito una notte completa negli ultimi tre anni. Non perchè io soffra d'insonnia o roba simile, solo a causa di semplici e puri incubi.

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