29. Non mi cercate

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Grace's POV

Siamo in macchina da meno di cinque minuti e questi due stanno già litigando.

"Luz non guida, lo sappiamo tutti. È tropo bassa per arrivare ai pedali!" dice Ben con estrema convinzione. Penso che tra tutti quelli nel gruppo lui sia quello che mi fa ridere di più, soprattutto quando litiga con Luz, sono così carini assieme.

"Ma non credo sia così sciocca da farsi tutta la strada da qui a Denver a piedi, ha sicuramente trovato un auto da qualche parte" ragiona Travis a voce alta mentre si passa una mano sui capelli per pettinarli all'indietro.

"Ben, guarda che Luz non guida perché i suoi nonni sono stati investiti e sono morti. Lei non vuole diventare così e se tocca un'automobile allora è davvero disperata" stanca delle loro discussioni dico quello che Luz non ha mai detto a nessuno tranne che a me.

"Ecco, allora magari ha usato una bici!" continua Ben.

"Dove l'avrebbe trovata? Me lo spieghi?" chiede di rimando Travis con gli occhi semichiusi.

"Smettetela con queste inutili supposizioni, vi dico io cos'ha fatto!"
Mi guardano con gli occhi spalancati e carichi di aspettativa, allora sbuffo e inizio a parlare: "Luz è già scappata di casa una volta, di solito non segue uno schema preciso così suppongo che abbia fatto la prima cosa che le è passata per la testa."

"E quale sarebbe?" chiede Ben appoggiando la testa al finestrino e guardando fuori gli alberi sfilare velocemente davanti a noi. Però se ci pensate bene, non sono gli alberi ad andare all'indietro ma noi che ci muoviamo in avanti! Vabbè, lasciamo perdere.

"È tornata dove ci sono i camper e ne ha preso uno, lì ci sono cibo e benzina a sufficienza per trovare la casa e poi in caso non la trovasse ha anche un posto sicuro nel quale dormire. Avrà preso questa strada, è la principale e sono certa che non ha rischiato di prendere qualche sentierino sperduto nel nulla pur di non farsi trovare"

"Come lo sai?" continua Ben mentre si rigira la lettera di Luz tra le mani.

"Perché è la mia migliore amica e la conosco bene e se lei mi conosce come io conosco lei allora sa che la stiamo cercando ed è troppo furba per lasciare delle tracce."

Rallento quando infondo alla strada vedo un ammasso di corpi e mi fermo per andare a vedere.

Scendo dalla macchina e i ragazzi mi seguono a ruota. Cinque infetti  o forse di più, sono morti e riposti al centro della strada, gambe e braccia sono staccate e formano una scritta. Nel frattempo qualche corvo sta beccando la loro carne e tutti hanno un foro in testa.

"Non cercatemi." leggo la scritta e schiocco la lingua. Mi conosce troppo bene ma c'è troppo in gioco per lasciare perdere e tornare indietro come se lei non fosse mai esistita.

"Continuiamo a cercarla o torniamo al campo?" chiede Ben e sono certa che per lui tornare al campo non è un opzione.

"Non vuole essere cercata ma lo sapevamo già, ormai abbiamo lasciato il campo e sappiamo che stiamo andando nella giusta direzione" tocco uno dei corpi e sì, è ancora caldo (per quanto possa esserlo uno zombie).

"Non dovrebbe essere in vantaggio di molto, forse un'ora o due. Se ci muoviamo adesso potremmo anche arrivare a casa mia prima che lo faccia lei" mi guardo intorno e il vento freddo proveniente dalle montagne mi sferza il viso.

Torniamo alla macchina e aggiriamo i cadaveri per continuare la nostra ricerca e visto che siamo ancora molto lontani da Denver e il viaggio è lungo mi preparo per la tortura che mi aspetta. Stare in macchina con un ragazzo ferito non è mai positivo.

"C'è una cosa che non ho capito, a cosa alludeva Luz nella tua lettera? Cos'è successo tra voi che dovrei sapere?" chiedo maliziosa e dallo specchietto vedo Ben paralizzarsi. "Non fare finta di nulla Benjiamin, conosco lo sguardo che avevi questa mattina"

"Non è successo nulla di che, l'ho baciata e mi ha dato uno schiaffo."

"Lo sapevo che le piacevi e lei continuava a negarlo anche dopo che avete iniziato a dormire nella stessa macchina. È testarda!" mi spunta un sorriso e non posso fare a meno di ricordare quando si è presa una cotta per il suo ex migliore amico.

È stato orribile quando l'ha rifiutata. Ha pianto per giorni e non voleva neanche più parlarmi, era tristissima e sono riuscita a tirarla su di morale soltanto con del gelato al pistacchio e una pizza.
Quel giorno siamo riamaste a casa sua e abbiamo guardato così tanti film che ci siamo addormentate alle cinque de mattino con ancora il televisore acceso. È uno degli ultimi ricordi che ho della Luz felice di un tempo.

È cambiata radicalmente dopo che i suoi nonni sono morti e si è chiusa in se stessa. Certo, siamo rimaste migliori amiche ma è cambiata tanto e non era più estroversa e solare come prima. Era come se provasse rancore verso tutto e tutti senza fare alcuna distinzione. Adesso è diventata impulsiva, non pensa a cosa sta facendo finché non ha già combinati qualche danno.

"Siete amiche da molto?" chiede Ben con prudenza, forse ha notato che ho gli occhi lucidi, il che non accade spesso.

"Non ricordo se da quanto ma sì, da molto. Quando l'ho vista per la prima volta era con Rachel ed è difficile da spiegare ma è come se qualcosa mi avesse attirata verso di lei. Non mi sono mai pentita di averla conosciuta perché senza di lei non sarei riuscita a superare tantissimi problemi"

Travis durante la conversazione mi gurda in silenzio dal sedile affianco e pagherei oro per sapere cosa gli passa per la testa.
Certe volte ho paura stia pensando a quanto io sia strana o disturbata ma poi mi rendo conto che sono solo le mie paranoie.

"Credi che la troveremo e che starà bene?" chiede Travis aprendo finalmente bocca.

"Sì, se c'è qualcuno che può farcela è proprio lei e io di certo non sarei qui se voi non foste venuti nella mia scuola. Adesso sarei morto oppure mi avrebbero trasformato in uno di loro." Interviene Ben con fermezza. "Quindi non chiederlo neanche perché lei sta bene, ne sono sicuro al cento percento"

E solo adesso mi rendo conto che senza Luz a tenerci uniti ci saremmo uccisi a vicenda già da un bel pezzo. Io ho contribuito, questo è vero, ma è lei quella che mi ha impedito di lasciare Sarah al suo destino, è lei che ha trovato le armi, è lei che ci ha portati qui ed è sempre lei quella che anni fa mi ha costretta ad aprirmi e ha evitato che diventassi una persona apatica.

Sono motivata a ritrovarla non solo perché sono stata morsa e non c'è nessun altro al mondo di cui io mi fidi più di lei ma anche perché è la mia migliore amica, anzi, per me è come una sorella e nonostante tutti i litigi, le incomprensioni e i battibecchi dove va lei andrò sempre anche io e non permetterei mai a nessuno di farle del male.

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