36. Non vi fidate

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Luz's POV

La base è più grande del previsto, non mi aspettavo ci fossero così tante stanze, laboratori, armerie o stanze semivuote. Questo posto è davvero enorme e ci sono tantissime armi, molte delle quali a me sconosciute.

C'è anche un parcheggio sotterraneo con una decina di auto e varie taniche di benzina. La cosa più insolita sono i tre piani, quello dove siamo stati portati quando siamo arrivati è il piano -1, sotto terra. Ecco perché non c'erano finestre e l'aria era senza odore. Oltre a quel piano ce n'è un altro sotterraneo. Lì ci sono la mensa, una sottospecie di palestra e quello che sono certa sia un poligono di tiro, poi ci sono altre stanze che ovviamente sono riservate a chi ha un grado più alto del mio e per questo mi è vietato l'accesso. L'ultimo è il piano 0, pieno di finestre che danno su una recinzione di filo spinato e alti cancelli con le guglie. Intorno alla base non c'è che sterpaglia o piccole macchie di erba verde e sembra quasi un paesaggio desertico.

Non mi sarei mai aspettata che nella base ci fossero così tante persone, mi ero immaginata che la madre di Grace e qualche soldato fossero gli unici sopravvissuti e invece ho scoperto che ci sono anche dei cuochi, dei medici e anche degli infermieri. Insomma, tutti quelli che da quando è scoppiata l'apocalisse sono rimasti al sicuro dietro le mura di questo posto.

Ci ho messo del tempo ad orientarmi e a capire come funzionano le cose e non nego che vedere ogni giorno Ben con le manette e scortato da due militari sia piacevole ma se l'è cercata e non sono riuscita a convincere la dottoressa che è innocuo.

Gli unici che mi preoccupano sono Grace e Travis. Non li vedo mai e ho solo una vaga idea di dove li hanno portati. Potrebbero essere morti per quel che ne so ma adesso posso finalmente fare quello per cui ho accettato quella proposta insana.

Mi hanno dato delle armi e mi hanno messa a protezione del perimetro, mi hanno fornito un tesserino e non i tengono quasi mai d'occhio. Sono anche riuscita a farmi dare una cartina di questo posto e adesso so esattamente dove si trovano tutte le telecamere di ogni piano.

Metto la pistola nella fondina e mi lego i capelli in modo che le lunghe ciocche nere non mi ricadano sugli occhi, poi prendo un'altra pistola e la metto nello zaino insieme a due caricatori pieni. Esco dall'armeria passando dietro gli scaffali ed evitando che le telecamere mi inquadrino il volto.

"Allison, sei dentro o devo iniziare a preoccuparmi?" chiedo attivando l'auricolare.

Sento dei fruscii e poi mi risponde con il fiato corto.

"Scusami se ci ho messo più del previsto ma erano in tre dentro la stanza e ti ricordo che come arma ho solo una forchetta. In compenso però" dice allegra e soddisfatta "non hanno suonato l'allarme, metà del lavoro è già fatto!"

Scuoto la testa e sorride. Vede tutto in modo troppo ottimista, questa era la parte semplice del piano, adesso arriva il bello! Dobbiamo trovare Grace e Travis, liberarli e il piano finisce qui. Non ho la minima idea di che succederà dopo.

"Bene, adesso che ne dici di dirmi dove trovare Ben così passiamo alla fase due del mio piano geniale?"

"Ok, ci provo." batte qualcosa sui tasti e poi emette un gridolino di vittoria. "Scendi al piano -1 e gira subito a sinistra, dovrebbe essere nella prima stanza che trovi e puoi accederci con il tuo tesserino."

Annuisco, e inizio a correre per i corridoi del piano 0 per arrivare alle scale. Salto i gradini due a due non trovando nessun soldato pronto a chiedermi perché ho tanta fretta.

"Allison, ci sono guardie davanti alla porta o posso stare tranquilla?"

Sento un ronzio fastidioso causato dall'auricolare ma lo ignoro e mi concentro sul piano.

"Sono solo due e sono dentro la stanza. Una scienziata sta arrivando nella tua direzione, devi sembrare naturale o suonerà l'allarme. Però è disarmata, se la colpisci abbastanza forte la puoi mettere KO"

Esco fuori dall'angolo e sorrido alla donna che con il camice bianco viene tranquillamente verso di me. La saluto con un gesto del capo e lei passa oltre ricambiando il mio saluto. Tiro un sospiro di sollievo e mi tranquillizzo un po' nel vedere che per ora sta andando tutto secondo i miei piani.

Sblocco la porta e un sonoro scatto di serratura preannuncia la mia entrata nella stanza. Rimango sorpresa dall'arredamento, me la immaginavo più come un carcere che come un dormitorio. Ci sono tre letti a castello e solo uno è occupato, la stanza è abbastanza ampia da lasciare spazio ad un tappeto rosso che è ordinatamente adagiato al centro della stanza. Un altro tocco colorato è dato dalla piccola telecamera nera che è fissata sul soffitto.

"Ciao ragazzi!" saluto i due soldati che volgono immediatamente i loro fucili verso la mia testa.

"Non dovresti essere qui. Chiamo la dottoressa Sunders" dice il soldato con la maglietta grigia.

"Aspetta, mi ha mandato lei qui" mento e metto le mani dietro la schiena e stringo la presa sulla pistola.

"Perché?" chiede il secondo. Ha un capellino mimetico e sembra molto giovane, quasi quasi mi dispiace sparargli.

"Ha detto di dirvi che non bisogna fidarsi di me" e poi sparo ad entrambi al cuore e si accasciano sanguinanti sul pavimento. Le armi cadono sul pavimento e tintinnano a contatto con le mattonelle bianche.

C'è troppo bianco in questo posto e tutto sembra così puro e privo di emozioni che mi viene mal di testa quando mi ricordo che qui hanno creato gli infetti.

Ben rimane paralizzato sul suo letto ed io attendo che faccia qualcosa, non mi importa se urlare o puntarmi uno dei fucili contro. Basta che non rimanga lì immobile e pietrificato come una statua.

"Be'? Vuoi muoverti o stai aspettando la carrozza di Cenerentola?" lo prendo in giro e raccolgo i fucili da terra e gli e ne lancio uno. Lo afferra al volo e scuote la testa come per risvegliarsi dalla sua trans momentanea.

"Cenerentola dopo mezzanotte ritorna una domestica, tu invece diventi un nano psicopatico" dice afferrando al volo il fucile.

"La smetterai mai di fare battute sulla mia altezza?" chiedo esasperata mentre raccolgo il cappellino da terra e me lo metto in testa.

"Mai"

Sbuffo ed entrambi usciamo dalla stanza chiudendoci dietro la porta e i cadaveri. Non saremmo mai passati inosservati se non ci fosse Allison a guardare i monitor collegati alle telecamere.

"Allison, dimmi che hai trovato Grace e Travis perché non ho voglia di girare ogni stanza alla ricerca di quei due" tengo l'indice sull'auricolare per sentire meglio.

"Non ti preoccupare Luz, li ho trovati ma c'è un problema. Sono al piano -2 e tu non hai l'autorizzazione per entrare in quella stanza, cosa vuoi fare?"

"Chiamiamo i tre moschettieri" affermo convinta di quello che sto dicendo.

Dopo un attimo di silenzio Ben mi prende un braccio e mi fa voltare verso di lui. Con il dorso della mano mi accarezza la fronte e aggrotta le sopracciglia.

"Di che ti sei fatta? Ma soprattutto, ce n'è un po' anche per me?"

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